Le migliori serie Netflix tratte da storie vere – da non perdere! Il catalogo di Netflix comprende moltissimi titoli in cui sono racchiuse storie vere, che seguono un determinato personaggio, o più di uno. Ma non parliamo solo di documentari: ci sono le riproduzioni romanzate tratte da storie vere, che uniscono il fascino della finzione al piacere di sapere che quello che si sta guardando è veramente accaduto nella realtà, anche se raramente si tratta di vicende che non siano drammatiche o che non rientrino nel genere crime, anzi True Crime. Poi, però, troviamo anche veri e propri inni alla speranza, come quello di Maid. Detto ciò, in quest’articolo troverete la nostra selezione, con trama e trailer.
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A Man on the Inside
Ted Danson interpreta un uomo alla ricerca di riscatto: ciò lo porterà a uscire dalla routine quotidiana e dalla sua comfort zone, ma anche ad affrontare numerose peripezie. Il professore in pensione Charles sente che la vita non ha nulla di nuovo in serbo per lui. Un anno dopo la scomparsa della moglie, è rimasto intrappolato nella sua routine e si è allontanato dalla figlia. Ma quando vede un annuncio di un investigatore privato, è ispirato a tentare una nuova avventura, andando sotto copertura per risolvere il mistero di un cimelio di famiglia rubato. Sicché la vita sembra non avere più nulla di interessante da offrirgli, e persino il rapporto con sua figlia si è incrinato. Ma un giorno legge l’annuncio dell’investigatore privato, e tutto cambia. Tra indizi, equivoci e momenti di auto-riflessione, Charles riscoprirà non solo il gusto per l’avventura ma anche il valore delle relazioni, ritrovando se stesso e il legame con sua figlia. questa avvincente storia non è solo frutto della fantasia: si basa su eventi realmente accaduti, ispirati da un documentario candidato agli Oscar del 2020.
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Rapina al Banco Centrale
Ambientata nel maggio 1981, appena tre mesi dopo il fallito colpo di Stato del 23 febbraio, questa produzione ci trasporta nel cuore di Barcellona, dove una rapina alla Banca Centrale si trasformò rapidamente in una minaccia alla nascente democrazia spagnola. La trama di Rapina al Banco Centrale si svolge in un Paese ancora segnato dai recenti eventi del tentato colpo di Stato: a Barcellona, undici uomini incappucciati e armati irrompono nella Banca Centrale della città. Inizialmente, tutto sembra rientrare in una classica rapina, ma presto emerge un inquietante intreccio politico: gli assalitori, infatti, prendono in ostaggio oltre 200 persone e minacciano di giustiziarle se il governo non libera il colonnello Tejero e gli altri leader dell’insurrezione fallita.
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Senna
Nel corso di sei episodi, la serie racconterà, per la prima volta, il percorso di superamento di ostacoli, alti e bassi, gioie e dolori di Ayrton, esplorando la sua personalità e le sue relazioni personali. Il punto di partenza sarà l’inizio della carriera agonistica del tre volte campione di Formula 1, quando si trasferì in Inghilterra per gareggiare nella Formula Ford, fino al tragico incidente di Imola, in Italia, durante il Gran Premio di San Marino. A interpretare Ayrton Senna troviamo Gabriel Leone. Diretta dal regista brasiliano Vicente Amorim e prodotta da Gullane in collaborazione con Senna Brands e con la famiglia del pilota. Senna ripercorre l’intera carriera agonistica di Ayrton Senna, e non si limita alle imprese sportive: attraverso sei episodi, esplora gli ostacoli che Senna ha dovuto affrontare, i suoi momenti di trionfo, e le sfide personali che hanno forgiato il campione. Relazioni familiari, amicizie e rivalità si intrecciano in un racconto che celebra il mito e l’uomo dietro il volante. (Continua a leggere dopo la foto)
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Monsters: The Lyle and Erik Menéndez Story
Se Dahmer ha superato 1 miliardo di ore di visione in due mesi, con questa serie tv lo stesso ideatore e regista, Ryan Murphy ha deciso di esplorare la controversa vicenda dei fratelli Menéndez, Lyle ed Erik, condannati per l’omicidio dei loro genitori, José e Kitty, avvenuto nel 1989. La storia dei fratelli Menéndez, Lyle ed Erik, ha scosso l’America negli anni ’90, diventando uno dei casi di cronaca nera più discussi e controversi di sempre. José Menéndez, un imprenditore di successo di origine cubana, e sua moglie Kitty, furono brutalmente assassinati nella loro villa a Beverly Hills il 20 agosto 1989. Lyle ed Erik, all’epoca rispettivamente di 21 e 18 anni, furono inizialmente considerati vittime sopravvissute al crimine. Tuttavia, dopo mesi di indagini e una confessione da parte di Erik durante una seduta di psicoterapia, i due furono arrestati e successivamente processati. Durante il processo, i fratelli affermarono di aver ucciso i genitori per legittima difesa, sostenendo di essere stati vittime di abusi fisici, emotivi e sessuali da parte del padre. La confessione ha diviso l’opinione pubblica: infatti se da un lato c’era chi credeva che i fratelli avessero agito per sfuggire a un ambiente familiare terribile, dall’altro c’era chi riteneva che i Menéndez avessero orchestrato gli omicidi per ereditare la considerevole fortuna dei genitori. Dopo un processo senza verdetto nel 1993 ne arrivò un secondo nel 1996: ergastolo per omicidio di primo grado senza condizionale.
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American Murder: il caso Laci Peterson (2024)
Si parte dalla scomparsa di Laci Rocha, moglie di Scott Peterson, una donna prossima al parto, sparita la vigilia di Natale del 2002 dalla propria casa di Modesto in California e che sembrava svanita nel nulla, dando luogo a intense ricerche che non poterono che culminare nella scoperta della sua tragica fine: l’anno successivo, infatti, i suoi resti e quelli di suo figlio non ancora nato – che la coppia aveva programmato di nominare Conner – furono scoperti sulle coste della baia di San Francisco; in seguito, Scott fu arrestato e accusato di due capi d’accusa di omicidio. Nel 2004, Scott è stato riconosciuto colpevole dell’omicidio di primo grado di Laci e dell’omicidio di secondo grado del bimbo. Una vicenda tristemente analoga a quella recente di Giulia Tramontano, la giovane donna incinta trucidata dal compagno. La condanna a morte di Scott è stata annullata nel 2020 e, l’anno successivo, l’uomo è stato condannato all’ergastolo senza possibilità di libertà condizionale. Tra filmati d’archivio, ricostruzioni e testimonianze, la docuserie propone anche un’intervista con la mamma di Laci, Sharon Rocha. Come si legge su People Magazine, Rocha ha raccontato di come si sentì quando Scott e sua figlia iniziarono a frequentarsi e di quell’intuito, tipicamente femminile e materno, che in qualche modo presagiva che lui non fosse l’uomo adatto per la figlia. Purtroppo, il rimpianto di non aver impedito il matrimonio la tormenta ancora.
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Clark
Clark è ispirato a verità e bugie del famigerato Clark Olofsson, il rapinatore di banche svedese che ha dato origine all’espressione “Sindrome di Stoccolma”. Clark, insieme al malvivente appena evaso di prigione e suo amico di vecchia data, Jan-Erik Olsson, tenne in ostaggio tre giovani ragazze e un ragazzo all’interno della Sveriges Kreditbanken nell’agosto del 1973. La prigionia durò 130 ore nell’attesa che arrivasse una macchina per fuggire.
Asunta
La miniserie Asunta trasporta gli spettatori nel cuore di uno dei fatti di cronaca nera che ha sconvolto la Spagna e il mondo intero. La bambina di origini asiatiche originaria della provincia cinese dell’Hunan – il suo nome originale era Fang Yong – è arrivata in Spagna quando aveva solo un anno, dopo l’accordo di adozione della coppia formata dall’avvocatessa ed ex console di Francia, Rosario Porto Ortega, e dal giornalista Alfonso Basterra Camporro. La trama della miniserie riavvolge il nastro del tempo e racconta la storia vera avvenuta il 21 settembre 2013 quando Rosario Porto e Alfonso Basterra hanno deciso di denunciare la scomparsa della figlia adottiva Asunta, prossima a compiere tredici anni. Purtroppo il cadavere della ragazza è stato ritrovato poche ore dopo vicino a una strada nella periferia di Santiago de Compostela. Dopo aver aperto un fascicolo d’indagine, gli inquirenti sono riusciti a risalire all’identità dei killer, ovvero i genitori stessi della vittima. La sentenza del Tribunale provinciale, poi confermata dal Tribunale Superiore di Xustiza di Galizia e dalla Corte Suprema, ha dichiarato colpevoli Rosario Porto e Alfonso Basterra. Entrambi hanno somministrato alla ragazza, per almeno tre mesi prima di compiere l’omicidio, un farmaco contenente lorazepam, una benzodiazepina che produce sonnolenza e sedazione. La coppia è stata arrestata e il 18 novembre del 2020 Rosario Porto Ortega si è impiccata nella sua cella con la cintura della vestaglia.
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Baby Reindeer
Una vera storia di stalking, resa attraverso un approccio che gioca tra il genere thriller a quello del black humor, con la particolarità che l’attore protagonista, Richard Gadd, è la vera vittima delle persecuzioni di una donna. A proposito, la donna in questione – prontamente individuata dai segugi del Web – ha fatto causa a Netflix per diffamazione. La serie affronta in modo crudo e realistico il tema dello stalking, mostrando quanto sia difficile per le vittime uscire da una spirale di ossessione mascherata da sentimento. Richard Gadd ha avuto l’intuizione dopo aver vissuto in prima persona gli effetti tossici che ha avuto su di lui la conoscenza di una donna in un pub. Tratta dal premiato one man show che ha fatto furore al Fringe Festival di Edimburgo, Baby Reindeer segue la storia del comico fallito Donny Dunn (Richard Gadd) e la sua stalker. Tutto ha avuto inizio da una tazza di tè offerta per gentilezza a una donna. Da quel momento l’attore è stato inondato di migliaia di messaggi, e-mail, tweet e persino visite fuori dalla sua abitazione.Nonostante i tentativi di rivolgersi alla polizia, Richard Gadd non si è mai sentito al sicuro. La miniserie mette in evidenza anche le difficoltà del sistema burocratico nel gestire casi di stalking.
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In fiamme
La serie crime spagnola è tratta da un fatto di cronaca nera, nerissima, che risale al 2017. Un evento che ha sconvolto fino nelle fondamenta l’opinione pubblica in quegli anni. Infatti l’omicidio di un poliziotto ha portato alla luce la corruzione presente nel corpo di polizia, tra scandali sessuali e violenze. Siamo a maggio dell’anno 2017 e vengono trovati i resti carbonizzati del poliziotto Pedro Rodríguez , all’interno di un’auto bruciata nel bacino di Foix, vicino a Barcellona. Iniziano così delle indagini che trasportano lo spettatore nei segreti, nelle violenze e nei cattivi rapporti che coinvolgono Pedro e altri due poliziotti. Burning Body (titolo per la distribuzione internazionale, mentre il titolo originale de In fiamme è El cuerpo en llamas) conserva ogni stilema del dramma. Úrsula Corberó è perfetta nel vestire i panni della vedova nera e femme fatale Rosa Peral. La serie, caratterizzata da una profonda introspezione psicologica dei vari personaggi, e particolarmente dei due assassini, ripercorre la vicenda e le indagini e, attraverso numerosi flashback, inquadra anche la relazione tossica tra Pedro e la stessa Rosa.
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Maid
La trama racconta la storia di Alex, una giovane madre in fuga da un rapporto violento: la ragazza inizia a lavorare come domestica con l’obbiettivo di riuscire a mantenere la figlia assicurandole un futuro migliore. La miniserie ispirata al bestseller autobiografico “Maid: Hard Work, Low Pay, and a Mother’s Will to Survive” di Stephanie Land racconta l’incredibile storia di una madre che si destreggia tra lavoro duro e paga bassa, dando prova della propria volontà di sopravvivere. Con Margaret Qualley e dai produttori di Shameless e Una donna promettente.
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Inventing Anna
Protagonista è Anna “Delvey”, o almeno così è che si fa chiamare la finta ereditiera tedesca che, forte di un fondo fiduciario di 60 milioni di dollari che ovviamente non esiste, riesce a “scroccare” una vita agiatissima tra la Grande Mela e la California. La protagonista stringerà, dopo l’arresto, un rapporto di amore e odio con la giornalista Vivian, incaricata di seguire la sua storia, passata da megayacht e viaggi stravaganti a una prigione statunitense. Il suo sogno di creare la Anna Delvey Foundation – o almeno questa era la finalità con cui reperiva i fondi–, dunque, naufragherà definitivamente. ShondaLand, la casa di produzione di Shonda Rhimes di cui parleremo a breve, ha acquistato i diritti per raccontare su Netflix la storia di Anna, traendo spunto dall’inchiesta che il New York Magazine dedicò all’intera vicenda. La miniserie è impreziosita dall’interpretazione di Julia Garner, nota agli spettatori per il suo ruolo in Ozark, grazie al quale ha ottenuto per ben tre volte (2019, 2020 e 2022) il prestigioso Premio Emmy in qualità di Migliore attrice non protagonista, nonché, nella medesima categoria, il Golden Globe 2023.
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Unorthodox
La miniserie, una produzione tedesca e statunitense, è basata sull’autobiografia di Deborah Feldman, nata ortodossa ha poi deciso di staccarsi dalle sue radici. Viene raccontata la sua storia e di quando appena compiuti i 19 anni decide di lasciare la fede ultra-ortodossa chassidica. Il suo scopo nella vita secondo la sua comunità è di procreare, nonostante lei sia amante della musica. Decide quindi di andare a Berlino sperando di poter ricominciare una nuova vita e qui incontra proprio sua madre che anni prima aveva lasciato la comunità. Una storia di conflitti, di perdita di se stessi e di lotte per l’affermazione del proprio essere.
Unbelievable
La miniserie trae ispirazione dal caso di uno stupratore seriale che nel 2008 ha abusato diverse donne introducendosi nelle loro abitazioni. Le vittime venivano costrette a lavare via ogni traccia della violenza subita. La trama, secondo un fortunato espediente narrativo, segue due storie in parallelo. La prima interessa Marie Adler, interpretata da Kaitlyn Dever, una adolescente che viene accusata di aver mentito dopo aver denunciato una violenza ai suoi danni, il che la farà sprofondare in un vortice di ansia e malessere. Parallelamente, seguiamo la storia di due detective donne a migliaia di chilometri di distanza, Karen Duvall e Grace Rasmussen (interpretate rispettivamente da Merritt Wever e Toni Collette) che uniranno le forze, dopo la a scoperta che i casi su cui stanno investigando potrebbero essere collegati tra loro.
When They See Us
La miniserie drammatica basata su un vero fatto di cronaca statunitense segue le vicende di una storia che vede quattro adolescenti di colore e uno ispanico, noti come “Central Park Five“, ingiustamente accusati e condannati per uno stupro commesso nel 1989, ma poi il tutto si rivelò un clamorosissimo errore giudiziario che riaprì l’eterno dibattito sul razzismo negli Stati Uniti, che è purtroppo endemico, a quanto pare. Il cast include Michael K. Williams e Jharrel Jerome.
L’infermiera
La miniserie danese racconta la angosciante vicenda di Christina Aistrup Hansen: la donna uccideva i suoi pazienti dell’ospedale “Nykøbing Falster” di Guldborgsund, nella Danimarca meridionale, facendo loro assumere, inconsapevolmente, ingenti dosi di morfina e diazepam (Valium). Fu scoperta, e fu così dato l’avvio alle indagini, dalla sua collega Pernille Kurzmann Larsen, che convinse la polizia a indagare su ciò che avveniva all’interno dell’ospedale. Nel 2015, quando i suoi omicidi seriali vennero alla luce, la pacifica e civile Danimarca ne rimase sconvolta. Il processo suscitò clamore mediatico, anche per le testimonianze dei colleghi, talmente circostanziate da gettare ombre sinistre sull’intero suo reparto.
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The Kandahar Hijack
The Kandahar Hijack: il dirottamento del volo IC 814”, la nuova serie tv conquista il pubblico. Una storia vera raccontata attraverso l’arte del cinema e con un cast eccezionale che include Vijay Varma, Naseeruddin Shah, Pankaj Kapur, Arvind Swamy, Patralekhaa e Dia Mirza. Diretta da Anubhav Sinha, celebre per il suo lavoro in “Article 15”, la serie tv è basata su fatti realmente accaduti e racconta il dirottamento più lungo e controverso nella storia dell’India. Ideata da Anubhav Sinha e Trishant Shrivastava, la serie tv Netflix ha il merito di fare conoscere al pubblico una vicenda che ha lasciato un’impronta indelebile nella memoria collettiva mondiale.
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L’incidente
La trama della serie drammatica, un fenomeno di produzione messicana, è certamente la carta vincente unitamente a una spiccata connotazione psicologica dei personaggi. La miniserie, divisa in dieci episodi diretti da Klych López e Gracia Querejeta e scritti da Leonardo Padrón, racconta di un tragico incidente che coinvolge tre bambini durante una festa di compleanno e ripercorre quanto realmente accaduto nel 2022 in Australia più precisamente a Davenport, in Tasmania, quando cinque bambini persero la vita in circostanze molto simili a quelle descritte nella serie tv Netflix.
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