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La vita del carcere in un film con Toni Servillo e Silvio Orlando sbarca su Netflix

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12/04/2024 15:18 - Ultimo aggiornamento 12/04/2024 15:22

Un film imperdibile con due tra i migliori attori italiani debutta su Netflix. Stiamo parlando del film “Ariaferma” del 2021 del regista Leonardo Di Costanzo, premiato nel 2012 con un David di Donatello con L’intervallo, che vede le magistrali interpretazioni di Toni Servillo e di Silvio Orlando. La storia è ambientata in un carcere italiano, luogo dove “l’odore della pena” si intreccia alla trama di relazioni umane spesso in conflitto tra di loro. Il film lascia riflettere sul rapporto tra detenuti e guardie, con risvolti metaforici sul concetto di prigionia. Scopriamo insieme tutti i dettagli di trama, cast e molte altre curiosità, inclusa la recensione per i nostri lettori! (Continua a leggere dopo la foto).

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La trama del film “Ariaferma”

La storia del film è ambientata nel carcere di Mortana, in Sardegna, prossimo a essere svuotato. Nel caos della situazione e a causa di un imprevisto, dietro le sbarre resteranno solo dodici detenuti, che verranno sottoposti alla ferrea sorveglianza delle guardie. I 12 detenuti vengono circoscritti entro una struttura che permette a un solo secondino di tenerli tutti sott’occhio. A capo della squadra di sorveglianza c’è l’ispettore Gaetano Gargiulo (Toni Servillo), spesso in conflitto con il criminale e spietato camorrista Carmine La Gioia (Silvio Orlando). Per motivi di sicurezza, la vita dei detenuti verrà ulteriormente limitata: la tensione raggiunge picchi altissimi e l’aria diventa irrespirabile. La situazione diventerà ancora più difficile quando l’ispettore prenderà le redini della direzione del carcere. Tra i detenuti scoppierà un coro di protesta, con a capo proprio La Gioia che li guiderà allo scontro. Sarà a questo punto della storia che tra Gargiulo e il camorrista nascerà un dialogo e un rapporto del tutto inaspettati: le relazioni tra carcerieri e carcerati andrà incontro a un pieno ribaltamento di visione.

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Il cast del film “Ariaferma”

Il film vanta le esemplari interpretazioni di due attori italiani che interpretano, rispettivamente, un camorrista e la guardia carceraria. Stiamo parlando di Silvio Orlando e di Toni Servillo. Dopo il debutto del film, Orlando ha vinto il suo terzo David di Donatello, dopo quelli per Aprile nel 1998 e Il Caimano nel 2006: “Quando Leonardo mi ha mandato il copione non mi ha detto quale ruolo avrei fatto”, ha spiegato Silvio Orlando. “Come l’ho letto, io ho subito pensato alla guardia, più vicina alle mie corde attoriali. Invece, mi ha affidato l’altro ruolo e questo mi ha consentito di avere una prima volta con un personaggio del genere“. L’entusiasmo di Orlando ha trovato concorde anche Toni Servillo: “Per me è stato molto affascinante interpretare questo funzionario che crede nel suo lavoro ma che impedisce anche che la catena di violenza che c’è fuori si ripeta all’interno del carcere“. Nel corso della sua carriera Toni Servillo ha ricevuto due European Film Awards, quattro David di Donatello, quattro Nastri d’argento, due Globi d’oro, tre Ciak d’oro e un Marc’Aurelio d’Argento per il miglior attore al Festival internazionale del film di Roma. Scopriamo adesso i nomi del cast al completo:

Toni Servillo: Gaetano Gargiulo
Silvio Orlando: Carmine Lagioia
Fabrizio Ferracane: Franco Coletti
Salvatore Striano: Cacace
Roberto De Francesco: Buonocore
Pietro Giuliano: Fantaccini
Nicola Sechi: Arzano
Leonardo Capuano: Sanna
Antonio Buil Pueyo: Bertoni
Giovanni Vastarella: Mazzena
Francesca Ventriglia: Direttrice

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La recensione del film “Ariaferma”

Il film “Ariaferma” è stato presentato fuori concorso alla Mostra del Cinema di Venezia 2021, ricevendo 11 nomination ai David di Donatello 2022 e conquistando ben due premi, quello di Migliore sceneggiatura originale (a Leonardo Di Costanzo, Bruno Oliviero e Valia Santella), e quello di Miglior attore protagonista a Silvio Orlando. Anche solo questo basterebbe per comprendere l’efficacia di un film di genere drammatico che offre anche una visione sulla cruda realtà della detenzione. Nessun rischio in un approdo alla banalità: il film conduce a sollevare un quesito sulla reale definizione di libertà e quella di prigionia. “Chi è teoricamente libero, come i poliziotti, ha l’obbligo di restare in carcere, come i delinquenti dietro le sbarre. Solo alcune piccole differenze fanno percepire chi è l’uno e chi l’altro“, si legge tra le recensioni.

Il film “Ariaferma” racconta una storia vera?

Ariaferma” è un film che esplora i rapporti all’interno di uno spazio di detenzione quindi, anche se non racconta una storia realmente accaduta, la narrazione si avvicina molto al vero. Il taglio realistico del film è ben riuscito proprio grazie alla capacità e alla formazione del regista: “Io vengo dal documentario e sentivo la necessità di indagare su questa realtà“, ha sottolineato Leonardo Di Costanzo: “Ho incontrato persone che il carcere lo hanno vissuto sia da una parte che dall’altra. Mi sono imbattuto in un universo ricco che mi ha portato a fare riflessioni sulla situazione carceraria, sulle punizioni, sul bene e sul male“.

La location del film “Ariaferma”

Dove si sono svolte le riprese del film? È necessario sottolineare che l’istituto penitenziario di Mortana in realtà non esiste. Per le riprese del film Ariaferma il regista ha scelto i locali dell’ex carcere di San Sebastiano di Sassari, risalente al XIX secolo e dismesso nel 2000. “Cercavamo una struttura circolare da cui partono i rami“, ha spiegato il regista. “Il carcere di Sassari era perfetto, è stato dismesso da pochi anni e dentro si sentiva ancora l’odore della pena. Eravamo in pieno lockdown e abbiamo vissuto settimane in due bolle, il carcere e l’hotel. Condividere la cattività sul set e in albergo ha dato tantissimo”.

Le curiosità sul film “Ariaferma”

Alcuni dettagli sul film “Ariaferma” emergono grazie alle parole del regista: “Per costruire il film abbiamo visitato molte carceri. Quasi ovunque abbiamo trovato grande disponibilità a parlare, a raccontarsi; è capitato che gli incontri coinvolgessero insieme agenti, direzione e qualche detenuto. Il clima era di convivialità, facevano quasi a gara nel raccontare storie. Si rideva anche. Poi, quando il convivio finiva, tutti rientravano nei loro ruoli e gli uomini in divisa, chiavi in mano, riaccompagnavano nelle celle gli altri, i detenuti. Di fronte a questo drastico ritorno alla realtà, noi esterni avvertivamo spaesamento. E proprio questo senso di spaesamento ha guidato la realizzazione del film: Ariaferma non è un film sulle condizioni delle carceri italiane. È forse un film sull’assurdità del carcere”.

Il trailer del film “Ariaferma”

Il debutto del film su Netflix

Il film “Ariaferma” è disponibile su Netflix a partire dal 14 aprile 2024.

Fonti: Netflix, Rai.it