“Supacell”, il significato dietro ai superpoteri dei protagonisti esiste una spiegazione scientifica. Riprendendo una narrazione simile per certi versi a X-Men, sfiorando persino Stranger Things, Supacell sembra aver convinto nel giro di poco tempo sia i critici che il pubblico. Pensate che la miniserie Netflix ha ottenuto il 100% delle recensioni positive sul Rotten Tomatoes, mantendo ad oggi il primo posto nella classifica delle serie tv più viste. Ma dietro alla trama avvincente e la cartterizzazione dei personaggi esiste un riferimento alla vita reale. Lo ha accennato il regista nel corso di un’intervista per Deadline e noi abbiamo voluto saperne di più: ecco la spiegazione scientifica dei superpoteri dei protagonisiti in “Supacell”. (Continua a leggere dopo la foto).
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I superpoteri dei protagonisti in “Supacell”: la spiegazione scientifica e il significato
Per trovare una spiegazione e il significato della serie tv, partiamo da un breve sunto: la trama di “Supacell” narra le vicende di cinque persone comuni che inaspettatamente sviluppano dei superpoteri. Nessun punto di contatto tra di loro, ad eccezione di un solo dato di fatto: sono tutti uomini di colore del sud di Londra. Calati in un contesto urbano che chiama alla lotta per la sopravvivenza, un’infermiera, uno spacciatore, un papà single, il leader di una gang e un placido corriere, proprio grazie ai loro superpoteri, si porranno la missione di difendere la collettività da alcune minacce esterne. Nel corso della stessa intervista, il regista ha spiegato ai lettori cosa ha ispirato la trattazione dei superpoteri nei protagonisti della sua miniserie Netflix. “sono legati all’anemia falciforme”.
Il regista Andrew Onwubolu conosciuto come Rapman ha affermato alla BBC: “Sono un grande fan del genere dei supereroi, ma non ho mai pensato che fosse realistico per il mondo in cui vivo. Si potrebbe pensare che questi generi non si mescolino, ma quando li vedi, pensi: sì, ecco cosa sarebbe se i londinesi avessero dei superpoteri“.
L’anemia falciforme: cos’è
La miniserie tv pone l’attenzione su un’emergenza sociale e sanitaria, quella legata a un tipo di malformazione genetica ereditaria dell’emoglobina che, come riportato su CDC a fronte delle 17.000 persone già colpite in Inghilterra, assume una media di circa 250 nuovi casi diagnosticati ogni anno. L’anemia falciforme colpisce più facilmente individui di origine nera africana e caraibica: “È qualcosa che ha sempre colpito la nostra comunità e non l’ho mai capito”, spiega Rapman. “Volevo mostrare come una malattia come questa possa renderti straordinario”.
Si chiama falciforme proprio per via della mutazione di un gene che regola la produzione di emoglobina che assume la forma di una falce che ciò compromette la capacità di trasportare ossigeno. Secondo la Johns Hopkins University i sintomi più comuni includono anemia, dolore acuto, problemi respiratori, ittero, priapismo e ictus, con una riduzione dell’aspettativa di vita di circa 20 anni rispetto alla media. Rapman ha dichiarato: “Fondamentalmente, si trattava di trasformare una debolezza in una forza, e quella forza è aumentare la consapevolezza su di essa. Fare in modo che, chiunque soffra di qualcosa o si trovi in una condizione simile, possa guardarlo e dire, ‘Finalmente, le persone capiranno cosa sto passando”.
Quando esce “Supacell 2”?
Alla luce del successo della miniserie Netflix, in molti si domandano se ci sarà una seconda stagione. Come riportato su Forbes , il regista Rapman sembra avere in mente ben tre stagioni di “Supacell”. Ecco le sue parole su UNILAD : “Ho detto a Netflix un sacco di volte che ho in programma più stagioni. Ma sai come vanno le cose, vedranno come andrà e speriamo di avere la prossima stagione”. E ha poi aggiunto: “Ho un’idea di storia di tre stagioni nella mia testa. Quindi, ne ho tre, non sto dicendo che non potrebbe mai andare oltre, ma ho già tre storie”.
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