“Baby Reindeer”, ecco cosa è successo dopo le nomination agli Emmy. Ebbene si, al di là di ogni polemica la miniserie “Baby Reindeer“, rimasta in Top 10 di Netflix per diverso tempo dopo il debutto su Netflix, raccoglie ancora i suoi frutti migliori. Senza alcun dubbio il successo della miniserie risiede nella trama. La storia vera di Richard Gadd ha puntato i riflettori sul drammatico fenomeno dello stalking. Infatti “Baby Reindeer” affronta in modo crudo e realistico il tema dello stalking, mostrando quanto sia difficile per le vittime uscire da una spirale di ossessione mascherata da sentimento.
Dopo il debutto della miniserie, tante le notizie circolate in rete sulla vera identità della donna che per molto tempo ha perseguitato Gadd, tempestandolo di migliaia di messaggi, e-mail, tweet e persino visite fuori dalla sua abitazione. Per tutti questi motivi, dunque, la miniserie Netflix non poteva che andare incontro a diverse nomination agli Emmy. Ben 11 per l’esattezza, contro le 25 di Shogun e le 23 di The Bear. Ma ecco rivelato cosa è successo dopo la diffusione della notizia. (Continua a leggere dopo la foto).
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“Baby Reindeer”, cosa è successo dopo le 11 nomination agli Emmy
La miniserie “Baby Reindeer” ha ottenuto ben 11 nomination agli Emmy Awards di quest’anno, di cui quella per la migliore serie limitata o antologica, tre nomination per la recitazione, la sceneggiatura e la produzione per il creatore della miniserie Richard Gadd e la candidatura di Jessica Gunning , che interpreta la stalker Martha, per la migliore recitazione, oltre che quella per i co-protagonisti Nava Mau (Teri) e Tom Goodman-Hill (Darrien). Da sottolineare che la miniserie se la contenderà con i principali candidati agli Emmy che sono Shogun, con 25 nomination, The Bear con 23, Solo omicidi nell’edificio con 21, True Detective: La terra della notte con 19 e La Corona con 18.
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In vista di apprendere i vincitori, che verranno annunciati il 15 settembre 2024, i riflettori non potevano che accendersi nuovamente sulla miniserie di Richard Gadd. Dopo la questione legata alla causa mossa contro Netflix da parte di Fiona Harvey -la vera Martha nella miniserie tv. per diffamazione, inflizione intenzionale di stress emotivo, negligenza e grave negligenza, alla luce delle numerose nomination agli Emmy, a esprimersi sarebbe stato l’avvocato Richard Roth. L’uomo ha dichiarato al quotidiano britannico Daily Mail che le nomination al prestigioso premio non rappresenta altro che “l’ultimo schiaffo in faccia” per Harvey. A Roth ha nuovamente sottolineato che la donna ha subito “una tragedia che le ha cambiato la vita” a causa delle “brutali bugie” raccontate su di lei nel corso della miniserie tv.
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Queste le sue parole riportate anche su Deadline: “C’è stato qualche suggerimento che la serie non avrebbe dovuto essere nominata per gli Emmy a causa di questo problema in corso. L’affermazione di Netflix che Baby Reindeer sia una storia vera è chiaramente falsa.”. L’avvocato ha poi aggiunto a proposito di Fiona Harvey che: “Ha paura di uscire perché le persone le urlano contro per strada. Ha ricevuto minacce di morte online, persone che le urlavano che è una stalker. È abbastanza insopportabile per lei essere stata spinta sotto i riflettori. Quello che le è successo è semplicemente sbagliato”.
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