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“Mountain Queen: la scalata di Lhakpa Sherpa”, l’incredibile storia vera della prima donna alpinista da record

29/07/2024 10:35 - Ultimo aggiornamento 29/07/2024 10:36

Il docufilm “Mountain Queen: la scalata di Lhakpa Sherpa” racconta un’incredibile storia vera. La trama di questo docufilm è incentrata sulle vicende che hanno condotto una donna sulla vetta più alta del mondo, quella dell’Everest. Nello specifico “Mountain Queen: la scalata di Lhakpa Sherpa” ripercorre la storia della carriera, la vita privata e la missione di Lhakpa Sherpa. Occorre precisare che gli sherpa sono un gruppo etnico delle montagne del Nepal, e difatti il termine stesso “sherpa” indica le guide di queste avventurose scalate. Lakhpa Sherpa è nata nel 1973 in una grotta ed è poi cresciuta a Balakharka, un villaggio nel Makalu che si trova nella regione nepalese dell’Himalaya. La sua infanzia povera è stata priva di istruzione, al tempo a lei negata in Nepal, tanto che tuttora non sa né leggere né scrivere. Da sempre il suo desiderio era quello di scalare le montagne, diventare una guida per gli altri, ruolo che non sarebbe mai stato affidato a una donna. Ma la storia è fatta anche di preconcetti da sfatare e questa donna ne è stata la prova tangibile. (Continua a leggere dopo la foto).

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“Mountain Queen: la scalata di Lhakpa Sherpa”, la vera storia di Lhakpa Sherpa

Il docufilm su Netflix “Mountain Queen: la scalata di Lhakpa Sherpa”, diretto da Lucy Walker, ha lo scopo di divulgare e fare conoscere la storia di coraggio e di determinazione di Lhakpa Sherpa, la prima donna do origini nepalesi che ha deciso di sfidare preconcetti e convenzioni, provando a tutti la capacità di raggiungere la vetta più alta del mondo, quella dell’Everest. Classe 1973, Lakhpa Sherpa è cresciuta in un villaggio a Balakharka, nel Makalu, una regione nepalese dell’Himalaya. A Lhakpa Sherpa (così chiamata dal giorno della settimana in cui è nata, ovvero il mercoledì) non era dato ricevere un’istruzione. Tagliandosi i capelli e atteggiandosi come un uomo, la futura alpinista voleva dimostrare a tutti che i sogni, così come i diritti, non hanno sesso nè età: “Tutti hanno un sogno. Voglio mostrare alle mie due bambine come essere coraggiose… cosa significa non arrendersi. Dire di sì! Questo è il mio potere. Sento che questo è il mio dono”. Scalare le montagne e fungere da guida per gli altri è stato sempre il desiderio di Lhakpa, riuscendoci. Come riportato dalla BBC, nel 2003 Lhakpa Sherpa riuscì a raggiungere la vetta dell’Everest insieme alla sorella minore di 15 anni Mingma e al fratello Mingma Gelu Sherpa. I tre hanno ricevuto un riconoscimento rientrando nel Guinness dei primati.
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“Sono nata in una grotta. Non so nemmeno la mia data di nascita. Il mio passaporto dice che ho 48 anni. Ricordo di aver dovuto camminare per ore, a volte portando in braccio i miei fratelli a scuola, solo per essere respinta quando arrivavo. A quel tempo, alle ragazze non era permesso andare a scuola.”

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La prima scalata di Lhakpa Sherpa è avvenuta nel 2000, quando si mise a capo di una spedizione sponsorizzata da Asian Trekking. Di fatto il 18 settembre del 2000 il nome di Lhakpa ha iniziato a farsi conoscere, divenendo la prima donna nepalese a scalare il Monte Everest, completando l’impresa con la Nepali Women Millennium Expedition. Pensate che appena 3 anni dopo, nel 2003, Lhakpa aveva già raggiunto la vetta più alta del mondo per tre volte, stabilendo così il record femminile dell’epoca. Nello stesso anno, raggiunse la cima dell’Everest insieme alla sorella Ming Kipa e al fratello Mingma Gelu. Questo evento è stato riconosciuto dal Guinness dei primati, essendo il primo gruppo di tre fratelli a conquistare l’Everest insieme. Poi è stata la volta della nuova spedizione del 2004, davanti alla quale Lhakpa trovò il dissenso dell’allora marito.
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“Mia madre diceva che non mi sarei mai sposata”, ha raccontato alla BBC. “Mi ha avvertita che sarei diventata troppo mascolina e indesiderabile. Gli abitanti del villaggio mi hanno detto che è un lavoro da uomini e che sarei morta se ci avessi provato”.

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Ed è così che giunge il 2007, anno in cui Lhakpa Sherpa aveva già scalato l’Everest sei volte. Nel 2010 partecipò a una nuova spedizione per scalare il K2, ma dovette fermarsi al campo 3 a causa delle avverse condizioni meteo. Nel 2015, Lhakpa tentò nuovamente di scalare l’Everest, ma fu costretta a fermarsi al campo base in Tibet a causa dei terremoti che colpirono l’Himalaya in primavera. Oltre a queste imprese, ha scalato numerose altre vette in tutto l’Himalaya e nel mondo. Poi è arrivato il 2016, anno in cui la donna ha deciso di modificare qualcosa nel corso della sua spedizione: raggiungere la vetta del Monte Everest partendo dal Tibet, in Cina. Lhakpa Sherpa ha battuto ogni record di scalata, raggiungendo la vetta più alta del mondo per ben 10 volte. Nel 2022 il suo nome è stato inserito nella Connecticut Women’s Hall of Fame, aggiudicandosi il Guinness World Record per il maggior numero di scalate da parte di una donna. Così Lhakpa Sherpa decide di fondare il Cloudscape Climbing, per offrire formazione e supporto a tutti gli aspiranti alpinisti. Celebre anche il “Lhakpa Sherpa Climb Any Mountain”, un movimento che si pone l’intenzione di rivolgersi in particolare alle donne e agli emarginati, al fine di mostrare quanto il contatto con la natura possa intensificare la fiducia in se stessi e nella vita.
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“Ammiro mia madre. Ha realizzato così tanto anche se non aveva niente” , ha rivelato la figlia di 15 anni Shiny

Come raccontato dal giornalista Michael Kodas, al tempo della spedizione del 2004, il marito George Dijmarescu “sferrò un colpo con la mano destra al lato della testa di sua moglie” in segno di dissenso. Dopo questo, Dijmarescu si è allontanato dalla donna lasciandola con un figlio piccolo. Da quel momento Lhakpa provò una vergogna tale da non poter tornare al suo villaggio natale. Negli anni la donna ha preso la residenza negli Stati Uniti, prendendosi cura come madre single di tre figli, due femmine e un maschio. Dopo aver prestato servizio presso il negozio 7 Eleven e poi al Whole Foods Market, Lhakpa Sherpa attualmente è donna delle pulizie nelle case.
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“Quando ho raggiunto per la prima volta la vetta dell’Everest, ho avuto la sensazione di aver realizzato il mio sogno. Ho pensato: ‘Non farò più la casalinga!'”Mi sentivo come se avessi cambiato la cultura Sherpa, lo status delle donne Sherpa e delle donne nepalesi. Mi piaceva stare fuori casa e volevo condividere questa sensazione con tutte le donne.”

Il trailer