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Ecco (secondo noi) le 5 migliori serie tv di fantascienza di sempre su Netflix

23/10/2024 13:04 - Ultimo aggiornamento 23/10/2024 13:11
migliori serie tv fantascienza netflix

Le 5 migliori serie tv di fantascienza che trovate su Netflix – La fantascienza è un genere che affascina e intriga per la sua capacità di spaziare tra mondi futuristici, viaggi nel tempo e distopie inquietanti. Su Netflix il catalogo è ricco di serie tv di genere “Sci-Fi”, capaci di soddisfare gusti diversi: dalle allegorie socio-politiche de Il problema dei 3 corpi agli scenari distopici alla Black Mirror. In questo articolo vi sveliamo cinque imperdibili serie di fantascienza disponibili su Netflix, che vi terranno incollati allo schermo: preparatevi a un viaggio attraverso universi alternativi e realtà sorprendenti.

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Creata da David Benioff, DB Weiss e Alexander Woo, questa ambiziosissima serie tv (ambiziosa, sì, ma premiata dal successo che ha riscontrato tra gli appassionati e la critica) è basata sull’omonimo romanzo di Cixin Liu. Al centro della trama c’è un gruppo di scienziati che si trova a dover fronteggiare una minaccia aliena: i Trisolariani, una civiltà aliena prossima all’estinzione, che dopo aver captato un segnale dalla Terra, inizia a pianificare l’invasione del nostro pianeta. “Il problema dei 3 corpi” è anche un dilemma matematico di difficilissima soluzione, alla base di tutta la narrazione. Nella storia, uno scienziato di nome Wang Miao, che lavora sulle nanotecnologie, si ritrova ad avere strane visioni, tra cui un conto alla rovescia, che lui solo è in grado di vedere, visioni che lo portano a indagare su questo strano fenomeno. Durante le sue indagini si imbatte in un videogioco in realtà virtuale chiamato Tre Corpi in cui il giocatore deve trovare il modo di far sopravvivere una popolazione che vive in un mondo che alterna Ere dell’ordine in cui la civiltà può nascere e svilupparsi ed Ere del Caos, in cui la vita viene quasi totalmente sterminata. (Continua a leggere)
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La serie tv tedesca (una sola stagione, per ora, dunque parliamo di miniserie) mette in primo piano le complessità dei rapporti familiari e affettivi, legando alla trama anche un viaggio nel tempo. La scomparsa di un bambino dà il via a una frenetica ricerca di risposte e quattro famiglie finiscono per svelare un incredibile mistero che dura da tre generazioni. La storia racconta le vicende di quattro famiglie da quando, nella cittadina di Widen, si diffonde la notizia del suicidio di Michael Kahnwald: “Non aprire prima del 4 novembre”, è la scritta sul biglietto della vittima. Il 4 novembre Jonas, figlio di Michael, torna a casa dalla clinica psichiatrica e scopre una serie di misteriose scomparse di alcuni bambini tra cui Mikkel Nielsen. Da questo momento in poi, la trama diventa ancora più avvincente di fronte a un’altra realtà: l’emergere, 33 anni prima, di tanti altri segreti in città. Dal principio di autoconsistenza tipica dei viaggi nel tempo, la trama della serie tv tedesca sviluppa intrecci avvincenti che hanno affascinato il pubblico amante del genere. Se nel corso delle prime due stagioni è un loop temporale custodito e protetto da Adam e dagli accoliti del “Sic Mundusa fare da protagonista, nella terza stagione di Dark si aggiunge Eva, la controparte di Adam nel mondo parallelo.(Continua a leggere)
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 In questa serie animata in tre stagioni, una produzione originale Netflix composta da tre stagioni, in ciascun episodio viene raccontata una storia a sé stante. Gli episodi sono di circa 20 minuti ciascuno: l”ideale per una “maratona”. Le narrazioni sono basate su racconti di autori di fantascienza e ogni puntata esplora situazioni e generi diversi. Gli episodi di Love, Death + Robots hanno in comune l’ambientazione futuristica e l’analisi di temi sociali. (Continua a leggere)
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La serie tv inglese arrivata alla sesta stagione, pur trattando tematiche che rientrano nell’ampio spettro della fantascienza, per quanto possa sembrare assurdo, è anche molto attuale in alcuni episodi. Il collante tra le varie stagioni non è la trama, essendo una serie antologica, ma il tema: quello del futuro. Un futuro preoccupante e, come in ogni serie Sci-Fi che si rispetti, distopico. “Era un titolo così appropriato per lo spettacolo – ha rivelato il creatore della serie, Charlie Brooker, come riportava il Giornale del 16 giugno 2023 – Lo specchio nero è ciò che abbiamo di fronte dopo che la tecnologia smette di funzionare. È il vuoto in cui vediamo la nostra persona, è il lato oscuro del progresso”. Una critica spietata alla società dei consumi, dunque. “Black Mirror” è, infatti, lo schermo nero del cellulare, del computer o di qualsiasi device dotato di display, quando è spento o non lo si sta usando. (Continua a leggere dopo la foto)
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 In questo piccolo capolavoro giapponese, due stagioni da 8 episodi ciascuna, Arisu, ex studente universitario senza lavoro che trova rifugio nella sua più grande passione, quella per i videogiochi. Ma all’improvviso il giovane verrà catapultato in una Tokyo distopica insieme agli amici Chōta e Karube. Il trio, per riportare la civiltà a una normalità, dovrà affrontare una serie di giochi tesi tra la vita e la morte. Nonostante le evidenti analogie con Squid Game, i personaggi della serie tv nipponica faranno in modo che la loro salvezza equivalga anche alla salvezza di molti. Nessuno escluso. Il prezzo da pagare? La propria vita. Sul sito Rotten Tomatoes, la serie tv ha ottenuto il consenso della critica raccogliendo l’86% delle recensioni positive e il 91% di quelle del pubblico.
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