
C’è un silenzio che pesa più delle parole. Un’aula di tribunale, un volto che trattiene le lacrime, una domanda che non ha risposta: cosa resta della giustizia quando la memoria si trasforma in colpa? Inizia così Black Earth Rising, la miniserie thriller firmata da Hugo Blick, che ci trascina dentro le ferite ancora aperte del genocidio del Ruanda.
Co-produzione tra BBC Two e Netflix, con un cast guidato da Michaela Coel e John Goodman, la serie è un viaggio doloroso e necessario tra verità negate e identità spezzate. [TRAILER in fondo]

Otto episodi che non cercano lo shock facile, ma un confronto profondo con la storia. Blick — già autore di The Honourable Woman — costruisce una narrazione che si muove come un’inchiesta morale: fredda in superficie, ma ardente nelle emozioni. Ogni dialogo è un frammento di coscienza, ogni immagine un pezzo di verità che riaffiora dal buio.
La protagonista Kate Ashby, interpretata da una straordinaria Michaela Coel, è una sopravvissuta del genocidio ruandese adottata da una brillante avvocatessa britannica, Eve Ashby (Harriet Walter). Oggi lavora come investigatrice legale, ma il suo passato ritorna quando un caso internazionale la costringe a confrontarsi con un generale accusato di crimini di guerra. È in quel momento che la ferita si riapre.
La trama, densa e stratificata, fonde thriller politico e dramma psicologico senza cedere allo spoiler. Non ci sono buoni o cattivi assoluti: tutto si muove in una zona grigia dove la giustizia internazionale è una prospettiva, non un approdo. L’andamento è quello di un labirinto emotivo che chiede allo spettatore di restare vigile.

Michaela Coel offre una performance magnetica: il suo volto è un campo di battaglia tra rabbia e lucidità, paura e desiderio di verità. Accanto a lei, John Goodman dà profondità all’avvocato Michael Ennis, bussola morale in un mondo che vacilla; il cast secondario — da Noma Dumezweni a Lucian Msamati — aggiunge spessore e autenticità.
La regia di Blick è sobria e precisa, quasi documentaristica: silenzi, flashback, inquadrature statiche che diventano pressione morale. La fotografia cupa, i montaggi ellittici e una colonna sonora misurata costruiscono un ambiente dove ogni dettaglio pesa come prova in un processo.
Il cuore tematico è la memoria come resistenza. Black Earth Rising interroga l’Occidente e la sua responsabilità nei conflitti africani, mostrando come la verità pubblica spesso nasconda un dolore privato. L’individuo e la Storia si riflettono l’uno nell’altra, e la domanda rimane: chi ha davvero il diritto di perdonare?

Questa miniserie evita la retorica e preferisce l’ascolto: lascia spazio alle interpretazioni, alla contraddizione, al dubbio. È televisione che non consola ma chiarisce, ricordandoci che ricordare è un atto di coraggio.
Alla fine, Black Earth Rising non offre risposte semplici: lascia un silenzio che continua a scavare dentro. È una visione che si affronta più che si consuma, un invito a guardare dove l’umanità preferirebbe distogliere lo sguardo.
Black Earth Rising – Tutte le informazioni
- Titolo originale: Black Earth Rising
- Genere: Thriller politico, dramma psicologico
- Paese di produzione: Regno Unito/USA
- Anno di uscita: 2018
- Regia: Hugo Blick
- Cast principale: Michaela Coel, John Goodman, Harriet Walter, Noma Dumezweni, Lucian Msamati
- Produzione: BBC Two/Netflix
- Data di uscita su Netflix: disponibile ora in streaming
Una serie che attraversa il dolore con coraggio e lucidità, senza mai cedere al compiacimento. E se ami restare in quell’atmosfera dove la verità brucia, scopri anche le serie Netflix tratte da storie vere che continuano a interrogare la coscienza collettiva.
► GUARDA SU NETFLIX: Pagina ufficiale di Black Earth Rising
Intanto però, godiamoci il trailer.

