Il film poliziesco spagnolo ” Infiesto” è un thriller Netflix ambientato in pieno lockdown pandemia da Covid-19. Il film, diretto da Patxi Amezcua, è la macabra storia di un gruppo di ragazzi scomparsi. La situazione andrà incontro a uno stravolgimento quando una di loro, data per morta, ricompare in una piccola città mineraria delle Asturie, picchiata, ferita e sotto shock. Tutto questo accade lo stesso giorno in cui il paese entra in lockdown a causa al coronavirus. Siamo all’apice della pandemia covid, nel primo giorno dello stato di emergenza, e questo rende le indagini dei due detective chiamati ad investigare ancora più difficili. Il virus potrebbe non essere l’unica forza oscura da combattere. (Continua a leggere dopo la foto).
Vuoi rimanere aggiornato su tutte le nuove uscite di film e serie tv su Netflix questa settimana? Clicca QUI!
La trama
Il film si apre con l’interrogatorio di un presunto criminale che, con il suo comportamento irregolare, fa presagire allo spettatore che siamo di fronte ad un clima cupo. Il periodo del Covid diventa un elemento portante della storia, facendo sempre da sfondo. Una coppia di detective arriva in una piccola città mineraria delle Asturie per indagare sul caso di una donna riapparsa misteriosamente, dopo avere fatto perdere le sue tracce per mesi. Gli agenti si troveranno di fronte un soggetto spietato che rapisce giovani donne e giovani uomini. Questi ultimi diventano le vittime di un sacrificio in nome di un “potere superiore”. Dato che il film è ambientato sullo sfondo della pandemia COVID -19, molti si sono chiesti se questo sia basato su una storia vera. L’ipotesi è stata smentita dallo stesso regista Patxi Amezcua, che ha affermato però di essersi ispirato all’attualità con degli scorci di vita che tutti abbiamo vissuto in quel periodo.
Leggi anche: “Infiesto”: le splendide location del thriller spagnolo acclamato dalla critica
Info e cast
- Data: febbraio 2023
- Genere: Thriller
- Paese: Spagna
- Durata: 96 minuti
- Regia: Patxi Amezcua
- Cast: Isak Ferriz, Iria Del Rio, Antonio Buil, Juan Fernandez, Andrea Barrado, Isabel Naveira, Josè Manuel Poga, Maria Mera
Il film Infiesto è scritto e diretto da Patxi Amezcua, noto per 25 Carat (2008), The 7th Floor (2013) e “Septimo” (2013) a cui si è ispirato il thriller italiano “Svaniti nella notte” con Riccardo Scamarcio. I due poliziotti protagonisti del film sono interpretati da Isak Ferriz e Iria Del Rio. Il primo è celebre sul panorama cinematografico italiano soprattutto dopo il successo di “In fiamme”, la serie tv diretta da Jorge Torregrossa in cui l’attore ha recitato insieme alla famosa Tokyo de La Casa di Carta, ovvero Ursula Corbero. L’attrice Iria Del Rio, classe 1987 originaria di Barcellona, è celebre per aver preso parte anche al cast di Il club degli incompresi (2014) e Le ragazze del centralino (2017).
Leggi anche: “La passione turca”, la nuova serie drammatica spagnola conquista Netflix
La recensione di “Infiesto”
Il film “Infiesto” ha il merito di raccontare molto bene la sensazione di smarrimento e paura che ha attraversato ogni singolo abitante della terra in tempo di pandemia. Cosa comporta l’isolamento? Come gestire il pensiero concreto che nessuno ha il pieno controllo sulla vita e sulla morte? Il thriller riesce a narrare fin dall’inizio le modalità attraverso cui la società gestisce un momento di emergenza globale, lasciando emergere ogni tipo di fragilità e debolezza. Il film ha saputo raccogliere il consenso della critica, ricevendo un ottimo punteggio sul Rotten Tomatoes, pari all’83%. “Infiesto è un thriller poliziesco da manuale che rende omaggio alla mitica serie True Detective di Nic Pizzolatto e riesce a intrattenere e a tenere lo spettatore con il fiato sospeso”, ha riferito un utente. C’è anche chi ha riscontrato alcune criticità: “La recitazione è discreta, con personaggi cupi e non troppo misteriosi”.
Leggi anche: “Infiesto” racconta una storia vera? Le curiosità sul thriller dal colpo di scena finale
Cosa significa INFIESTO?
Infiesto è il nome di una località fittizia, ma la parola vuol dire “ostile”, creando così un bel gioco di parole. Rendere la pandemia un punto centrale nella storia fittizia serve ad analizzare tutto ciò che è accaduto attraverso lo sguardo della finzione cinematografica.
Leggi anche: “Svaniti nella notte”, il film: cosa è successo ai bambini? La spiegazione del finale