Il film horror su Netflix trae ispirazione da una famosa leggenda del fantasy francese. Questo genere cinematografico sta prendendo sempre più spazio anche sul catalogo del colosso streaming. Dopo il debutto del film “The Ceremony -Invito mortale” (The Invitation) di Jessica M. Thompson con Nathalie Emmanuel, star di Il Trono di Spade, e dopo il successo dell’horror alieno “Parasyte: The Grey”, arriva un altra pellicola che potrebbe tenrvi incollati allo schermo, promettendo ambientazioni cupe e una trama ispirata a una delle più tenebrose leggende, quella sui lupi mannani! Tutti i dettagli verranno rivelati in questo articolo. (Continua a leggere dopo la foto).
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La trama del film horror “Eight for silver”
Dopo essere stato presentato in anteprima al Gérardmer Fantastic Film Festival nel 2022, il film horror del 2021 “Eight for silver” è pronto per il debutto su Netflix che avverà il 18 aprile 2024. Trattasi di un thriller d’epoca, che ha conquistato il terzo posto nella classifica delle visualizzazioni. Diretto da Sean Ellis (Cashback, Operation Anthropoid), Eight For Silver (The Cursed nella versione originale) racconta una storia ambientata in un villaggio del XIX secolo nella Francia rurale. E indovinate? La piccola cittadina è minacciata dalla terrificante presenta di un lupo mannaro. Un susseguirsi di omicidi insoliti daranno inizio alle indagini di John McBride ( Boyd Holbrook ). Il patologo si troverà ad esaminare il cadavere di un ragazzo di 14 anni ritrovato nel bosco. Ma l’autore delll’omicidio non sembra essere un essere umano. John McBride sitorverà ospite di un ricco proprietario terriero, Seamus Laurent ( Alistair Petrie ) che vive con sua moglie Isabelle ( Kelly Reilly ). Infatti la coppia verrà colta dalla disperazione in seguito alla scomparsa del figlio, amico della vittima. Man mano che l’indagine prende piede, John conoscerà l’amore di Isabelle, mentre continuerà ad affrontare anche gli orrori del suo passato.
Il cast del film horror “Eight for silver”
Il film “Eight for Silver” è stato scritto da Sean Ellis e rappresenta una coproduzione tra Stati Uniti e Francia guidata da Liddell Entertainment. Ma chi aspettarsi nel cast? Il ruolo del temerario e tenebroso patologo è interpretato dall’attore Robert Boyd Holbrook che dopo aver mosso i primi passi come carpentiere in un teatro, ottenne un ingaggio a New York come modello per poi spiccare il volo nel campo della recitazione. Qualche curiosità su di lui? Holbrook è conosciuto come “modello-poeta”, avendo pubblicato una serie di poesie attraverso model-max.com con illustrazioni del collega Jamie Strachan. E tra le sue grandi passioni, anche quella per la fotografia e la scultura. Il suo primo ruolo di rilievo è quello di Kyle O’Shea nel film The Host, che gli ha permesso di ottenere il premio come attore rivelazione al Hamptons International Film Festival. Ma ecco la lista del cast al completo:
Boyd Holbrook: John McBride
Kelly Reilly: Isabelle Laurent
Alistair Petrie: Seamus Laurent
Roxane Duran: Anais
Nigel Betts: Alfred Molière
Stuart Bowman: Saul
Simon Kunz: Mr. Griffin
Amelia Crouch: Charlotte
Max Mackintosh: Edward
Tommy Rodger: Timmy
Áine Rose Daly: Anne-Marie
Millie Kiss
Tom Sweet: Joseph
Romy Ellis
Parker Ellis
Gary Oliver: Sir John
Richard Cunningham: The Vicar
Pascale Becouze
Sean Mahon
Mish Boyko
Paul Bandey
Alun Raglan
Oisín Stack
Florie Blight
Annabel Mullion
Jicey Carina
Stuart Goodwin
Edmund Wiseman
Christopher Craig: Craig
Serge Pierre-Gaudou
La recensione del film horror “Eight for silver”
Perfettamente in linea con uno stile retrò, il film può definirsi “atmosferico” e sembra essere riuscito nel tentativo di restituire al pubblico una trama thriller avvincente legata all’horror tradizionale. Sul sito web aggregatore di recensioni Rotten Tomatoes ha ottenuto il 71% delle 128 recensioni della critica sono positive, con una valutazione media di 6,4 /10, mentre su Metacritic il punteggio è pari a 62 su 100, basato su 24 critici, indicando recensioni “generalmente favorevoli”. Il pubblico intervistato da PostTrak ha dato al film un punteggio positivo del 58%. Il 36% ha dichiarato che lo consiglierebbe sicuramente: “I costumi sono molto belli come quelli della candidata all’Oscar Madeline Fontaine“, “Un pezzo d’epoca horror visivamente sbalorditivo con mostri e scene inquietanti”. Qualche recensione in negativo ha però sottolineato: “Ha delle inquadrature fantastiche ma in termini di recitazione e storia è molto fugace”, e ancora: “Non è un horror sui lupi mannari che vale la pena divorare”. C’è da aggiungere che il film rappresenta il quinto lungometraggio del regista. Ellis ha fatto il suo debutto con “Cashback” nel 2006 per poi rivolgersi al genere thriller con una storia vera girata a Praga “Anthropoid”. “Volevo tornare a un pezzo di genere”, dice Ellis sul film horro: “Sono un grande fan dei film horror. Film come ‘Alien’ e ‘La cosa’ hanno avuto una grande influenza su di me. Sentivo che doveva essere un film d’epoca – sono più cinematografici. Quando fai un film d’epoca stai creando un mondo. Penso che il cinema consista nel visitare altri mondi”.
Il film “Eight for silver” racconta una storia vera?
Il film Eight For Silver non racconta una storia vera, ma è ispirato a una nota leggenda del fantasy francese, quella della Bestia del Gévaudan. La leggenda è nata inseguito ad alcuni misteriosi omicidi avvenuti in Francia tra il 1764 e il 1767. I casi alimentarono ne tempo numerose dicerie, credenze e racconti su una presunta maledizione sulla cosiddetta Bestia del Gévaudan. Le morti diminuirono quando un cane simile a un lupo fu ucciso a colpi di arma da fuoco nel 1967. La leggenda in ogni caso continuò a sussistere, attirando anche l’opinione di alcuni esperti, tra storici e biologi che si riunirono per dibattere sull’origine di questi strani animali, mettendo in discussione la vera natura -bestiale o umana- della “Bestia del Gévaudan”. La leggenda funse da ispirazione a diverse fiction, soprattutto al cinema, con il film di Yves-André Hubert (1967), di Patrick Volson (2002) e Le Pacte des Loups di Christophe Gans (2001).
Alcune curiosità sul film
Alcune cusiosità sul film possono apprendersi dal racconto del regista, soprattutto per la metafora del lupo mannaro e su un approccio anche ‘mitologico’ alla trama: “Ho iniziato a pensare al lupo in termini di dipendenza e tu sei schiavo della tua dipendenza. Chiamo la dipendenza la bestia. È stato allora che mi è venuta l’idea: E se la bestia vera e propria ti portasse dentro, imprigionata dentro?”. Il regista ha poi sottolineato: “Amo la mitologia del lupo mannaro, ma non mi piaceva dove era andata. Mi sembrava che gli zombie fossero stati aggiornati e che si potessero fare molte cose diverse. C’era solo questo cliché di ciò che era il lupo mannaro”. Ovviamente il film è denso di effetti speciali, ma Ellis ha dichiarato di preferire la macchina da presa: “Abbiamo cercato di fare il più possibile con la macchina da presa”, dice, “perché penso sempre che abbia un aspetto migliore”.
Il trailer del film “Eight for silver”
Fonti: Netflix, Rotten Tomatoes, Metacritic