Un mondo di ricchezza e privilegi, ma anche di inganni e di bugie: la miniserie tv tanto attesa finalmente su Netflix a partire dal 4 aprile. Ispirata al celebre film thriller Il talento di Mr. Ripley con Matt Damon, la miniserie Ripley è incentrata sulla vita di un truffatore che si ritrova ad accettare un incarico speciale in Italia. Ma per avere la vita che desidera e accedere a un mondo costellato di lussi il prezzo da pagare sarà molto alto: il protagonista deve tessere una rete di articolate bugie che lo metteranno sempre a dura prova. Scopri la trama, il cast, le location, le recensioni e il trailer in questo articolo. (Continua a leggere dopo la foto)
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La trama della miniserie “Ripley” (2024)
Diretta dal talentuoso Steven Zaillian, la miniserie thriller “Ripley” promette di tenere gli spettatori con il fiato sospeso. La trama è ambientata negli anni ’60 e vede come protagonista Tom Ripley ingaggiato dal signor Greenleaf, un ricco industriale, che lo assume per andare a strappare il figlio Dickie al suo esilio volontario per condurre una vita da playboy in Italia. Ad attendere Tom una ricompensa considerevole che gli permetterà di accedere a un mondo fatto di lusso e privilegi. Ma a quale prezzo? Tom metterà in atto una spirale di truffe e di inganni dalla portata inimmaginabile pur di raggiungere il suo scopo. L’incontro con il rampollo si rivelerà presto cruciale nella vita di Tom che, ammaliato dalla vita di Dickie e dal potenziale di beneficio che potrebbe trarre dalla vicenda, deciderà di impossessarsi letteralmente dell’identità del giovane, bello e ricco erede di famiglia. La storia si articola in ben otto episodi e in Ripley, la figura del protagonista personificherà il ruolo dell’antieroe per eccellenza del thriller psicologico creato dalla maestra Patricia Highsmith. (Continua a leggere dopo la foto)
Il cast della miniserie “Ripley” (2024)
Da Steven Zaillian, già sceneggiatore di The Irishman di Martin Scorsese, la scelta del cast per un thriller da togliere il fiato non poteva che essere oculata. Il protagonista di Ripley è infatti l’attore irlandese Andrew Scott, noto per aver vestito i panni del Professor Moriarty nella serie Sherlock. “In genere ti viene richiesto di amare e di difendere i tuoi personaggi, chiedendoti perché agiscono in un certo modo. Tom Ripley è un personaggio che già esisteva, ma non potevo interpretare gli atteggiamenti degli attori che hanno vestito i suoi panni, né le opinioni della gente su di lui. Ho dovuto creare la mia versione del personaggio, provando a capirlo”, ha detto l’attore. Nel cast anche tanti altri nomi di spicco.
Andrew Scott: Tom Ripley
Johnny Flynn: Dickie Greenleaf
Dakota Fanning: Marge Sherwood
Renato Solpietro: Carlo
Francesca Romana Bergamo: Ermelinda
La recensione della miniserie “Ripley” (2024)
Sfidare un classico della cinematografia mondiale è sempre un’impresa ardua. Motivo per cui si è creato un enorme fermento intorno all’uscita della miniserie “Ripley”, il nuovo adattamento seriale che porta sul piccolo schermo un classico del cinema contemporaneo, ovvero “Il talento di mister Ripley”. E da Steven Zaillian, sceneggiatore di intramontabili successi quali “Schindler’s List”, “Risvegli”, “Gangs of New York” e in qualità di creatore della miniserie “The Night Of”, c’è da aspettarsi di tutto. La miniserie Ripley vanta un registro che dal thriller psicologico approda anche al genere drammatico e thriller, dunque ha tutti i presupposti per offrire allo spettatore una narrazione imprevedibile e una trattazione della psiche umana machiavellica. Dettaglio non di poco conto: la miniserie è girata in bianco e nero, tecnica che intensifica espressività e passaggi di trama carichi di tensione.
Lo stesso attore protsgonista, ha lasciato intendere che la miniserie potrà affrontare anche alcuni temi queer presenti nel testo originale. In una conversazione con Ben Whishaw, Scott ha affermato: “Se Tom Ripley fosse in un bar gay, non sono sicuro che sarebbe a suo agio. Al contempo non penso che sia un personaggio etero. Penso che sia un personaggio strano, nel senso che è molto “altro”. Qual è il suo rapporto con il sesso, con la morte, con la famiglia o gli amici? È interessante che un personaggio sia la somma delle parti che non devi interpretare”. E il commento di un utente su Rotten Tomatoes conferma tutto: “Inizia lentamente ma poi sei finito, catturato. L’elegante fotografia in bianco e nero ha uno scopo psicologico e si adatta all’atmosfera incruenta e incruenta di Scott. La cinematografia sfrutta appieno la bellezza dell’Italia contro la corruzione di Tom“. (Continua a leggere dopo la foto)
La location della miniserie “Ripley” (2024)
Girata in bianco e nero, la miniserie tv in uscita su Netflix il 4 aprile 2024 è ambientata quasi interamente in Italia. A offrire le migliori scenografie anche gli studi di Cinecittà, a Roma. Inoltre alcune riprese sono state effettuate ad Atrani, il più piccolo comune italiano in provincia di Salerno, che ha permesso di restituire un’atmosfera d’altri tempi, ovvero dell’Italia degli anni ’60. “Con le riprese della serie tv – Ripley -, coordinate dalla casa di produzione internazionale Lotus Production, per tutta la settimana, il tratto di costa di ponente della Città di Anzio, sarà un set a cielo aperto. Nell’importante progetto televisivo saranno impegnate oltre duecento persone, con una positiva ricaduta economica sulle attività del territorio”, ha affermato l’Assessore alle attività produttive, turismo e spettacolo della Città di Anzio, Valentina Salsedo. Altre location interessate, oltre Roma e Atrani, anche Firenze, Venezia e New York.
La miniserie “Ripley” racconta una storia vera?
Come affermato, la miniserie “Ripley” rappresenta un primo adattamento pensato per il piccolo schermo del film thriller più celebre “Il talento di Mr. Ripley” del 1999, diretto da Anthony Minghella e a sua volta liberamente tratto dall’omonimo romanzo di Patricia Highsmith, già portato sullo schermo nel 1960 con Delitto in pieno sole, diretto da René Clément ed interpretato da Alain Delon. La trama, dunque, non è quella di una storia vera. Ciò nonostante alcuni aneddoti sul celebre film potrebbero lasciare comprendere con quanto realismo gli attori hanno interpretato la parte. Il film del 1999 è stato girato a ridosso di alcune fonti d’acqua e caso vuole, il personaggio di Tom Ripley ha paura dell’acqua, motivo per cui la parte ha richiesto all’attore protagonista di immedesimarsi negli atteggiamenti caratteristici di una fobia alquanto comune a tutti.
Il trailer della miniserie “Ripley” (2024)
Fonti: Netflix, Rotten Tomatoes