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Il Giardiniere, ovvero un amore letale tra il profumo dei fiori: la nostra recensione

18/04/2025 15:45 - Ultimo aggiornamento 18/04/2025 15:48
recensione il giardiniere
Álvaro Rico, protagonista de Il Giardiniere (Foto: Netflix ©)

Recensione Il Giardiniere – Tra le nebbie del mattino e i sussurri di giardini dimenticati, si sviluppa una storia che avvolge la mente come una vite. Il Giardiniere sfida i canoni dei thriller tradizionali, immergendo lo spettatore in un universo dove ogni petalo nasconde un veleno, per continuare con le metafore botaniche.

La serie ha conquistato il pubblico mondiale, in particolare in Italia, dove, in sole ventiquattro ore dal debutto, ha conquistato la vetta della Top 10. Merita anche dell’ottima interpretazione di Álvaro Rico, già tra le star di Élite. Ecco, ora, la nostra recensione della serie spagnola Il Giardiniere. [TRAILER in fondo]

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Il virus verde della popolarità

Il Giardiniere ha debuttato l’11 aprile 2025, conquistando rapidamente la Top 10 di Netflix in Italia e in altri 54 Paesi. Il successo della serie è dovuto alla sua combinazione unica di estetica botanica e la suspense del thriller psicologico. La narrazione sussurra allo spettatore, sollevando interrogativi sui limiti della lealtà e della verità. Paragonata, per questo, a titoli come Dexter, la miniserie affascina sia chi cerchi l’adrenalina che chi è ami la profondità emotiva e l’introspezione dei personaggi.

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Un doveroso passo indietro

Forse c’è rimasto ancora qualcuno che non l’abbia vista, sicché occorre fare un breve – ma doveroso – passo indietro per riassumere la trama de Il Giardiniere. Elmer (Álvaro Rico) è cresciuto tra il verde del negozio di fiori della madre, China (Cecilia Suárez), apprendendo l’arte della botanica. Nessuno sospetta che i loro bouquet nascondano veleni mortali e che le cesoie siano strumenti di crimine. Elmer, privo di empatia, esegue i suoi incarichi con fredda professionalità finché non riceve l’ordine di uccidere Violeta (Catalina Sopelana), un’insegnante di cui si innamora perdutamente. In lui nasce un conflitto tra la lealtà verso la madre e una moralità risvegliata.
►Leggi anche: North of North: ecco la nostra recensione della serie rivelazione su Netflix

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La nostra recensione de Il Giardiniere

Il Giardiniere ipnotizza fin dalla prima scena, dove la rugiada brilla sulle foglie come lacrime di una colpa nascosta. Miguel Sáez Carral crea un mondo in cui l’estetica del giardino penetra nei recessi oscuri dell’anima, e gli ambienti intimi del negozio di fiori diventano il palcoscenico di drammi sottili. Ogni fotogramma è una composizione pittorica – verdi succosi contro il rosso del sangue, la delicatezza dei petali contro la forza del veleno. Álvaro Rico e Cecilia Suárez vibrano di autenticità, rendendo il silenzio dei personaggi carico di una profondità inquietante. È una produzione che costringe a riflettere sul prezzo dei sentimenti e sull’ombra gettata dal crimine.

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Sebbene la serie abbia ricevuto recensioni contrastanti, merita attenzione per il singolare connubio tra thriller oscuro e cornice artistica botanica, raramente visto sullo schermo. La serie affascinerà gli amanti dei rompicapo psicologici e dei drammi, dove i confini della moralità si fondono con un’estetica sensuale. Il Giardiniere piacerà anche agli spettatori in cerca di produzioni che oscillano tra brutalità e finezza, rompendo le convenzioni di genere.

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Anche altrove troverete pareri entusiastici.  iO Donna ha osservato che la serie si concentra su temi attuali come la violenza domestica, se pur ha criticato la mancanza di ambiguità morale e la caratterizzazione stereotipata dei personaggi. Cinematographe.it ha definito la serie “un thriller noir con elementi di suspense e colpi di scena”.

Le informazioni sulla miniserie

Titolo originale: El Jardinero
Anno: 2025
Paese di produzione: Spagna
Regia: Miguel Sàez Carral
Cast: Álvaro Rico, Cecilia Suárez, Carlos Bardem, Eva Martín
Sceneggiatori: Sébastien Fechner, Vincent De Brus
Generi: Thriller, Romantico
Caratteristiche: Suspense, Dramma
Durata: 6 episodi

Il trailer