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La Spagna ha invaso Netflix: ecco le serie Tv che non puoi perderti. Lista aggiornata

14/10/2025 10:42 - Ultimo aggiornamento 14/10/2025 14:22
Le migliori serie tv spagnole su Netflix: lista aggiornata a ottobre 2025. La Spagna è una delle principali fucine di serie di successo.
Jose Coronado in Entrevías (Foto: Netflix ©)

La Spagna si è affermata come uno dei centri più prolifici nella produzione di film e, in particolare, di serie di grande successo: nel 2018 Netflix aprì alle porte di Madrid il suo primo (e ancora oggi unico) centro di produzione in Europa, spinto dal successo mondiale de La casa di carta.

Le migliori serie tv spagnole su Netflix: lista aggiornata a ottobre 2025. La Spagna è una delle principali fucine di serie di successo.

Il pubblico di Netflix ha contribuito al grande successo delle produzioni iberiche, che sono costantemente tra le più viste la piattaforma. In questo articolo ci concentriamo sulle migliori serie Tv spagnole (comprese le miniserie) proponendovi una selezione esclusiva e aggiornata. Per ogni titolo troverete il trailer, la trama e tutte le informazioni.
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Ángela racconta la storia di una donna che sembra avere tutto ciò che si desidera: famiglia, casa, tranquillità e ammirazione da chi le sta intorno. Gonzalo, suo marito, costruisce un’immagine impeccabile agli occhi degli altri, ma la realtà familiare è un’altra: abuso psicologico, controllo e manipolazione. I silenzi, i compromessi, la paura sono la quotidianità per Ángela. L’abuso è nascosto, ma ogni gesto, ogni sguardo si fa un’ombra sempre più pesante. La trama si complica quando Edu (un amico del liceo) torna a farsi vivo: riaccende qualcosa che sembrava spento — il desiderio di libertà: forse l’amore, ma anche la speranza di trovare una via d’uscita.

Tuttavia neppure Edu è quello che appare, e più Ángela si avvicina alla verità, più cresce la pressione. Amicizie, segreti, apparenze infrante: tutto diventa un gioco pericoloso in cui la quiete si paga a caro prezzo. I temi principali affrontano la violenza di genere – in particolare il trauma invisibile –, la manipolazione mentale, l’identità oppressa e il coraggio di confrontarsi con un sistema complesso che dovrebbe proteggere le vittime.
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In un piccolo villaggio galiziano, il veterinario di campagna Antón (Luis Zahera, il poliziotto corrotto di Entrevías ) vede crollare il suo mondo: tra conti che non tornano e clienti sempre più rari, è costretto a lasciare stalle e pascoli. A tendergli una mano è la nipote Uxía, che lo “ricicla” nel suo scintillante negozio per animali di città. È uno shock culturale: l’uomo che curava mucche e cavalli deve ora vendere snack “gourmet” per cani viziati, apprendere sorrisi di circostanza, gestire clienti esigenti e colleghi dal passo urbano.

In mezzo a gaffe, rivalità professionali e piccole crisi identitarie, il protagonista di questa deliziosa serie impara a domare (prima di tutto) se stesso: scoprendo che dietro il luccichio degli scaffali ci sono persone e legami capaci di rimetterlo in carreggiata. La serie intreccia scontro tra mondo rurale e urbano, umorismo secco e una vena affettiva zio-nipote che cresce episodio dopo episodio.
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Dopo sei anni di reclusione per l’omicidio dei genitori, Sergio Ciscar viene rilasciato senza aver mai spiegato cosa sia davvero accaduto quella notte. Il suo caso diventa oggetto di un esperimento psichiatrico: la dottoressa Ana Dussuel e il suo team lo sorvegliano segretamente tramite una rete di telecamere, registrando ogni abitudine e micro-reazione nella speranza di capire se rappresenti ancora un pericolo. Ciò che inizia come osservazione scientifica scivola presto in un gioco di ossessione e controllo.

Il ragazzo ha deciso di chiudersi in un silenzio durato ben sei anni e che sembra andare ancora avanti, il suo silenzio è interrotto dalle parole della psichiatra Ana e di una delle poche persone con cui Sergio parla, ovvero una ragazza conosciuta in carcere. Eppure questo silenzio, le parole non dette, inesistenti di Sergio si fanno sempre più prepotenti, diventano quasi assordanti. Lasciare lo spettatore nel limbo, cercare di capire perché ha ucciso i genitori, cercare di capire se veramente lui è il colpevole, questi gli intenti della serie. E il dubbio rimane fino all’ultimo episodi.
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Un successo fenomenale: Entrevías è stata l’unica serie tv spagnola ad essere selezionata agli MIPTV 2022 Fiction Fresch T, posizionandosi tra le top 10 di Netflix in ben 71 Paesi. Anche la quarta stagione, uscita recentemente, è ambientata nell’omonimo, malfamato, barrio madrileno. Tirso è un veterano di guerra, scontroso e irascibile, nella Madrid della fine degli anni Dieci del 2000. Conduce una vita ordinaria, gestendo un negozio di computer nel pericoloso quartiere di Entrevías. I primi problemi sorgono allorquando la nipote adottiva, la 17enne Irene, comincia a frequentare il problematico Nelson, piccolo spacciatore di origine colombiana, con il quale progetta di scappare assieme.

Il quartiere di Entrevías pullula di spaccio e criminalità e anche la giovane intraprende un percorso nella piccola delinquenza suburbana. Il veterano, allora, decide di prendere in mano la situazione. Tírso si allea con Ezequiel, un poliziotto corrotto, e insieme i due tentano di sgominare i piani criminali delle gang del quartiere. 
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Non è solo la storia di un amore romantico, basata sul romanzo omonimo di Antonio Galamisteri e intrighi faranno ben presto il loro ingresso sulla scena. Olivia (Maggie Civantos), una professoressa spagnola di belle arti con una brillante carriera professionale, si risveglia dal coma in un ospedale di Istanbul dopo aver tentato il suicidio. Lì risponde alle domande di un ispettore che indaga sulla collaborazione di Olivia in una rete di contrabbando d’arte con Yaman (Ilker Kaleli), il suo amante turco. La storia di Olivia ricostruisce in due fasi la passione travolgente che ha vissuto con Yaman e che le ha fatto abbandonare il suo progetto di vita in Spagna.

“La Passione Turca” è un romanzo erotico scritto nel 1993 da Antonio Gala e pubblicato in Italia da Rizzoli nel 1995 (traduzione di Angelo Morino). L’opera è un saggio amaro sull’amore in cui l’asse principale su cui ruota l’opera è l’attrazione irresistibile, fatale e irrimediabile dell’erotismo e della una sessualità estrema.
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Coral, Wendy e Gina, le protagoniste della serie spagnola, sono tre prostitute che decidono di scappare dal locale in cui lavorano, il malfamato Las Novias Club, alla ricerca di una nuova vita a quasi duemila chilometri di distanza, in un paesino sperduto, dopo aver rubato i soldi del loro protettoreRomeo, che le insegue assieme a Moisés e Christian, che sono i suoi scagnozzi. Le tre donne apriranno una pasticceria per riciclare i soldi sottratti a Romeo.

Su questa base si innesta il dipanarsi della vicenda. La terza stagione si evolve con Gina che, telefonando alla madre a Cuba, viene intercettata da Romeo. La caccia dell’uomo e la fuga delle donne, così, riprenderanno nuovamente, come riprenderanno i problemi con le droghe di Coral, la voce narrante.
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Una battaglia emotiva tra un padre che cerca di proteggere l’eredità che ha costruito e i figli che vogliono prendere il controllo del loro futuro: tali sono le premesse della serie, anzi miniserie, che riunisce un cast con le star più note, come José Coronado, già protagonista della serie cult Entrevìas, qui nel ruolo di un magnate dei media. Tutto cambia quando una grave malattia lo costringe a ritirarsi per due anni. Al ritorno, scopre che i suoi quattro figli – Yolanda, Andrés, Guadalupe e Lara – non sono più gli stessi, e l’azienda che aveva guidato con mano ferma abbraccia, ora, valori che disprezza.

Determinato a salvare la sua eredità, Federico inizia una lotta silenziosa, piena di manipolazioni, segreti e tradimenti familiari. Questa nuovissima serie spagnola è disponibile su Netflix dal 16 maggio 2025.
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La miniserie Il Giardiniere racconta una storia coinvolgente ad alta tensione, con uno dei protagonisti di Élite, Álvaro Rico, a dominare le scene alla ricerca della propria strada, di fronte a scelte difficili che metteranno alla prova la sua moralità. La serie segue la storia di Elmer (interpretato dal già citato Álvaro Rico), un giovane la cui madre, dominante e ossessivaLa China Jurado (Cecilia Suárez), gestisce un doppio business: il suo centro di giardinaggio è in realtà una copertura per una rete di sicari. Mentre Elmer cerca di liberarsi dall’influenza della madre e trovare la propria strada, si trova di fronte a scelte difficili che metteranno alla prova la sua lealtà e la sua moralità.

Elmer, infatti, non prova emozioni a causa di un vecchio incidente, e per lui uccidere è sempre stato facile. Ma tutto cambia quando, pianificando l’omicidio dell’affascinante maestra d’asilo Violeta, si ritrova inaspettatamente innamorato di lei. 
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Questa miniserie, tratta da un romanzo di Fernando J. Múñez, trasporta gli spettatori nella Madrid del 1720, in un racconto dove cucina, amore proibito e intrighi politici si intrecciano magistralmente. Una giovane cuoca agorafobica, trova rifugio nel palazzo del duca di Castamar, Diego, dopo un passato segnato dalla tragica morte del padre, ingiustamente accusato di tradimento. Mentre si immerge nella cucina come via di fuga, nasce un amore proibito tra lei e il duca, un uomo diviso tra il cuore e i suoi doveri nobiliari.

A ostacolare questa relazione ci sono la madre del duca, Donna Mercedes, che trama affinché Diego sposi la nobile Amelia Castro, e il sinistro marchese de Soto, mosso da un oscuro desiderio di vendetta. Intrighi politici, tensioni sociali e un amore impossibile rendono questo dramma storico avvincente e ricco di colpi di scena.
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La trama della miniserie ruota attorno alla figura di una ragazza di appena 17 anni di nome Alma. Come ogni adolescente, Alma vive di paure e di incertezze, che prova a superare grazie all’amicizia di Greta e Nata, sue amiche di sempre. Purtroppo la vita di Alma viene stravolta da un accadimento che la metterà in crisi. Alma, apprendendo di uno stupro, comprende la necessità di denunciare il fatto e alcuni giorni prima della settimana degli esami finali del secondo anno delle superiori, stende davanti alla facciata della sua scuola uno striscione con su scritto “attenzione, qui dentro si nasconde uno stupratore”. 

Restano però sconosciute le identità della vittima e dell’aggressore, quindi riavvolgere il nastro del tempo a cinque mesi prima dell’accaduto potrebbe lasciare emergere la verità. Alma, con il segreto nel cuore e la necessità di denunciare il reato, si troverà coinvolta in una situazione più grande di lei stessa.
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Lungo i sei episodi della serie, della quale è appena uscita la seconda stagione, si dipanerà il racconto ispirato dall’omonimo bestseller di Javier Castillo, edito in Italia da Salani. La giovane giornalista Miren Rojo (Milena Smit, candidata al premio Goya) proverà a ricostruire ciò che è accaduto quel maledetto 5 gennaio 2010, quando Amaya Martìn, una bambina di soli 3 anni e mezzo, scompare misteriosamente nel nulla, durante la Sfilata dei Re Magi nel centro di Malaga. Miren seguirà un’indagine parallela a quella dell’ispettore Millan, mettendo a fuoco alcuni dettagli del suo stesso passato.

La prima stagione si è conclusa con un finale “aperto”, già da qui era evidente l’intenzione di proseguire nel racconto. Le ultime scene della prima stagione, infatti, vedono Miren Rojo, la protagonista, durante una presentazione del suo libro, riceve un pacchetto anonimo che sembra collegato a un complicato caso di traffico di donne e bambini che la reporter aveva portato a galla durante le sue indagini.
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Successo globale che quasi non necessita di ulteriori presentazioni. Giunta alla Quinta stagione, divisa in due Volumi, narra di otto ladri, ciascuno identificato con il nome di una città, si barricano nell’edificio della Zecca di Spagna con alcuni ostaggi, per il colpo più ambizioso di sempre. La Casa di Carta (La Casa de Papel) segue le vicende di un gruppo di criminali guidati dal misterioso “Professore”. Il loro obiettivo è realizzare la rapina del secolo: introdursi nella Zecca di Stato spagnola e stampare 2,4 miliardi di euro. Ogni membro della banda assume il nome di una città per mantenere l’anonimato: Tokyo, Berlino, Nairobi, Rio, Mosca, Denver, Helsinki e Oslo.

Durante la rapina, prendono in ostaggio diverse persone all’interno dell’edificio, mentre all’esterno la polizia cerca di negoziare e risolvere la situazione. La serie si sviluppa attraverso colpi di scena, tensioni interne al gruppo e strategie ingegnose del Professore, esplorando temi come la resistenza, la giustizia sociale e la manipolazione mediatica.
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Presto vedremo la seconda stagione della serie tv spagnola diretta da Álex Pina nonchè prequel de La casa di carta. Una mossa audace da parte di Netflix che, appena alla fine della precedente stagione, ha ben pensato di incuriosire gli spettatori annunciando attraverso il filmato il ritorno di Pedro Alonso nel ruolo di Berlino. Berlín è una serie spin-off e prequel de La Casa di Carta, incentrata sulla vita di Andrés de Fonollosa, alias Berlín, prima degli eventi della serie originale. Ambientata principalmente a Parigi, la trama segue Berlín nel suo periodo d’oro, mentre pianifica una delle sue rapine più ambiziose: rubare gioielli per un valore di 44 milioni di euro in una sola notte.

Per realizzare questo colpo straordinario, Berlín riunisce una squadra di esperti composta da Keila, un’abile ingegnere informatica; Damián, un professore filantropo e confidente di Berlín; Cameron, una spericolata amante del rischio; Roi, il fedele assistente di Berlín; e Bruce, l’uomo d’azione del gruppo.
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quattro amici Pedro, Luis, Raúl e Santi si sentono smarriti nel nuovo mondo di donne emancipate e cercano di adattarsi. La serie spagnola si concentra sui quattro machos, che vedono come i loro privilegi maschili stiano scomparendo con i cambiamenti sociali, dunque sono costretti ad adattarsi ai nuovi tempi. Una riflessione ironica su temi in realtà serissimi ed attuali: dalla condizione della donna allo smarrimento della generazione dei quarantenni, tra residui del patriarcato ed emancipazione della donna, con la conseguente confusione che si impossessa dei cosiddetti Maschi Alfa

La seconda stagione riprende da dove ci eravamo lasciati, con i quattro amici quarantenni alle prese con una crisi di identità, alle prese con temi delicatissimi, che la serie tratta con garbo e con la cifra dell’ironia: le pari opportunità, l’uguaglianza di genere, il #metoo, la mascolinità tossica, il patriarcato. In definitiva, non possono più essere i Maschi Alfa di un tempo.
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