I 10 migliori film italiani da vedere su Netflix – C’è stata l’epoca del neorealismo subito dopo la Seconda guerra mondiale, poi seguita dalla stagione in cui Roma era la “Hollywood sul Tevere”; poi è venuta la grande stagione della commedia all’italiana. Oggi, la nostra cinematografia sta vivendo una nuova età dell’oro, potremmo dire, grazie alla affermazione di nuovi talenti e ai nuovi lavori dei registi più importanti. Insomma, se cercate un (buon) film italiano da guardare su Netflix, vi suggeriamo i migliori 10 titoli da vedere in questo 2024 che volge al termine. Per ogni film, troverete trama e trailer.
I 10 migliori film italiani da vedere ora su Netflix
Dieci minuti
Diretto da Maria Sole Tognazzi e da lei cosceneggiato insieme a Francesca Archibugi, è liberamente ispirato al romanzo “Per dieci minuti” di Chiara Gamberale, di cui conserva la componente fortemente autobiografica. Quando Niccolò lascia la moglie Bianca, dopo 18 anni di matrimonio, lei cade dalle nuvole: non si era accorta di nulla, né dell’infelicità del suo compagno di vita, né della sua relazione con un’altra donna. Da quel momento Bianca precipita in uno stato depressivo dal quale cerca di tirarla fuori una psicologa burbera che restituirà una nuova consapevolezza. La psicologa, infatti, le propone un esercizio: fare per dieci minuti una serie di esperienze nuove e così addentrarsi in territori sconosciuti. Bianca, dopo essere stata sospesa dal giornale per cui collaborava, si mette alla prova: al funerale di uno sconosciuto, facendo l’autostop o un po’ di sesso occasionale, persino taccheggiare.
Svaniti nella notte
I protagonisti sono Riccardo Scamarcio e Annabelle Wallis, rispettivamente Pietro ed Elena, una coppia in crisi: lei è una psichiatra americana trasferitasi a Bari per amore di lui; Pietro, invece, è un uomo dal passato burrascoso ma al momento “ripulito”. Insieme hanno avuto due bambini e il loro affidamento è causa di grandi litigi. Pietro, dunque impegnato in una complicata procedura di divorzio, dapprima alle prese con la estenuante burocrazia italiana, parte poi per una missione pericolosissima allorché i suoi due figli spariscono dalla masseria, isolata e in piena campagna, in cui vivevano. In preda a terribili sensi di colpa, l’uomo dovrà ritrovare la lucidità per risolvere l’enigma, in una vera lotta contro il tempo. Poco dopo, infatti, riceverà una telefonata: i figli sono stati rapiti e per riaverli Pietro dovrebbe pagare 150mila euro entro 36 ore. L’uomo, disperato, chiede aiuto a Nicola, interpretato da Massimiliano Gallo, un malavitoso con cui era in rapporti prima di “mettere la testa a posto” e che gli offre i soldi in cambio di un favore molto particolare: trasportare un carico di droga dalla Puglia alla Grecia. Il film è basato su “Séptimo”, scritto e diretto nel 2013 da Patxi Amezcua, rilasciato in Italia con il titolo I segreti del settimo piano.
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Supereroi
Protagonisti due dei più grandi attori del nostro cinema: Alesssandro Borghi e Jasmine Trinca. Vent’anni di vita di una coppia (2000-2020) tra Milano, Marrakech, Ponza, e sporadiche puntate a Copenaghen e Lucca, sono raccontati in maniera non lineare, saltando continuamente avanti e indietro nel tempo. Supereroi è una commedia romantica dal piglio drammatico, rilasciata nel 2021. Il film racconta la storia di due giovani innamorati, Marco e Anna, rispettivamente interpretati da Alessandro Borghi e Jasmine Trinca. Lei è una persona creativa e impulsiva, dall’animo artistico e un po’ bohémien: è una fumettista che detesta ogni tipo di convenzione. Lui, invece, è un insegnante di fisica, fermamente convinto che ogni fenomeno abbia la sua spiegazione e che ogni reazione sia determinata da un’azione, e che dunque anche nella vita tutto ciò che accade può essere interpretato razionalmente. I due cercano di sopravvivere al tempo che passa e che spesso porta a galla litigi, vecchi segreti e qualche bugia. A tenerli insieme è un’incognita che nessuna formula può svelare. Servono i superpoteri (ecco spiegato il titolo) per amarsi tutta una vita. Il film ci mostra, dunque, come le coppie che resistono al logorante trascorrere del tempo siano formate da veri e propri “supereroi”, pronti a tutto per preservare e quindi per salvare il loro amore. L’audience score del sito aggregatore di recensioni Rotten Tomatoes restituisce un ottimo 86% di gradimento.
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È stata la mano di Dio
“È stata la mano di Dio” racconta di una Napoli degli anni Ottanta attraverso gli occhi di un ragazzo di 16 anni di nome Fabio detto Fabietto. Il ragazzo, definito il suo alter-ego dallo stesso regista, che combatte per trovare il suo posto nel mondo è circondato da una famiglia allegra, straordinaria e amante della vita. Tutto procede per il meglio fino a quando alcuni episodi casuali cambiano il percorso della sua esistenza. Uno è l’arrivo a Napoli di Maradona idolo del calcio che scaturisce nel ragazzo un orgoglio indecifrabile, l’altro è un’incidente che farà toccare a Fabio il fondo facendolo lottare con la natura del suo destino in cerca di una via d’uscita dalla propria catastrofe.
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C’è ancora domani
Il film italiano campione di incassi rappresenta la pellicola d’esordio di Paola Cortellesi come regista ed è approdato anche su altre piattaforme streaming. L’occhio della Cortellesi ha saputo calarsi perfettamente in un’epoca storica ben precisa, quella postuma alle devastazioni della Seconda Guerra Mondiale. Ci troviamo nella Roma del 1946 e Delia è madre di Marcella (Romana Maggiora Vergano). una giovane donna prossima alle nozze, vicina dunque a crearsi una propria famiglia, ma anche una figlia che soffre nel vedere la madre vittima delle violenze fisiche di un marito del tutto incapace di donare amore e tolleranza. Una pellicola esemplare, che guarda al Neorealismo italiano, ergendo la narrazione a emblema di tutte le donne che continuano a lottare anche oggi per l’autodeterminazione e la libertà di espressione e di pensiero.
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Ricchi a tutti i costi
Un’altra commedia italiana si aggiunge al catalogo Netflix, con un cast che più italiano di così non si può per il sequel di “Natale a tutti i costi” del 2022. Christian De Sica e Angela Finocchiaro sono pronti a mettere in scena un’altra esilarante avventura che interesserà la famiglia Delle Fave, impegnata a fare di tutto pur di salvare l’eredità, anche di uccidere. Basato sul film Mes Très Chers Enfants di Alexandra Leclère, “Ricchi a tutti i costi” aggiunge ai toni tipici della commedia italiana quel pizzico di black humor anglosassone che non guasta mai. Carlo (Christian De Sica) e Anna (Angela Finocchiaro) escogiteranno un piano diabolico per mettere ko Nunzio, futuro sposo di Giuliana, 87 anni. Dopo l’annuncio delle nozze, gli equilibri della famiglia vengono dunque stravolti e il viaggio a Minorca rappresenterà l’occasione perfetta.
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Adagio
L’ultimo capolavoro con Pierfrancesco Favino e Tony Servillo è diretto da Stefano Sollima. Il film conclude la trilogia di Sollima sul crimine italiano, tra storie vere ma romanzate e nuovi impianti narrativi, dopo la serie tv “Romanzo Criminale” e “Suburra” (film e serie tv). Ad aggiudicarsi il premio come migliore colonna sonora del film i Subsonica, saliti sul podio nel corso degli ultimi David di Donatello. La trama ruota intorno alle vicende che vedono come protagonista Manuel, un ragazzo di 16 anni. Nonostante la sua età, Manuel si trova a doversi prendere cura dell’anziano padre. La situazione di Manuel andrà a complicarsi quando, preso d’occhio da un carabiniere dei Ros corrotto, Manuel dovrà prendere parte a una festa orgiastica omosessuale, con l’intento preciso di poter cogliere in reato il ministro e poterlo portare in aula di tribunale con l’accusa di sfruttamento di prostituzione minorile. Giunto al festino, Manuel noterà che in ogni angolo si trovano alcune telecamere, pronte a riprendere tutto. A questo punto il ragazzo, rendendosi conto di essere caduto in una fitta rete di menzogne e di corruzione, decide di darsi alla fuga.
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Il primo ringraziamento va a Ferruccio Casacci, ma poi vogliamo ringraziare per questo premio le nostre famiglie, il nostro team, il cast stellare di “Adagio” e il regista Stefano #Sollima. Grazie anche a tutti voi. #Adagio #David69 #Subsonica pic.twitter.com/nXEjyQ2aYM
— subsonica (@subsonica) May 4, 2024
L’isola delle rose
È una vicenda storica reale, per quanto possa apparire inverosimile, quella narrata dal film distribuito da Netflix nel 2020. La micro nazione indipendente (e autolegittimatasi) durò per soli nove mesi, dal primo maggio 1968 al febbraio 1969. L’idea dell’ingegnere bolognese Giorgio Rosa fu di creare, su di una piattaforma artificiale di 400 metri quadrati a 11,6 kilometri delle coste di Rimini ma, dunque, fuori dalle acque territoriali italiane, il microstato che aveva un proprio inno nazionale, una lingua ufficiale, l’esperanto, e un proprio ordinamento governativo. Il film firmato da Sydney Sibilia, regista noto per “Smetto quando voglio”, racconta una storia che può apparire assurda o quantomeno surreale, eppure è vera: è la storia di Giorgio Rosa, interpretato dal bravissimo Elio Germano, un’ ingegnere meccanico bolognese quarantenne, che creò un microstato indipendente al largo di Rimini, la “Repubblica Esperantista dell’Isola delle Rose”, ospitata su di una piattaforma artificiale, progettata dallo stesso ingegnere. La pellicola ci porta dapprima a Strasburgo, dove nel 1968 il presidente del Consiglio d’Europa, Jean Baptiste Toma, ricevette proprio Giorgio Rosa, determinato a ottenere l’assai poco plausibile riconoscimento di uno status indipendente per la minirepubblica che egli aveva fondato. Dunque, nel dipanarsi del racconto, riemergono le fasi che portarono alla nascita dell’Isola delle Rose. Lo stimolo a creare qualcosa di mai visto venne fornito a Giorgio Rosa dalla sua ex fidanzata, Gabriella (interpretata da Matilda De Angelis, che lo aveva, solo momentaneamente, lasciato in quanto lo reputava immaturo. Seguiamo, dunque, il racconto dei nove mesi della repubblica autoproclamatasi, fondata da Rosa assieme al suo benestante amico e sodale Maurizio Orlandini.
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A casa tutti bene
Diretto da Gabriele Muccino e interpretato da un cast stellare che include tra gli altri Pierfrancesco Favino, Stefano Accorsi, Sabrina Impacciatore e Stefania Sandrelli, questo film racconta la storia di una famiglia allargata alle prese con dinamiche complesse, segreti e inaspettati colpi di scena. La trama di A casa tutti bene ruota attorno alla grande famiglia Ristuccia, che si riunisce a Ischia per festeggiare le nozze d’oro dei capostipiti, Alba e Pietro. Ciò che inizia come una giornata speciale all’insegna dell’allegria e dell’amore familiare si trasforma in un incubo quando un’improvvisa tempesta li costringe a rimanere bloccati sull’isola. Costretti a convivere, ogni membro della famiglia si ritrova a confrontarsi con tensioni mai risolte, segreti dolorosi e antiche gelosie che emergono lentamente, trasformando il soggiorno in un intreccio di emozioni contrastanti e colpi di scena che mettono in discussione i loro rapporti e la loro stessa identità.
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Figli
La storia ruota attorno a una coppia sposata che, dopo l’arrivo del secondo figlio, deve affrontare le sfide e le problematiche legate alla nuova fase della loro vita. Nicola (Valerio Mastandrea) e Sara (Paola Cortellesi) sono una coppia innamorata e felice. Sposati da tempo, hanno una figlia di sei anni e una vita che scorre senza intoppi. Ma quella che era iniziata come una dolce fiaba romantica si trasforma in un vero incubo con l’arrivo di Pietro, il secondo figlio della coppia: i due coniugi si ritroveranno a scontrarsi con l’imprevedibile. Iniziano così a emergere vecchi rancori, insoddisfazioni che non riescono più a essere celate e ogni minimo disaccordo sembra essere motivo di litigio. La trama, raccontata con umorismo e delicatezza, permette agli spettatori di immedesimarsi e riflettere sulla propria esperienza personale. Una curiosità su Figli: nel film, in un piccolo cameo, ritroviamo anche Oscar Farinetti, nei panni di se stesso.
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