
Dopo l’annuncio del progetto su Orgoglio e pregiudizio, in occasione della Giornata Mondiale del Libro, Netflix rende omaggio alla grande narrativa con l’annuncio di due nuove produzioni che affondano le radici nella letteratura d’autore: anzitutto, un audace adattamento in forma di mini serie de L’età dell’innocenza, capolavoro di Edith Wharton. Progetto oltremodo ambizioso, dato che resta indimenticabile il raffinato adattamento cinematografico di Martin Scorsese del 1993.
L’altro annuncio riguarda la trasposizione televisiva della raccolta Unaccustomed Earth, firmata da Jhumpa Lahiri. Un progetto duplice che conferma l’intento della piattaforma di fondere la potenza evocativa della parola scritta con il linguaggio visivo contemporaneo.

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L’età dell’innocenza: il ritorno di un classico in forma di miniserie
Nel riportare alla luce l’universo aristocratico e formalmente impeccabile dell’alta società newyorkese di fine Ottocento, Netflix punta su una narrazione che promette intensità emotiva e complessità morale. La nuova miniserie, affidata alla sensibilità di Emma Frost — già nota per aver esplorato l’intreccio tra storia e passione in The White Queen — si annuncia come un’opera fedele alla pagina scritta, ma capace di risuonare con le inquietudini del presente.

Al centro, come sempre, il triangolo amoroso tra Newland Archer, la conturbante contessa Olenska e la candida May Welland: una danza sospesa tra convenzioni sociali, aspirazioni individuali e l’eterna dicotomia tra cuore e ragione. La sinossi ufficiale promette una rivisitazione sensuale e malinconica, in cui la cornice sontuosa dei salotti newyorkesi si contrappone al tumulto interiore dei protagonisti. Una domanda echeggia: seguire la testa o arrendersi al cuore?
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Non è la prima volta che il romanzo di Wharton — insignito del Premio Pulitzer nel 1921 — approda sullo schermo, come abbiamo scritto. Il più importante è il già citato film del 1993, con Daniel Day-Lewis, Michelle Pfeiffer e Winona Ryder. Eppure, ogni epoca sente il bisogno di rileggere questa storia, specchiandovi le proprie ansie e le proprie nostalgie.
Unaccustomed Earth: il secondo annuncio
Accanto al mondo dorato di Wharton, Netflix propone un’opera profondamente diversa, ma altrettanto radicata nella tensione tra appartenenza e libertà: Unaccustomed Earth, raccolta di racconti con cui Jhumpa Lahiri ha indagato le sfumature dell’esperienza indo-americana. La serie — articolata in otto episodi — si propone come un affresco corale ambientato nella Cambridge contemporanea, dove si intrecciano amori spezzati, matrimoni al bivio e crisi identitarie mai del tutto sopite.

Con John Wells (Shameless) e Madhuri Shekar (Il problema dei 3 corpi) alla guida del progetto, la trasposizione promette uno sguardo delicato ma penetrante sulle tensioni intergenerazionali e sul peso silenzioso delle aspettative familiari. Nisha Ganatra dirigerà l’episodio inaugurale, mentre la stessa Lahiri parteciperà come produttrice esecutiva, assicurando coerenza e profondità alla visione d’insieme.