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La storia vera dietro la serie che racconta la Nuova Frontiera: parla il regista di American Primeval

13/01/2025 13:57 - Ultimo aggiornamento 13/01/2025 21:06
Storia vera American Primeval

Storia vera American PrimevalNel momento in cui scriviamo, American Primeval è in quarta posizione tra le serie Tv più viste su Netflix in Italia. La miniserie Netflix ci porta nel cuore crudo e violento dell’America del 1857. Questa produzione non è solo un’avventura epica, ma anche un tuffo nei fatti storici che hanno segnato un’epopea di conflitti e sopravvivenza. Ma quanto c’è di vero nella storia che racconta? Gli stessi regista e produttore, rispettivamente Peter Berg ed Eric Newman, ne hanno parlato in una lunga intervista su TUDUM. Vediamo assieme cosa hanno dichiarato.

Storia vera American Primeval

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Cosa c’è di vero in American Primeval

In American Primeval, cultura, religione e sopravvivenza si scontrano in un racconto che intreccia i destini di Nativi americani, pionieri, soldati mormoni e il governo degli Stati Uniti. L’ispirazione per la serie nasce nel 2020, quando il regista Pete Berg si imbatte nella vicenda del Massacro di Mountain Meadows, un tragico evento che ha visto la morte di decine di pionieri. Berg ha coinvolto Mark Lee Smith, sceneggiatore di The Revenant, il film con Leonardo DiCaprio ambientato nel 1823, per dare vita a una narrazione autentica e coinvolgente. Smith, che aveva già approfondito la figura del pioniere Jim Bridger, ha ambientato la serie a Fort Bridger, un vero avamposto commerciale del XIX secolo, immaginando la vita del leggendario esploratore cinquant’anni dopo gli eventi dello stesso The Revenant. (Continua a leggere dopo la foto)
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Preston Mota e Betty Gilpin in una scena di American Primeval (Foto: TUDUM)

I personaggi: tra storia e finzione

Ogni personaggio è stato studiato per mantenere un alto grado di autenticità, rendendo la serie un’esperienza visivamente e narrativamente fedele. Molti dei protagonisti di American Primeval sono ispirati a figure storiche realmente esistite. Ecco di seguito i principali. (Continua a leggere)

  • Jim Bridger (Shea Whigham): un pioniere leggendario che si trovò al centro di conflitti tra Nativi, Mormoni e governo statunitense.
  • Brigham Young (Kim Coates): leader della Chiesa mormone e comandante della Nauvoo Legion, il suo dialogo nella serie è tratto da veri sermoni dell’epoca.
  • Wild Bill Hickman (Alex Breaux): un uomo di legge e membro della Nauvoo Legion.
  • Winter Bird (Irene Bedard): un capo tribù Shoshone ispirato a una figura storica reale, nota per essere una leader forte e fuori dagli schemi.
  • James Wolsey (Joe Tippett): basato su un uomo giustiziato per il suo ruolo nel Massacro di Mountain Meadows.
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Il massacro di Mountain Meadows: una ferita ancora aperta

Nel primo episodio, American Primeval ci catapulta nella drammatica sequenza del Massacro di Mountain Meadows, dove soldati mormoni travestiti da Nativi attaccano un gruppo di pionieri diretti verso ovest. Questo evento, realmente accaduto, diventa l’innesco narrativo per esplorare le tensioni tra i diversi gruppi che popolavano la frontiera. “Non ci sono eroi o cattivi, solo persone che cercano di sopravvivere”, spiega Berg. Ogni fazione — dai Mormoni alle tribù Shoshone e Paiute, passando per i soldati e i pionieri — combatte per proteggere la propria esistenza in un mondo sempre più ostile. (Continua a leggere dopo la foto)

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Fort Bridger è esistito davvero

Sì, Fort Bridger esiste davvero. Situato nel Wyoming, era un punto di sosta fondamentale per i pionieri in viaggio verso ovest. La produzione ha ricostruito l’avamposto in Nuovo Messico, con un’attenzione maniacale ai dettagli. “Abbiamo costruito un villaggio completo,” racconta Smith. “Ogni negozio, ogni abitazione riflette la vita reale dell’epoca.” Persino la scena in cui il forte viene dato alle fiamme nell’episodio finale è ispirata a fatti realmente accaduti, quando Bridger vendette il forte a Brigham Young prima di ritirarsi. (Continua a leggere dopo la foto)

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L’accuratezza storica di American Primeval

Per garantire la massima accuratezza storica, il team di American Primeval ha collaborato con esperti militari, storici mormoni e consulenti delle tribù native. Dai costumi tradizionali alle armi, ogni dettaglio è stato studiato per riflettere il 1857. “Ogni dipartimento ha fatto ricerche immense,” spiega Eric Newman, produttore esecutivo. “Se qualcosa non era autentico, si perdeva subito la credibilità”. (Continua a leggere dopo la foto)

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Il messaggio di American Primeval

Oltre a offrire un racconto avvincente, la serie invita a riflettere su una storia spesso dimenticata o idealizzata. “Guardare il passato senza nostalgia è fondamentale per non ripetere gli errori”, sottolinea Newman. Con American Primeval, Netflix ci regala una narrazione cruda, autentica e visivamente straordinaria, che cattura lo spirito della frontiera americana in tutta la sua complessità.