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Chi ha paura (del pene) di Rocco? “Supersex” su Netflix, piovono le disdette: “Pornografia”

13/03/2024 12:29 - Ultimo aggiornamento 01/05/2024 20:02


Supersex su Netflix, polemiche USA per le scene “troppo esplicite” –
Negli Stati Uniti, Paese dalle mille facce, in cui convivono una certa trasgressione di stampo libertario ed echi del puritanesimo che risale fino ai Padri Pellegrini, è scoppiata la polemica attorno a Supersex, la serie in cui il bravissimo Alessandro Borghi conferma la sua versatilità trasformandosi in un credibile Rocco Siffredi: molti utenti si ritengono scandalizzati e addirittura stanno piovendo le disdette. Precisando che da una serie erotica, o quantomeno incentrata sulla vita della pornostar per eccellenza, c’erano da aspettarsi scene un po’ spinte o contenuti piuttosto espliciti, a quanto pare in molti tra coloro che protestano hanno visto semplicemente la clip promozionale sul Profilo Instagram di Netflix US. Poi, prontamente cancellata. Ma vediamo cosa sta succedendo in questi giorni oltreoceano.
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Reazioni indignate

Il colosso dello streaming ha pubblicato su Instagram una breve scena della serie italiana, che mostrava Alessandro Borghi, mentre si metteva a suo agio con diverse donne. Dunque, Supersex su Netflix ha scatenato le polemiche negli USA per le scene “troppo esplicite” , e, come detto, parliamo della sola clip promozionale: Borghi/Siffredi è a torso nudo su un divano rosso con una donna poco vestita in grembo, e altre attorno, parzialmente svestite anch’esse. “Anche se Borghi e la donna andavano su e giù, non era chiaro se stessero facendo qualcosa di volgare”, scrive Bakenews. Apriti cielo: addirittura, un utente di X (già Twitter), sul profilo ufficiale di Netflix US, ha sostenuto che la serie potrebbe non aiutare coloro che hanno sofferto di dipendenza dal porno. “Basterebbe non guardarla”, avrebbe potuto rispondere Netflix, che invece ha cancellato la clip promozionale, anche se non è stato comunicato se sia scomparsa dall’account, solo dopo poche ore, per tali ragioni. “Ora abbiamo il porno anche su Netflix? Sto cancellando l’account mentre parliamo, i miei figli non possono vederlo”, ha scritto un utente; un altro ha commentato: “Stiamo rendendo il porno mainstream adesso? È piuttosto disgustoso che non ci siano avvertimenti su contenuti espliciti come questo”. Un terzo utente ha scritto, e le maiuscole sono sue: “Che diavolo. Non è inappropriato per una piattaforma in cui i BAMBINI TI SEGUONO?!
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Le parole di Alessandro Borghi

Tornando a parlare esclusivamente della serie Tv, lo stesso Alessandro Borghi aveva dichiarato a Wired Italia del 22 febbraio 2024: “Le sfide maggiori della serie non hanno a che fare con il corpo, ma con l’emotività e domande dal punto di vista etico. Mi chiedevo: “Rocco avrebbe fatto così? Il suo stato emotivo era questo?” Lì per lì non ho avuto risposta, mi sentivo protetto dalla scrittura e da registi amici dentro un processo che non intende mai fare l’imitazione di Siffredi, ma proporre la nostra versione di un uomo con una vita straordinaria“. In una intervista su Vanity Fair Italia, data l’uscita della serie su Siffredi, Alessandro Borghi aveva parlato del suo rapporto con il mondo del porno: “Sono un grande fruitore di porno da sempre, sin da giovanissimo, e la cosa succedeva perché non c’era nessuno che mi diceva: guarda che quella roba lì funziona così“. Dal canto nostro non possiamo non far notare agli amici americani che la serie è indicata esplicitamente da Netflix come rivolta a spettatori da 16 anni in su e che, nonostante le polemiche, è al momento la seconda serie più vista in Italia sulla piattaforma streaming.

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