Il grande successo delle piattaforme streaming (anche per una certa scadenza e ripetitività dell’offerta televisiva) ha portato a una vera disaffezione dalla televisione “tradizionale”, specie nei più giovani. Eppure il Canone della Rai va pagato – se non altro perché dal 2016 la quota viene versata attraverso la bolletta energetica, e quindi non si scappa. Anzi, va pagato tranne in certi casi: esistono, infatti, categorie che sono esentate. Scopriamo i requisiti, la procedura e soprattutto la scadenza entro la quale fare richiesta di esenzione. (Continua a leggere dopo la foto)
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Chi è esentato dal pagamento
Esentati di diritto dal pagamento del Canone esclusivamente sono: coloro che abbiano compiuto almeno 75 anni di età e che abbiano, nel precedente anno, maturato un reddito complessivo non superiore a 8.000 euro. Sono, inoltre, esentati i diplomatici come i funzionari di organizzazioni internazionali, gli impiegati consolari, i militari di cittadinanza non italiana, il personale civile delle forze Nato in Italia. Questo documento è disponibile per l’invio telematico sui siti della Agenzia delle Entrate e della stessa Rai. Occorre aggiungere che tale dichiarazione sostitutiva ha validità permanente. Se negli anni a venire il soggetto continuerà a mantenere i requisiti richiesti (ovvero reddito e occupazione lavorativa, perché l’avanzamento dell’età, ahinoi, non si interrompe), non sarà necessario rinnovare la domanda. (Continua a leggere dopo la foto)
Chi non possiede un televisore
Menzione a parte meritano coloro i quali non hanno la tv in casa, e magari preferiscano seguire Mamma Rai su RaiPlay: ovviamente rientrano anch’essi tra coloro che non devono pagare il canone: in questo caso dovranno fare richiesta espressa alla società di energia elettrica che eroga le bollette di non ricevere l’addebito automatico, tramite una dichiarazione sostitutiva. Nella dichiarazione bisognerà semplicemente dichiarare che “la rete elettrica per uso domestico” venga utilizzata “esclusivamente per la luce e gli elettrodomestici” e che nell’appartamento “non esiste alcun apparecchio televisivo”. (Continua a leggere dopo la foto)
Scadenza e tempistiche per la domanda di esenzione
Veniamo alle note dolenti, ma non troppo: come riporta Il Messaggero, chi ha il diritto all’esenzione doveva presentare una dichiarazione sostitutiva entro il 31 gennaio. Siamo già ad aprile ma, se inviata all’Agenzia delle Entrate adesso o comunque entro la fine del mese di aprile, la richiesta l’esenzione riguarderà il secondo semestre dell’anno in corso. Restano soltanto quattro settimane, quindi, per chiedere l’esenzione dal pagamento del canone Rai. Altrimenti, dovrà essere versato l’importo. (Continua a leggere dopo la foto)
Il rimborso (fino a 900 euro)
Magari, tra chi legge, vi è qualcuno che ha continuato inconsapevolmente a pagare una tassa non dovuta. Niente paura: coloro che abbiano più di 75 anni, e che abbiano continuato a pagare regolarmente l’imposta, potranno richiedere un rimborso degli ultimi 10 anni, per un importo totale di 900 euro. Tale richiesta ha validità annuale, dunque la procedura va ripetuta di anno in anno. In alternativa all’iter telematico, si può anche inviare una Pec munita di firma digitale del richiedente e trasmessa alla Rai all’indirizzo: [email protected]
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