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Netflix cambia l’abbonamento (anche in Italia). Ecco tutte le novità che dovete sapere!

25/04/2023 06:00 - Ultimo aggiornamento 13/05/2024 22:33

Importanti novità in casa Netflix. Già vi abbiamo dato conto dello slittamento della attesa stretta sulle password condivise, che ha fatto tirare il proverbiale sospiro di sollievo a più di uno, e che è dovuto a “ricavi sotto le attese” (comunque 8,16 miliardi di dollari!). Anche per via della feroce concorrenza di altre piattaforme streaming come Disney+ e Amazon Prime Video, ora, per rilanciare il marchio, è stata elaborata un’altra strategia: puntare molto sull’abbonamento Base con pubblicità che, nonostante il prezzo assai contenuto, non è molto apprezzato, evidentemente per le interruzioni degli sponsor. Lanciato a partire dal 3 novembre 2022, è stato sottoscritto da un numero assai minore di utenti rispetto a quello che si immaginava. Ma vediamo come Netflix pensa di renderlo più appetibile per chi non intenda rinunciare ai film e alle serie in catalogo.
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Ti sei perso i titoli nuovi in uscita su Netflix questa settimana? Come sempre, sai che puoi trovare su Netflixmania i riepiloghi delle nuove uscite della settimana qui e la lista aggiornata delle migliori serie e i Top 10 film oggi qui. Dai anche un’occhiata al nostro elenco aggiornato delle nuove uscite di aprile e alle anticipazioni per il mese di maggio.
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Il piano tariffario attuale e il “caso” dell’abbonamento Base con pubblicità

Nove milioni di utenti, a un rapido e approssimativo calcolo, equivalgono a un italiano su sei. Il nostro Paese è uno dei più affezionati allo streamer californiano. Come detto, in sei mesi di sperimentazione, il pacchetto Base con pubblicità non è mai decollato. Il costo parte da 5,49 euro mensili, con interruzioni pubblicitarie, proprio come avviene, ad esempio, quando si guardano dei video su YouTube o, banalmente, quando si guarda la televisione. Vengono mostrati in media dai 4 ai 5 minuti di pubblicità per ogni ora di visione, pur se la durata stessa può variare in ragione del contenuto che si sta guardando. Ogni spot ha una durata media di 15-30 secondi. Pubblicità a parte, la differenza risiede nella funzionalità download, che in questo caso non è disponibile. Può essere connesso un solo dispositivo, come avviene anche per la tariffa Base senza pubblicità, la quale ha un costo di 7,99 euro mensili. Vi sono poi la tariffa Standard, la più diffusa, che al costo di 12,99 euro al mese concede la visione da due differenti dispositivi e quella Premium, che consente la visione da quattro dispositivi, al costo di 17,99 euro al mese.

Come cambierà l’abbonamento Base con pubblicità

C’era da aspettarsi che non avrebbe riscontrato grande successo: Netflix Base con pubblicità offre (per adesso, perché, come leggerete, ci sono grandissime novità) una risoluzione 720p, molto bassa; non è possibile, come detto, “scaricare” i contenuti e si devono guardare circa 4 minuti di pubblicità per ogni ora di visione. Però, proprio in ragione della stretta sulle password condivise, che è stata solo differita, l’idea sarebbe di “costringere” l’utente estraneo al nucleo domestico a pagare 5,99 euro per diventare il membro extra dell’abbonamento di qualcun altro, oppure pagare 5,49 euro per l’abbonamento Base con pubblicità. Come è scritto nella stessa lettera agli azionisti di Netflix, è su quest’ultima opzione che si punta molto.
Cerchiamo di capire attraverso quali innovazioni. Anzitutto, a partire da questo mese – dunque è davvero questione di giorni – , in tutti e dodici i mercati in cui l’abbonamento con pubblicità è già presente avverranno sostanziali modifiche. La risoluzione passerà da 720p a 1080p (ossia Full HD) e saranno possibili due streaming simultanei con lo stesso abbonamento. Ciò che, invece, rimarrà invariato è la quantità di spot visualizzati dall’utente, così come non sarà contemplata la funzionalità del download.

Riteniamo che questi miglioramenti renderanno la nostra offerta ancora più attraente per un gruppo più ampio di consumatori e rafforzeranno ulteriormente il coinvolgimento degli abbonati esistenti e nuovi al piano pubblicitario“.

Dalla lettera trimestrale agli azionisti dei co-Ceos di Netflix, Ted Sarandos e Greg Peters

Cosa cambierà in Italia (e da quando)?

Il mercato italiano è uno dei dodici di cui abbiamo scritto, in cui l’abbonamento Netflix Base con pubblicità è già operativo, e con le vecchie condizioni che abbiamo scritto. Dunque, è solo questione di pochi giorni prima che, anche da noi, la risoluzione venga portata da 720p a 1080p, il Full HD, e venga concesso l’accesso da un secondo dispositivo. Naturalmente, come sempre, vi terremo aggiornati.

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FONTI

Libero Tecnologia, Centro assistenza Netflix, la Repubblica