Per la serie tv “Sherlock” la scelta di Benedict Cumberbatch nel ruolo del protagonista è stata quella più giusta. Creata da Steven Moffat e Mark Gatiss, la serie tv “Sherlock” rappresenta una rivisitazione contemporanea decisamente riuscita dei racconti di Arthur Conan Doyle sul celebre detective Sherlock Holmes. Dal suo debutto, avvenuto nel 2010, “Sherlock” ha ottenuto un enorme successo. Basti pensare ai numerosi premi ricevuti, come la vittoria per ben tre categorie ai 66esimi Primetime Emmy Awards, tra cui quello come Miglior attore protagonista per Benedict Cumberbatch e quello come Miglior attore non protagonista per Martin Freeman. Senza dimenticare il Peabody Award nel 2011. Il risultato non poteva che essere tale, data la forte passione di Steven Moffat e Mark Gatiss -già ideatori di “Doctor Who“, per i racconti di Conan Doyle, che li ha immediatamente portati ad ambientare le vicende del personaggio di Sherlock Holmes nel XXI secolo. In questo articolo sveleremo per i nostri lettori qualche curiosità in più, spiegando perché l’idea si è rivelata vincente. (Continua a leggere dopo la foto).
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La trama
E se il detective Sherlock Holmes si materializzasse davanti ai vostri occhi? L’idea di Steven Moffat e Mark Gatiss nasce esattamente da questo interrogativo. Adattare le trame classiche mantenendo spesso i titoli e i temi principali, ma modificando dettagli e circostanze per adattarli a un contesto moderno ha rappresentato la grande sfida de due. Ed è così che è nata la serie tv “Sherlock” divisa in 4 stagioni per la regia di Paul McGuigan, Nick Hurran e Douglas Mackinnon. L’episodio pilota “A Study in Pink” introduce Sherlock e Watson mentre indagano su una serie di suicidi sospetti a Londra, mentre nel successivo “The Reichenbach Fall” , il detective Sherlock è da subito chiamato ad affrontare Moriarty e fingere la morte. In “His Last Vow” la scena è di Charles Augustus Magnussen, un personaggio che permetterà di indagare a fondo sulla moralità ambigua di Sherlock, fino al mix tra passato e presente in “The Abominable Bride”. Ma davanti a Mary Watson e Culverton Smith, Sherlock si troverà faccia a faccia con le sue dipendenze. Quanto i segreti di famiglia hanno inciso sulla sua emotività e sul suo intuito? Il detective verrà messo a dura prova dagli eventi.
Info e cast
- Data: 2010-2017
- Genere: giallo, poliziesco, commedia
- Lingua originale: inglese
- Regia: Paul McGuigan, Nick Hurran e Douglas Mackinnon
- Cast: Benedict Cumberbatch (Sherlock Holmes), Martin Freeman (John Watson), Una Stubbs (Mrs Hudson), Rupert Graves (Greg Lestrade), Mark Gatiss (Mycroft Holmes), Louise Brealey (Molly Hooper), Andrew Scott (Jim Moriarty), Amanda Abbington (Mary Morstan)
- Durata: 4 stagioni
“C’è una grande carica che ti dà interpretandolo” ha ammesso Benedict Cumberbatch al The Guardian: “Devi creare connessioni incredibilmente veloci. È un passo avanti rispetto al pubblico e a chiunque lo circonda. L’imitazione è ciò che faccio di mestiere ed è anche una parte importante di ciò che fa Holmes”. Scegliere Benedict Cumberbatch nel ruolo del protagonista è stata una scelta più che centrata. L’attore è noto per la versatilità con cui riesce a calarsi nei panni dei personaggi. Basti pensare ai film drammatici The Imitation Game e Il potere del cane, diametralmente diversi da Star Trek e Dottor Strange. Un altro nome di punta presente nel cast della serie tv è quello di Martin Freeman (The Office, Lo Hobbit)). nominato agli Emmy per la serie Fargo e vincitore del Bafta per il ruolo del dottor John Watson in Sherlock.
“Sherlock” racconta una storia vera?
La serie tv “Sherlock” è liberamente ispirata ai racconti di Arthur Conan Doyle sul celebre detective privato Sherlock Holmes. Sebbene i personaggi principali e molte delle trame siano dunque basati sulle opere di Conan Doyle, non vi è alcun elemento di veridicità storica nelle storie raccontate. Sherlock Holmes, il Dr. John Watson, Mycroft Holmes, e altri personaggi centrali della serie sono tutti frutto dell’immaginazione dello scrittore e successivamente reinterpretati dai creatori della serie televisiva. Nonostante questo, la serie tv permette di riflettere alcuni aspetti metaforici personificati nei personaggi a partire dalla celebre frase “The game is on” (Il gioco è in corso) che Sherlock ripete per fare comprendere che la vita traccia un percorso che mira a risolvere enigmi e misteri. Nel caso specifico di Sherlock, la vita è un continuo gioco intellettuale, dove ogni caso rappresenta una nuova sfida da affrontare.
La recensione della serie tv “Sherlock”
Redenzione e peccato, vizio o virtù: la psiche umana è da sempre in lotta tra questi opposti. La figura del brillante detective dal ragionamento veloce è il ponte che collega due dimensioni emotive, giocate tra la razionalità e l’intuito. Si comprende bene, dunque, il successo di una serie tv come quella di Sherlock dove al gusto del mistero si intreccia costantemente una sottotrama poliziesca che va sempre a caccia dell’indizio, talvolta lasciando anche qualche briciola di sospetto. Su Rotten Tomatoes, la serie ha ricevuto una percentuale di gradimento pari all’83%. In molti hanno riconosciuto l’originalità di aver adattato in modo innovativo le storie classiche di Arthur Conan Doyle a un contesto contemporaneo. Il punteggio è salito a 95% per la terza stagione: “Sherlock è interpretato magnificamente e continua a soddisfare i fan assetati di archi narrativi stimolanti e scritti in modo intelligente”, abbassandosi al 46% nella quarta. Sembra che il finale abbia deluso i fan: “Se questa è la fine, allora le persone che hanno amato lo spettacolo per la sua celebrazione della differenza sono state salutate con un messaggio inquietante: quella differenza ti rende un eroe se sei un uomo bianco e un’aberrazione se sei chiunque altro“.
Dove vedere in streaming la serie tv “Sherlock”
La serie tv è disponibile in streaming su Netflix.
Il trailer
Fonti: Netflix