
Serie tv True Crime su Netflix ce ne sono davvero tante, dunque vorremmo aiutarvi nella scelta. Cercate una serie da guardare fino all’ultimo in un crescendo di tensione e suspence, insomma un crime in piena regola? Siete nel posto giusto. Grazie a questa lista e a questo articolo, vi si spalancherà un mondo e anche gli occhi si spalancheranno: nell’osservare l’abisso in cui talune vicende umane sono sprofondate.

► Scopri tutti i nuovi film e serie tv: Nuove uscite questa settimana su Netflix (lista aggiornata)
L’infermiera

La miniserie danese racconta la angosciante vicenda di Christina Aistrup Hansen: la donna uccideva i suoi pazienti dell’ospedale “Nykøbing Falster” di Guldborgsund, nella Danimarca meridionale, facendo loro assumere, inconsapevolmente, ingenti dosi di morfina e diazepam (Valium). Fu scoperta, e fu così dato l’avvio alle indagini, dalla sua collega Pernille Kurzmann Larsen, che convinse la polizia a indagare su ciò che avveniva all’interno dell’ospedale. Nel 2015, quando i suoi omicidi seriali vennero alla luce, la pacifica e civile Danimarca ne rimase sconvolta. Il processo suscitò clamore mediatico, anche per le testimonianze dei colleghi, talmente circostanziate da gettare ombre sinistre sull’intero suo reparto.
► Leggi la scheda completa
Rapina al Banco Centrale

Ambientata nel maggio 1981, appena tre mesi dopo il fallito colpo di Stato del 23 febbraio, questa produzione ci trasporta nel cuore di Barcellona, dove una rapina alla Banca Centrale si trasformò rapidamente in una minaccia alla nascente democrazia spagnola. La trama di Rapina al Banco Centrale si svolge in un Paese ancora segnato dai recenti eventi del tentato colpo di Stato: a Barcellona, undici uomini incappucciati e armati irrompono nella Banca Centrale della città. Inizialmente, tutto sembra rientrare in una classica rapina, ma presto emerge un inquietante intreccio politico: gli assalitori, infatti, prendono in ostaggio oltre 200 persone e minacciano di giustiziarle se il governo non libera il colonnello Tejero e gli altri leader dell’insurrezione fallita.
► Leggi la scheda completa
Monsters: The Lyle and Erik Menéndez Story

Se Dahmer ha superato 1 miliardo di ore di visione in due mesi, con questa serie tv lo stesso ideatore e regista, Ryan Murphy ha deciso di esplorare la controversa vicenda dei fratelli Menéndez, Lyle ed Erik, condannati per l’omicidio dei loro genitori, José e Kitty, avvenuto nel 1989. La storia dei fratelli Menéndez, Lyle ed Erik, ha scosso l’America negli anni ’90, diventando uno dei casi di cronaca nera più discussi e controversi di sempre. José Menéndez, un imprenditore di successo di origine cubana, e sua moglie Kitty, furono brutalmente assassinati nella loro villa a Beverly Hills il 20 agosto 1989. Lyle ed Erik, all’epoca rispettivamente di 21 e 18 anni, furono inizialmente considerati vittime sopravvissute al crimine. Tuttavia, dopo mesi di indagini e una confessione da parte di Erik durante una seduta di psicoterapia, i due furono arrestati e successivamente processati. Durante il processo, i fratelli affermarono di aver ucciso i genitori per legittima difesa, sostenendo di essere stati vittime di abusi fisici, emotivi e sessuali da parte del padre. La confessione ha diviso l’opinione pubblica: infatti se da un lato c’era chi credeva che i fratelli avessero agito per sfuggire a un ambiente familiare terribile, dall’altro c’era chi riteneva che i Menéndez avessero orchestrato gli omicidi per ereditare la considerevole fortuna dei genitori. Dopo un processo senza verdetto nel 1993 ne arrivò un secondo nel 1996: ergastolo per omicidio di primo grado senza condizionale.
► Leggi la scheda completa
Baby Reindeer

Una vera storia di stalking, resa attraverso un approccio che gioca tra il genere thriller a quello del black humor, con la particolarità che l’attore protagonista, Richard Gadd, è la vera vittima delle persecuzioni di una donna. A proposito, la donna in questione – prontamente individuata dai segugi del Web – ha fatto causa a Netflix per diffamazione. La serie affronta in modo crudo e realistico il tema dello stalking, mostrando quanto sia difficile per le vittime uscire da una spirale di ossessione mascherata da sentimento. Richard Gadd ha avuto l’intuizione dopo aver vissuto in prima persona gli effetti tossici che ha avuto su di lui la conoscenza di una donna in un pub. Tratta dal premiato one man show che ha fatto furore al Fringe Festival di Edimburgo, Baby Reindeer segue la storia del comico fallito Donny Dunn (Richard Gadd) e la sua stalker. Tutto ha avuto inizio da una tazza di tè offerta per gentilezza a una donna. Da quel momento l’attore è stato inondato di migliaia di messaggi, e-mail, tweet e persino visite fuori dalla sua abitazione. Nonostante i tentativi di rivolgersi alla polizia, Richard Gadd non si è mai sentito al sicuro. La miniserie mette in evidenza anche le difficoltà del sistema burocratico nel gestire casi di stalking.
► Leggi la scheda completa
Unbeliavable
La miniserie trae ispirazione dal caso di uno stupratore seriale che nel 2008 ha abusato diverse donne introducendosi nelle loro abitazioni. Le vittime venivano costrette a lavare via ogni traccia della violenza subita. La trama, secondo un fortunato espediente narrativo, segue due storie in parallelo. La prima interessa Marie Adler, interpretata da Kaitlyn Dever, una adolescente che viene accusata di aver mentito dopo aver denunciato una violenza ai suoi danni, il che la farà sprofondare in un vortice di ansia e malessere. Parallelamente, seguiamo la storia di due detective donne a migliaia di chilometri di distanza, Karen Duvall e Grace Rasmussen (interpretate rispettivamente da Merritt Wever e Toni Collette) che uniranno le forze, dopo la a scoperta che i casi su cui stanno investigando potrebbero essere collegati tra loro.
When They See Us
La miniserie drammatica basata su un vero fatto di cronaca statunitense segue le vicende di una storia che vede quattro adolescenti di colore e uno ispanico, noti come “Central Park Five“, ingiustamente accusati e condannati per uno stupro commesso nel 1989, ma poi il tutto si rivelò un clamorosissimo errore giudiziario che riaprì l’eterno dibattito sul razzismo negli Stati Uniti, che è purtroppo endemico, a quanto pare. Il cast include Michael K. Williams e Jharrel Jerome.
Asunta
La miniserie “Asunta” racconta una storia vera ovvero uno dei fatti di cronaca nera spagnola che ha sconvolto il mondo intero. La bambina di origini asiatiche originaria della provincia cinese dell’Hunan – il suo nome originale era Fang Yong – viene adottata dalla coppia formata dall’avvocatessa ed ex console di Francia, Rosario Porto Ortega, e dal giornalista Alfonso Basterra Camporro. Il 21 settembre 2013 Rosario Porto e Alfonso Basterra decidono di denunciare la scomparsa della figlia adottiva Asunta. Purtroppo il cadavere della ragazza è stato ritrovato poche ore dopo vicino a una strada nella periferia di Santiago de Compostela. Dopo aver aperto un fascicolo d’indagine, gli inquirenti sono riusciti a risalire all’identità dei killer, ovvero i genitori stessi della vittima.
Griselda
Griselda è il titolo di un’altra miniserie da guardare su Netflix nel 2024. Diretta da Andrés Baiz, vanta la produzione di Eric Newman e di Sofía Vergara, che interpreta anche i panni della protagonista Griselda Blanco, conosciuta da tutti come la “signora della droga colombiana” nonchè prima narcotrafficante donna. Divisa in 6 episodi, la miniserie ispirata dunque alla vera storia della donna tanto temuta da Pablo Escobar, lascerà emergere anche aspetti di una madre disposta a dare la propria vita per i propri figli. La miniserie è stata definita come una rivisitazione femminile di Narcos, con cui condivide gli stessi sceneggiatori.
O Mecanismo
La serie “O Mecanismo” è ideata da José Padilha e Elena Soarez e riprende gli scandali dello Stato brasiliano. L’uso della voce fuori campo è sicuramente un ottimo escamotage che trasporta lo spettatore direttamente nelle vicende che si susseguono. Non sono solo i protagonisti ad essere il fulcro della trama, ma anche la storia politica brasiliana. I due agenti della Polizia Federale, Marco Ruffo e Verena Cardoni, partono da semplici indagini per ritrovarsi catapultati in uno dei casi che desterà più scalpore nel paese.
Dexter
Dexter, con tutte le sue 8 stagioni, è saldamente nella Top 10 delle serie più viste nel nostro Paese sulla piattaforma Netflix. Si tratta di un grande classico, che quasi non necessita di presentazioni. La trama, con protagonista Michael C. Hall, è basata sui romanzi di Jeff Lindsay e ha debuttato nell’autunno del 2006, continuando fino al 2013. Il sito aggregatore di recensioni Rotten Tomatoes assegna alla serie, in base all’apprezzamento degli utenti, un lusinghiero 81% di gradimento. Dexter Morgan, interpretato da Michael C. Hall, è un ematologo complicato e tormentato del dipartimento di polizia di Miami. Nel suo tempo libero, però, si trasforma in un serial killer, ma uccide solo gli assassini: Dexter si auto-attribuisce il compito ingrato di giustiziere, uccidendo i criminali che rimangono impuniti, per placare “l’oscuro passeggero” che vive dentro di lui. Le vicende della serie tv sono liberamente ispirate alla figura del serial killer Pedro Rodrigues Filho.
Homicide: New York
La vere storie del true crime “Homicide_ New York” vengono raccontate dai membri del dipartimento di polizia di New York che rivelano quanto possa essere pericolosa la Grande Mela attraverso i ricordi di alcuni dei loro casi più raccapriccianti. Nello specifico riguardano l’omicidio del 43enne Michael McMorrow da parte di una coppia di studenti di scuola privata di 15 anni e non solo. Anche la scomparsa di Eridania Rodriguez, una donna delle pulizie di 46 anni, all’interno di un grattacielo del centro così come la sparatoria in stile esecuzione di Jennifer Stahl, 39 anni, e quattro suoi amici nel suo appartamento di Carnegie Deli. Nel corso della serie tv, viene raccontata anche la storia del serial killer e stupratore di East Harlem, che ha terrorizzato il quartiere di Upper Manhattan per oltre sette anni e la brutale morte per accoltellamento del milionario Howard Pilmar, avvenuta nel suo ufficio di Midtown.
In fiamme
La serie “In fiamme” è stata tratta da una storia vera, in particolare un evento che risale al 2017 e accaduto in Spagna. Un evento peraltro che ha sconvolto fino nelle fondamenta l’opinione pubblica in quegli anni. Infatti l’omicidio di un poliziotto ha portato alla luce la corruzione presente nel corpo di polizia, tra scandali sessuali e violenze. La serie è diretta da Jorge Torregrossa e troviamo nel cast la famosa Tokyo de La Casa di Carta, ovvero Ursula Corbero. Tutto ha inizio quando a maggio dell’anno 2017 vengono trovati i resti carbonizzati del poliziotto Pedro Rodríguez all’interno di un’auto nel bacino di Foix, vicino a Barcellona. Iniziano così delle indagini che trasportano lo spettatore nei segreti, nelle violenze e nei cattivi rapporti che coinvolgono Pedro e altri due poliziotti.
L’uomo delle castagne
Le vicende della miniserie “L’uomo delle castagne” iniziano nel lontano 1987 quando un’intera famiglia viene trovata brutalmente assassinata nella sua abitazione. La storia prosegue poi nel presente quando i protagonisti della trama, i detective Naia e Mark, vengono chiamati a collaborare per indagare su una serie di efferati omicidi e rapimenti. Tutto ha inizio con un omicidio in particolare, quello di una giovane donna trovata in un parco e una mano amputata. La particolarità dei crimini e degli omicidi è la consueta firma che viene lasciata dall’assassino, ovvero una statuetta fatta con delle castagne e legnetti. La miniserie oltre a trarre ispirazione dall’omonimo romanzo di Soren Sveistrup ricorda anche il vero scandalo avvenuto in Danimarca che ha messo in luce sia la corruzione della classe politica sia il caso della scomparsa della figlia del ministro delle politiche sociali Rosa Hartung (Iben Dorner).
MOSTRO: la storia di Jeffrey Dahmer
“MOSTRO: la storia di Jeffrey Dahmer” è un’altra serie tv true crime di Ryan Murphy disponibile su Netflix incentrata sulla figura di Jeffrey Dahmer, conosciuto anche come “il mostro di Milwaukee” o “il cannibale di Milwaukee”. Tutto ha inizio dall’infanzia difficile di un giovane ragazzo statunitense che, vittima di bullismo e spettatore delle violente litigate tra i genitori, compie il suo primo omicidio ad appena 18 anni. In 13 anni, dal 1978 al 1991, Dahmer si rende colpevole dell’uccisione di ben 17 giovani ragazzi, dopo ore di violenze e di vessazioni. Ad interpretare Dahmer c’è Evan Peters che con la sua interpretazione clamorosa nei panni del serial killer si è aggiudicato il Golden Globe.
Leggi anche: Il film “Zodiac”, scenari raccapriccianti: il serial killer è il vero mostro di Firenze?
Esterno notte
La miniserie italiana su Netflix scritta e diretta da Marco Bellocchio affronta il caso Moro come nel film Buongiorno notte del 2003. Nella formula della serie tv “Esterno notte”, vede le interpretazioni di Fabrizio Gifuni (Aldo Moro) e di Toni Servillo, che veste i panni di Paolo VI. La miniserie riprende la vicenda storica del sequestro e dell’assassinio di Aldo Moro, raccontandola in sei episodi. La particolarità della serie tv è il taglio narrativo. Iniziando dal sequestro di Aldo Moro, la serie tv racconta il susseguirsi dei fatti visti all’esterno, come suggerisce il titolo stesso.
Fonti: Netflix