“Il Signore delle formiche”, la vera storia del cosiddetto “caso Braibanti”. Interpretazione magistrale quella dell’attore siciliano Luigi Lo Cascio nei panni dello scrittore e mirmecologo Aldo Braibanti in questo film italiano di Gianni Amelio, candidato in concorso alla 79ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia. “È il caso Braibanti, ma soprattutto la storia d’amore tra un uomo e un ragazzo. Spero tanto che dia coraggio a chi non può averlo, vorrei fosse un film ottimista nonostante parli di una delle pagine più scure della giustizia italiana”, ha riferito il regista Gianni Amelio al tempo della presentazione del film alla Mostra del Cinema di Venezia nel 2022. In questo articolo approfondiremo la storia vera e le curiosità a cui il film si ispira. (Continua a leggere dopo la foto).
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La trama
Con il film italiano “Il Signore delle Formiche” il regista Gianni Amelio ha deciso di raccontare un caso di cronaca nera che ha segnato una pagina della storia italiana degli anni ’60, noto come il caso Braibanti. Nello specifico il film crea un focus sul processo a cui è stato sottoposto Aldo Braibanti, drammaturgo e intellettuale, accusato e condannato per plagio, reato che all’epoca veniva utilizzato per punire comportamenti omosessuali. Nel dettaglio, Aldo Braibanti inizia a vivere una storia d’amore con il giovane studente Ettore. Non appena la relazione viene allo scoperto, il giovane viene sottoposto a dolorosi trattamenti psichiatrici forzati su pressione della famiglia, convinta che la storia d’amore con il professore fosse frutto di una manipolazione mentale. Il film esplora le dinamiche di potere e repressione sociale, mettendo in luce il contesto politico e culturale dell’Italia del dopoguerra, permeato da un severo conformismo sociale e intriso di pregiudizi e intolleranza.
“Una mina vagante nel nostro ordinamento, potendo essere applicata a qualsiasi fatto che implichi dipendenza psichica di un essere umano da un altro essere umano, e mancando qualsiasi sicuro parametro per accertarne l’intensità”.
“Il Signore delle formiche”, la vera storia di Aldo Braibanti
Nato nel 1922 a Fiorenzuola d’Arda (Piacenza), Aldo Braibanti è conosciuto come intellettuale e drammaturgo italiano che ha saputo spaziare tra la poesia e il teatro, fino a interessare la critica letteraria e saggistica. Tra le sue opere principali si possono annoverare “Il circo” (1968), “Le storie generali” (1976), “Gli ultimi giorni di Charles Fourier” (1982), “L’altra verità. Diario di una diversa” (1986) e “Poesie” (1990). Nel corso della produzione letteraria, Aldo Braibanti ha sempre deciso di utilizzare un taglio provocatorio, indagando i sistemi sociali con uno sguardo anticonformista e rivoluzionario. L’intellettuale è passato alla storia anche per la nota vicenda giudiziaria negli anni ’60, che ha sollevato molte polemiche e discussioni sull’omosessualità e la libertà personale in Italia.
Il processo
Correva il 1968 quando venne processato con l’accusa di plagio, un reato che all’epoca era spesso usato per reprimere comportamenti omosessuali. Accusato di aver plagiato la mente di un giovane amico e amante, Giovanni Sanfratello, Braibanti fu condannato a nove anni di carcere, poi ridotti a sei. Il processo fu caratterizzato da testimonianze forzate e pressioni sociali e rivelò l’ipocrisia e l’intolleranza della società italiana dell’epoca. Nonostante la condanna e l’ostracismo, Braibanti continuò la sua attività culturale, diventando un simbolo di resistenza contro la repressione e a favore dei diritti umani e individuali. La sua vicenda ha ispirato discussioni e opere artistiche, contribuendo a mettere in luce le contraddizioni e le ingiustizie del sistema giuridico e sociale italiano del dopoguerra.
Info e cast
- Data: 2022
- Genere: drammatico
- Lingua originale: italiano
- Regia: Gianni Amelio
- Cast: Luigi Lo Cascio (Aldo Braibanti), Elio Germano (Ennio Scribani), Leonardo Maltese (Ettore Tagliaferri), Davide Vecchi (Riccardo Tagliaferri), Sara Serraiocco (Graziella), Anna Caterina Antonacci (madre di Ettore), Giovanni Visentin (direttore del giornale), Valerio Binasco (pubblico ministero), Alberto Cracco (presidente del collegio giudicante), Rita Bosello (Susanna), Gina Rovere (padrona della pensione), Roberto Infurna (Manrico), Giuseppe Alessio (cuginetto), Michele Alessio (cuginetto)
- Durata: 130 min.
Nel film “Il signore delle formiche”, Luigi Lo Cascio ha dichiarato: “Mi sono sentito male per non aver saputo chi fosse Braibanti, nonostante il mio background teatrale e di studi: preparare questo personaggio è stato un viaggio in un’epoca diversa, che oggi comprendiamo meglio”. Il film ha scandito anche il debutto di Leonardo Maltese (Ettore), di cui il regista ha detto:“È una scelta simbolica perché la sua famiglia rappresenta quell’epoca; la madre non è un mostro, per lei l’elettroshock è una cura, vive all’interno di quella società. Non voglio giustificarla, ma comprenderla nel suo contesto storico”. Nel cast anche Elio Germano, vincitore di quattro David di Donatello come miglior attore protagonista per Mio fratello è figlio unico, La nostra vita, Il giovane favoloso e Volevo nascondermi. Per quest’ultimo film ha vinto anche l’Orso d’argento per il miglior attore al Festival di Berlino 2020.
“Non era neppure nel partito radicale in quegli anni. Ma ho preferito mostrare il suo volto piuttosto che quello di una comparsa con l’immagine di Marco Pannella. Mi interessava far vedere quanto fossero importanti in Italia, quanto coraggio avessero. Dobbiamo al Partito Radicale l’abolizione del reato di plagio nel 1981”, il regista sul volto di Emma Bonino nel film.
Dove vedere il film in streaming?
“Il Signore delle formiche” è disponibile su Netflix a partire dal 17 giugno 2024.
Il trailer
Fonti: Netflix