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Amate il genere Crime? Siete nel posto giusto: la nostra Top 10 dei film crime su Netflix

16/04/2024 13:24 - Ultimo aggiornamento 16/04/2024 13:24

Ecco la nostra Top 10 dei film crime su Netflix – Cercate un film da guardare fino all’ultimo in un crescendo di tensione e suspence, insomma un crime in piena regola? Siete nel posto giusto. Il catalogo della piattaforma Netflix ne è pieno, al punto che abbiamo dovuto fare una cernita per proporvi un nostra Top 10 che, necessariamente, deve escludere film come Suburra, Heat e tanti altri. Inoltre, si noterà che i film più noti, come Il Padrino, The Irishman, Pulp Fiction e C’era una volta in America li abbiamo lasciati per ultimi, in modo da fornirvi dapprima dei suggerimenti sulle perle “nascoste” che meritano di essere viste, e riviste. (Continua a leggere dopo la foto)

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La sceneggiatura del film, diretto da David Fincher, è tratta dai libri di Robert Graysmith dedicati al serial killer statunitense denominato Killer dello Zodiaco, che negli anni Sessanta e Settanta sconvolse la città di San Francisco (California). Per inciso, una teoria di quelle definite “complottiste” rileva numerose analogie con il serial killer noto come “Mostro di Firenze”.

Ritroviamo il regista e uno degli interpreti de La scuola cattolica, rispettivamente Stefano Mordini e Riccardo Scamarcio. Il soggetto originale è di Oriol Paulo: il film, infatti, altri non è che il remake in salsa italiana del bel film spagnolo Contrattempo, disponibile anch’esso su Netflix. Scamarcio interpreta un imprenditore che si risveglia in una camera d’albergo chiusa dall’interno accanto al corpo senza vita della sua amante, la fotografa Laura.

Un ex pugile alla deriva senza lavoro e senza moglie decide di riprendere in mano la sua vita ma finisce per mettersi in guai seri. Corriere della droga per “necessità”, il protagonista, interpretato da Vince Vaughn, viene arrestato. Ma il problema peggiore è che il suo boss pensa che lui lo abbia tradito e vuole vendicarsi ricattandolo in prigione.

Yara è un film italiano del 2021, diretto dal maestro Marco Tullio Giordana, basato sul caso di cronaca nera, anzi nerissima, dell’omicidio della povera Yara Gambirasio, per cui – fra molti dubbi – è stato condannato il muratore Massimo Bossetti.

Un agente di polizia, interpretato da Jake Gyllenhaal, degradato e spedito a rispondere alle chiamate d’emergenza al 911 (gli appassionati del genere Crime sanno bene che è l’omologo del nostro 112). Da qui si diana la trama ben congegnata da Antoine Fuqua, regista di Training Day e The Equalizer.

Una nuova perla  spagnola, il film che tratta la storia di un boss del narcotraffico. Siamo in Spagna, ai giorni nostri. Luis Tosar veste i panni di Don Antonio, rilasciato dalla prigione per via di una malattia degenerativa. I figli, che hanno ereditato il suo impero del narcotraffico, non accetteranno la sua decisione di abbandonare gli “affari” di famiglia.

Capolavoro immortale del “nostro” Sergio Leone, il film è tratto dall’omonimo romanzo autobiografico di Harry Grey (“The Hoods” in originale) del 1952, e vanta un cast di prima grandezza: Robert De Niro, James Woods ed Elizabeth McGovern, tra gli altri. La storia narra, nell’arco di più di quarant’anni (dagli anni Venti del Novecento agli anni Sessanta), le drammatiche vicissitudini del criminale David “Noodles” Aaronson e dei suoi amici nel loro progressivo passaggio dai quartieri bassi di Manhattan all’ambiente della malavita organizzata nella New York del proibizionismo e del post-proibizionismo. Il film intende essere una critica alla società americana e al percorso di involuzione a cui può portare il sogno americano e la malavita organizzata, e tutto ciò è cristallizzato nella celeberrima scena finale, sulle note di God Bless America. Curiosamente, non ha mai vinto un Oscar, ma è unanimemente considerato tra i più bei film dell’intera storia del cinema.

“Il Padrino” e il suo seguito sono film assurti a leggenda, capolavori di Francis Ford Coppola interpretati da Marlon Brando con Al Pacino, James Caan, Robert Duvall, John Cazale e Diane Keaton. “Il Padrino” fu acclamato dal pubblico ovunque e ottenne un forte impatto culturale. Alla sua uscita negli Stati Uniti incassò 135 milioni di dollari, frantumando il record del kolossal Via col vento e facendo riemergere la Paramount Pictures da una difficile situazione economica. Il film fu premiato con tre premi Oscar. È quasi superfluo ricordare la trama; segnaliamo che su Netflix c’è anche “Il Padrino – parte II”: uno dei pochi casi in cui il sequel è forse più bello del primo. Manca, in realtà, il terzo capitolo, ma ammettiamo che non regge il confronto, e lo si evince anche dalle percentuali di apprezzamento su Rotten Tomatoes97 e 96% per i primi due, 67% per la Parte III.

Altro film che non ha bisogno di presentazioni. Quattro storie truculente s’intersecano in una struttura apparentemente circolare che va avanti e indietro nel tempo, come da geniale intuizione di Quentin Tarantino. Con John Travolta e Bruce Willis. Il film ha vinto l’Oscar per la Miglior sceneggiatura ed è stato premiato al Festival di Cannes. La storia presenta una memorabile struttura circolare in cui si intrecciano, avanti e indietro nel tempo, quattro storie criminali. Alcune battute e talune scene sono divenute iconiche, come il twist ballato da John Travola e Uma Thurman. C’è gente che conosce a memoria il seguente passo biblico (in realtà leggermente rivisitato). Oscar 1995 per la Migliore sceneggiatura originale a Quentin Tarantino e Roger Avary

Ezechiele 25,17Il cammino dell’uomo timorato è minacciato da ogni parte dalle iniquità degli esseri egoisti e dalla tirannia degli uomini malvagi. Benedetto sia colui che nel nome della carità e della buona volontà conduce i deboli attraverso la valle delle tenebre; perché egli è in verità il pastore di suo fratello e il ricercatore dei figli smarriti. E la mia giustizia calerà sopra di loro con grandissima vendetta e furiosissimo sdegno su coloro che si proveranno ad ammorbare e infine a distruggere i miei fratelli. E tu saprai che il mio nome è quello del Signore quando farò calare la mia vendetta sopra di te.

Robert De Niro, Al Pacino e Joe Pesci sono i protagonisti di The Irishman di Martin Scorsese, una saga epica sulla criminalità organizzata nell’America del dopoguerra vista dagli occhi del reduce della Seconda guerra mondiale Frank Sheeran, imbroglione e sicario che ha lavorato al fianco di alcune delle figure più tristemente note del Novecento. Il film copre diversi decenni di uno dei maggiori misteri irrisolti della storia americana, la scomparsa del leggendario sindacalista Jimmy Hoffa, offrendo un viaggio grandioso attraverso i segreti del crimine organizzato, tra i suoi meccanismi interni, le rivalità e i legami con la politica.

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