Batman soffre di depressione: crolla un mito. La verità, spesso, è la più difficile da accettare, ma anche per i grandi fan di Batman, quel momento è arrivato. L’uomo pipistrello più coraggioso di Gotham City rappresenta uno dei supereroi più iconici e complessi mai creati fino ad oggi. Nel corso degli anni il nostro eroe è stato interpretato e reinventato in molti modi, soprattutto nel mondo del cinema. Siamo certi che i primi due registi che vengono in mente a proposito dell’uomo pipistrello sono Tim Burton e Christopher Nolan. Entrambi i registi hanno creato versioni memorabili del Cavaliere Oscuro, ma a sbilanciarsi con toni più provocatori è stato il maestro del dark: Batman è depresso. E noi abbiamo scoperto il motivo! (Continua a leggere dopo la foto).
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Batman, un eroe dalle molte facce
Nessuno ha mai avuto il coraggio di stravolgere l’immaginario collettivo su Batman. Nessuno tranne il regista di Beetlejuice. Tim Burton, maestro del dark, ha una visione molto chiara dell’uomo che si nasconde sotto la maschera e il mantello da pipistrello e per scoprirla dobbiamo riavvolgere il nastro del tempo e tornare al film del 1989, quando Tim Burton ha fornito le spiegazioni sul personaggio. “Si tratta di depressione e di mancanza di integrazione”, ha sottolineato il regista.
Tim Burton ha realizzato ben due opere cinematografiche sul personaggio di Batman, ovvero un film del 1989, “Batman”, che ha rappresentato il primo grande adattamento cinematografico del personaggio dai tempi della serie tv degli anni ’60, e i sequel “Batman Returns” del 1992. Nel primo Michael Keaton interpreta Bruce Wayne/Batman, mentre Jack Nicholson dà vita a una memorabile versione del Joker. Nel secondo Michael Keaton ovvero Batman affronta il Pinguino, interpretato da Danny DeVito. Indimenticabile anche la figura di Catwoman interpretata da un’affascinante Michelle Pfeiffer. Se il primo Batman si è contraddistinto per le tinte dark e le atmosfere gotiche tipiche di Tim Burton, il secondo ha dato maggiore risalto alle tematiche della solitudine e dell’alienazione che ogni personaggio -Batman incluso- personificava. Quanto inaspettato realismo, dunque, nel regista di Beetlejuice!
“Batman è una persona completamente distrutta e senza direzione”
Nel corso di in un’intervista del 1991, Tim Burton ha dichiarato:“Per me, Batman riguarda queste cose, non un eroe che salva la città da bla bla bla”. E ancora: “Se mi chiedeste la trama di Batman, non saprei dirvela. Riguarda la dualità, i lati opposti, parla di una persona completamente distrutta e senza direzione. Ha buone intenzioni, ma non è integrato. E si tratta di depressione. Si tratta di affrontare la vita, pensando di fare qualcosa, impegnandosi davvero tanto. E il Joker rappresenta qualcuno che può agire come vuole”.
D’altronde se la Gotham City di Tim Burton è rappresentata come un luogo oscuro e claustrofobico, con architetture surreali che riflettono la psicologia tormentata dei suoi abitanti, Batman stesso non poteva che rispecchiare il contesto. Burton non ha mai visto Bruce come un classico eroe; piuttosto, ha sottolineato i suoi traumi e la sua vulnerabilità psicologica. Secondo Burton, Batman è un personaggio che soffre di depressione e di una mancanza di integrazione sociale, un uomo segnato da un trauma infantile che ha plasmato la sua vita adulta. Questa interpretazione si allontana dall’immagine dell’eroe tradizionale, offrendo invece un ritratto di un uomo che lotta con i suoi demoni interiori tanto quanto combatte i criminali di Gotham.
Christopher Nolan: “Batman come James Bond”
Dopo la versione di Batman di Tim Burton, è stata la volta di Christopher Nolan. Il regista ha diretto tre film sull’uomo pipistrello, noti come la “Trilogia del Cavaliere Oscuro”, ovvero “Batman Begins” del 2005, “The Dark Knight” del 2008 e “The Dark Knight Rises” 2012. “Non avevamo pianificato di fare un sequel”, ha rivelato Nolan nel corso del Festival di Cannes. “Quindi cambiare genere e la natura dell’antagonista sembrava il modo giusto per portare il pubblico in un viaggio e raccontare loro qualcosa di diverso su Bruce Wayne”. Batman in Nolan è azione ma anche un personaggio tipico del thriller noir.
“Sì, è un supereroe, ma è basato su idee di colpa, paura, questi forti impulsi che ha il personaggio”, e ancora: “Bruce Wayne non ha alcun superpotere oltre alla straordinaria ricchezza“. E dulcis in fundo, l’effetto sorpresa: Christopher Nolan ha sempre avuto in mente un modello preciso, quello dell’iconico agente 007: “Abbiamo saccheggiato senza pietà alcuni aspetti dei film di James Bond. Per me, era importante che la storia di Bruce Wayne avesse un inizio, uno sviluppo e una fine. Volevo che il pubblico vedesse il suo viaggio e la sua evoluzione come persona e come eroe”, ha detto Nolan.
Fonti: IMDb