
Nel vasto panorama delle docuserie true crime, La scomparsa di Amy Bradley si distingue per la natura sconcertante del caso che racconta e per il modo in cui lo fa: con rigore investigativo, sensibilità narrativa e una tensione crescente che inchioda lo spettatore alla sedia. La serie in tre episodi ricostruisce la sparizione inspiegabile della ventitreenne Amy Lynn Bradley, avvenuta nel 1998 durante una crociera nei Caraibi.

Il tono sobrio scelto dai registi riesce a far emergere la tragedia umana senza indulgere nel voyeurismo. Attraverso interviste inedite, testimonianze dirette e un’attenta ricostruzione delle indagini dell’FBI, la docuserie scava a fondo in uno dei misteri più angoscianti degli ultimi trent’anni. [TRAILER in fondo]
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La scomparsa di Amy Bradley – Tutte le info
• Titolo originale: Amy Bradley Is Missing
• Genere: docuserie, true crime
• Paese di produzione: Stati Uniti
• Lingua originale: inglese
• Anno di produzione / uscita: 2025
• Durata: 1 stagione – 3 episodi
• Regia / Creatori: Ari Mark, Phil Lott
• Cast principale: testimonianze di Ron e Iva Bradley, Brad Bradley, agenti FBI, testimoni oculari
• Produzione: Ample Entertainment per Netflix
Di cosa parla la docuserie
È il 24 marzo 1998. La giovane Amy Bradley è in vacanza con la famiglia su una nave da crociera della Royal Caribbean. La sera prima balla con l’equipaggio, si ritira nella sua cabina e viene vista per l’ultima volta sul balcone. Al mattino, è scomparsa. Nessuna traccia, nessun segno di caduta, solo una polo e un paio di sandali lasciati dietro di sé.
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Da qui parte il true crime La scomparsa di Amy Bradley, che ripercorre passo dopo passo la ricostruzione del caso: dagli sforzi iniziali delle autorità alla lunga indagine dell’FBI, fino agli avvistamenti segnalati nel corso degli anni. Un racconto sobrio ma avvincente, che evita il sensazionalismo e mette al centro il dolore e la determinazione di una famiglia che non ha mai smesso di cercare.
La frase memorabile
“She didn’t just vanish. Someone knows something.”
“Non è semplicemente svanita. Qualcuno sa qualcosa.”
— Ron Bradley, padre di Amy. Una frase che riassume l’intera tensione morale e investigativa della serie: dietro ogni mistero c’è un silenzio da rompere.

Chi compare nel documentario
Il “cast” di questa miniserie documentario è composto da chi ha vissuto direttamente la vicenda. I genitori Ron e Iva Bradley e il fratello Brad offrono testimonianze intense e dolorose. Accanto a loro, agenti federali e membri dell’equipaggio della nave ricostruiscono con precisione i dettagli di quella notte. Il racconto alterna voci familiari e investigative, evitando ogni ricostruzione fittizia e dando forza alla realtà dei fatti.

Dietro le quinte
I registi Ari Mark e Phil Lott, già noti per Cold Case Files e The Invisible Pilot, hanno lavorato a stretto contatto con la famiglia Bradley per mesi, ottenendo accesso esclusivo a documenti inediti e segnalazioni mai rese pubbliche. La produzione ha ricostruito digitalmente parte della nave per visualizzare la scena della scomparsa, un lavoro tecnico di alto livello che non distoglie mai l’attenzione dal lato umano del racconto.

Una storia vera
La scomparsa di Amy Bradley è basata su una storia vera, ancora oggi senza soluzione. Il caso è stato oggetto di diversi documentari brevi e articoli, ma questa è la prima ricostruzione lunga e approfondita con la partecipazione diretta della famiglia.
Quando guardare La scomparsa di Amy Bradley su Netflix
La docuserie è disponibile su Netflix in Italia dal 16 luglio 2025.