
C’è una miniserie italiana che, con eleganza e sarcasmo, ha saputo raccontare la malattia senza retorica, unendo umorismo nero e profondità emotiva. Il problema è che… sta per lasciare Netflix, dunque occorre approfittarne quanto prima per vederla (o rivederla). Si intitola La Linea Verticale ed è tratta dal romanzo autobiografico del compianto Mattia Torre, autore pure di Boris, qui in veste di sceneggiatore e regista.

Protagonista un Valerio Mastandrea in stato di grazia, circondato da un cast che sembra uscito da un manuale del miglior cinema italiano recente. La Linea Verticale è un medical drama atipico. Un piccolo gioiello narrativo: otto episodi, esilaranti e mai banali, ideali per una “maratona” streaming. Ma cominciate subito: nell’articolo vedremo fino a quando si può guardare il film su Netflix. [TRAILER in fondo]
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La recensione
Una serie che non ti aspetti: breve ma intensa – leggera e profonda al tempo stesso –, autoironica senza diventare cinica, anche per l’alternanza di registro e l’utilizzo della voice over come strumento di riflessione. Lodevole ci è parsa la capacità di Mattia Torre di trasporre la propria esperienza personale con sincerità e leggerezza, senza negare il dolore ma trovando sempre lo spazio per l’ironia. È una serie che non cerca il dramma, ma ci sbatte contro con dolcezza e precisione chirurgica – termine scelto non a caso.
La trama
Ilo protagonista principale della serie (miniserie, anzi) italiana è Luigi, un uomo comune con una diagnosi improvvisa: un tumore al rene che lo costringe a un’operazione e a un ricovero ospedaliero. È in quel luogo sospeso, il reparto di urologia oncologica, che inizia il suo viaggio nella “linea verticale”, quella dell’attesa, della cura, della resistenza quotidiana.
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Tra corridoi impersonali, medici troppo umani e compagni di degenza improbabili, Luigi osserva – e vive – un mondo dove il tempo si dilata, le parole contano e il senso dell’esistenza si misura nei piccoli gesti. Con un tono che oscilla sapientemente tra ironia e commozione, La Linea Verticale racconta la malattia come esperienza totalizzante, ma mai priva di umanità.
Frase memorabile
“Il problema non è morire. È capire quando comincia la vita.”
Una delle riflessioni più lucide e disarmanti del protagonista, che riassume l’intero spirito della serie: il ricovero come luogo di risveglio esistenziale, non solo di sofferenza.
Il cast de La Linea Verticale
Valerio Mastandrea dà volto e voce a Luigi, incarnando un uomo disilluso ma lucidissimo, capace di raccontare il dolore senza mai scadere nella tragedia. Mastandrea – che su Netflix troviamo in Perfetti sconosciuti, Siccità e Figli – qui sfodera una performance misurata, ironica, profonda.

Accanto a lui, Greta Scarano è l’intelligente e sensibile moglie di Luigi. Giorgio Tirabassi interpreta un primario tanto geniale quanto opaco, mentre Paolo Calabresi, Antonio Catania e Ninni Bruschetta regalano momenti di brillante comicità umana, in ruoli che riecheggiano volutamente Boris, ma con una gravitas inedita. Il reparto, reale e metaforico, diventa così un ecosistema tragicamente vitale.
Il testamento di di Mattia Torre
La Linea Verticale è uno degli ultimi lavori di Mattia Torre, scomparso prematuramente nel 2019. Il racconto è profondamente autobiografico: Torre ha realmente vissuto ciò che Luigi affronta nella serie. Il titolo allude alla posizione eretta dell’essere umano, in opposizione alla “linea orizzontale” dell’immobilità ospedaliera o della morte. Molti dei membri del cast provengono direttamente dal mondo di Boris, ma qui recitano con una tonalità diversa, più intima e sobria. Il formato breve degli episodi – circa 25 minuti – è una scelta deliberata per non appesantire il pubblico e mantenere la narrazione serrata e densa.

L’omonimo romanzo di Mattia Torre
La serie in scadenza su Netflix è tratta dall’omonimo romanzo di Mattia Torre, pubblicato nel 2017, che rielabora con intelligenza e ironia la sua esperienza personale in ospedale. La trasposizione televisiva è firmata dallo stesso autore, che ha curato sceneggiatura e regia.

La Linea Verticale – Tutte le info
• Titolo originale: La Linea Verticale
• Genere: Dramedy, medical, autobiografico
• Paese di produzione: Italia
• Lingua originale: Italiano
• Anno di produzione/uscita: 2018
• Durata: 1 stagione, 8 episodi (circa 25 minuti ciascuno)
• Regia: Mattia Torre
• Creatore: Mattia Torre
• Cast principale: Valerio Mastandrea, Greta Scarano, Giorgio Tirabassi, Paolo Calabresi, Antonio Catania, Ninni Bruschetta
• Produzione: Wildside in collaborazione con Rai Fiction, in licenza su Netflix
Fin quando resta su Netflix La Linea Verticale?
La Linea Verticale è disponibile su Netflix soltanto fino al primo luglio 2025. Dopo quella data, uscirà dal catalogo.