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“Monsters: The Lyle and Erik Menéndez Story”, la serie tv Netflix racconta la terribile storia vera dei fratelli assassini

29/08/2024 12:22 - Ultimo aggiornamento 29/08/2024 12:22

“Monsters: The Lyle and Erik Menéndez Story”, l’incredibile storia vera di true crime dietro alla serie tv Netflix. Se  Dahmer – Mostro: la storia di Jeffrey Dahmer ha superato 1 miliardo di ore di visione in due mesi, con questa serie tv lo stesso ideatore e regista, Ryan Murphy ha deciso di esplorare la controversa vicenda dei fratelli Menéndez, Lyle ed Erik, condannati per l’omicidio dei loro genitori, José e Kitty, avvenuto nel 1989. La produzione ha messo grande impegno nella scelta del cast, lavorando duramente affinché gli attori assomigliassero il più possibile alle loro controparti nella vita reale. E questa stessa scelta rispecchia la volontà di raccontare la storia vera di true crime in modo accurato e coinvolgente. In questo articolo, oltre ad approfondire la storia vera dei fratelli Menéndez, abbiamo deciso di fornirvi alcuni dettagli anche sugli attori protagonisti della serie tv prossima al debutto della seconda stagione che avverrà su Netflix a partire dal 19 settembre 2024. (Continua a leggere dopo la foto).

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“Monsters: The Lyle and Erik Menéndez Story” racconta una storia realmente accaduta

La storia dei fratelli Menéndez, Lyle ed Erik, ha scosso l’America negli anni ’90, diventando uno dei casi di cronaca nera più discussi e controversi di sempre. José Menéndez, un imprenditore di successo di origine cubana, e sua moglie Kitty, furono brutalmente assassinati nella loro villa a Beverly Hills il 20 agosto 1989. Lyle ed Erik, all’epoca rispettivamente di 21 e 18 anni, furono inizialmente considerati vittime sopravvissute al crimine. Tuttavia, dopo mesi di indagini e una confessione da parte di Erik durante una seduta di psicoterapia, i due furono arrestati e successivamente processati.

Durante il processo, i fratelli affermarono di aver ucciso i genitori per legittima difesa, sostenendo di essere stati vittime di abusi fisici, emotivi e sessuali da parte del padre. La confessione ha diviso l’opinione pubblica: inffatti se da un lato c’era chi credeva che i fratelli avessero agito per sfuggire a un ambiente familiare terribile, dall’altro c’era chi riteneva che i Menéndez avessero orchestrato gli omicidi per ereditare la considerevole fortuna dei genitori. Dopo un processo senza verdetto nel 1993 ne arrivò un secondo nel 1996: ergastolo per omicidio di primo grado senza condizionale.
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Il caso di cronaca nera dei fratelli Menéndez ha avuto un impatto mediatico enorme, tanto che le udienze processuali furono tra le prime a essere trasmesse in diretta televisiva, catturando l’attenzione di milioni di spettatori. La storia vera dei due fratelli condannati per omicidio di primo grado ha infatti ispirato numerosi programmi televisivi, film e documentari. Si ricorda non solo l’episodio di Law & Order: True Crime — The Menéndez Murders, andato in onda nel 2017, che esaminava i dettagli del caso con un’attenzione particolare al contesto familiare e alle motivazioni dei fratelli, ma anche la serie tv The Fresh Prince of Bel-Air e The Sopranos hanno fatto ugualmente riferimento al caso Menéndez.

Inoltre nel 2016, i fratelli Menéndez furono menzionati in The People v. OJ Simpson: American Crime Story, una serie prodotta da Ryan Murphy, che ha evidenziato i parallelismi tra i due casi, entrambi emblematici della spettacolarizzazione della giustizia negli Stati Uniti.
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La scelta del cast di “Monsters”: un racconto coinvolgente anche per i protagonisti della serie tv

La scelta del cast è stata pensata a tavolino. A vestire i panni di Lyle ed Erik Menendez sono gli esordienti ​​Nicholas Alexander Chavez e Cooper Koch. Per quanto riguarda i genitori, i ruoli sono stati interpretati da Javier Bardem e Chloë Sevigny. Inoltre, Nathan Lane recita nei panni del giornalista investigativo Dominick Dunne che ha seguito i processi per Vanity Fair. Ari Graynor interpreterà Leslie Abramson, uno dei più importanti avvocati difensori della Los Angeles in quegli anni, mentre Leslie Grossman vestirà i panni di Judalon Smyth, un ex paziente e amante del terapista di Erik Menendez, il dottor Jerome Oziel, che inconsapevolmente giocò un ruolo chiave negli arresti di Lyle ed Erik. Il dottor Jerome Oziel è interpretato da Dallas Roberts. Ecco, di seguito, alcuni dettagli da conoscere.

Scelto per interpretare Lyle Menéndez, l’attore è sicuramente un nome esordiente seppur abbia già ricevuto riconoscimenti per General Hospital, vincendo un Daytime Emmy Award. Quale nome se non il suo per calarsi nella parte della controversa personalità di Lyle, il fratello maggiore, che durante il processo ha mostrato un carattere deciso e, a tratti, manipolatore.

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Ed ecco il ruolo di Erik Menéndez per l’attore che in passato ha già dato prova di talento prendendo parte a vari progetti televisivi e cinematografici, tra cui Power Book II: Ghost e They/Them. La sua interpretazione di Erik, il più giovane e apparentemente più fragile dei due fratelli, sarà centrale. Il motivo sarete voi a scoprirlo.

L’attore non è acerbo di ruoli importanti e intensi oltre che drammatici. E ovviamente la scelta non poteva che cadere su di lui per vestire i panni di José Menéndez, il patriarca della famiglia. Infatti José è descritto come un uomo autoritario e manipolatore. Aspetti non di poco conto per comprendere le motivazioni che si potrebbero nascondere dietro il crimine.

Nei panni della madre dei due fratelli, Kitty Menéndez, non poteva che esserci un’attrice qualificata di alto livello. Molti di voi potrebbero averla già riconosciuta. Infatti Chloë Sevigny ha preso parte al cast di Boys Don’t Cry e American Horror Story. Questa volta l’attrice ha dovuto entrare nella psicologia di Kitty, una figura spesso descritta come fragile e tormentata.