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“Room”: la terribile storia vera dietro il film con Brie Larson su Netflix

19/04/2024 15:04 - Ultimo aggiornamento 19/04/2024 15:04

Una storia forte e commovente sul rapporto tra madre e figlio in un film su Netflix acclamato dalla critica. Se amate trame intense dal significato profondo, questo film fa al caso vostro. Stiamo parlando di “Room”, film drammatico del 2015 diretto da Lenny Abrahamson, basato sul romanzo del 2010 di Emma Donoghue. Il film è stato acclamato dalla critica e ha ricevuto numerose nomination e premi, tra cui quattro candidature agli Academy Awards, vincendo quello come Miglior Attrice a Brie Larson per la sua interpretazione, oltre ai Golden Globe Awards, agli Screen Actors Guild Awards e ai BAFTA Awards. In questo articolo approfondiremo tutte le curiosità sul film, a partire dalla trama e il cast, senza dimenticare la recensione e il trailer! (Continua a leggere dopo la foto).

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La trama del film “Room”

Basato sul romanzo del 2010 “Stanza, letto, armadio, specchio” (Room) scritto da Emma Donoghue, che ha partecipato al film in qualità di sceneggiatrice e produttrice, “Room” racconta la storia di Joy Newsome (interpretata da Brie Larson) e del figlio Jack (interpretato da Jacob Tremblay), imprigionati in una stanza di 10 metri quadrati. La stanza è l’unico mondo che Jack abbia mai conosciuto, e Joy si sforza di proteggerlo per creare una vita normale nonostante le circostanze disperate. Nel dettaglio la storia si può dividere in due parti distinte. La prima, quella riferita alla prigionia della madre e del figlio, caratterizzata dalla lotta dei due per la sopravvivenza fisica ed emotiva; la seconda, che vede i protagonisti affrontare il mondo esterno, non appena riusciti a fuggire.

Entrambi vivranno nell’incubo di un’ombra, quella del rapitore “Old Nick”. L’uomo, non solo ha rapito Joy sette anni prima mentre tornava da scuola, ma ha anche abusato di lei fisicamente, fino a farla restare incinta. Il fulcro della narrazione risiede nel rapporto tra madre e figlio. Entrambi i personaggi si trovano a vivere in connessione profonda, che va ben oltre il rapporto genitoriale comunemente inteso. Nella privazione di una vita normale, Joy e Jack dovranno scoprire il confine tra l’istinto di protezione e il bisogno di libertà.

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Il cast del film “Room”

La storia è certamente forte e intensa, ma il cuore del successo del film risiede anche nelle performance degli attori protagonisti, Brie Larson e Jacob Tremblay. Riguardo alla Larson, oltre ai numerosi premi già citati vinti dopo il debutto del film, si ricordano anche i ruoli di Molly Tracey in 21 Jump Street (2012), Grace in Short Term 12 (2013), Mason Weaver in Kong: Skull Island (2017) e Captain Marvel nel Marvel Cinematic Universe. “Costruire un vero rapporto e una profonda amicizia con Jacob è stato incredibilmente importante per l’esperienza di realizzazione del film”, ha affermato la Larson a Deadline: “Quando ho accettato di fare questo film, ho accettato di assumermi la responsabilità di questo bambino”.

A entusiasmare il pubblico, infatti, anche l’attore Jacob Tremblay. Nonostante la giovane età, Jacob si è aggiudicato un Critics’ Choice Award al miglior giovane interprete, ottenendo anche una candidatura agli Screen Actors Guild Award come miglior attore non protagonista. Dopo “Room”, Jacob ha preso parte al set di Wonder (2017), che gli è valso un’ulteriore candidatura al Critics Choice Awards, e al doppiaggio del protagonista del film d’animazione Pixar Animation Studios Luca (2021). Questa la lista completa del cast:

Brie Larson: Joy Newsome
Jacob Tremblay: Jack Newsome
Joan Allen: Nancy Newsome
Tom McCamus: Leo
William H. Macy: Robert Newsome
Sean Bridgers: Old Nick
Wendy Crewson: conduttrice talk show
Amanda Brugel: agente Parker
Joe Pingue: agente Grabowski
Megan Park: Laura
Cas Anvar: dott. Mittal

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La recensione del film “Room”

Il film “Room” riesce a mettere in crisi lo spettatore, sollevando intense riflessioni circa due tematiche, quella della prigionia e quella della libertà. Nel legame madre-figlio, si ritrova tutta la commozione di un affetto materno e protettivo, ma anche la volontà implicita a raggiungere una reciproca indipendenza, ostacolata in questo caso dalla circostanza di sofferenza e di violenza subite. Ma nel corso della trama, assume un forte significato anche il bisogno di libertà, la cui contraparte è rappresentata dall’immagine metaforica della stanza: pareti che raccontano di una dramma e che separano dalla conduzione di una vita normale. La stessa vita, che una volta scoperta, lancia verso nuove sfide da affrontare. La privazione, dunque, è la tematica che fa da cerniera. Joy è stata privata dell’adolescenza, abusata fisicamente e ridotta alla prigionia per anni. Jack, nato già dentro quella stanza, conosce il mondo attraverso i racconti della madre, nella privazione di una concreta conoscenza del mondo, seppur nella consapevolezza dell’esistenza delle sue potenziali storture.

Sul sito Rotten Tomatoes, il film ha ottenuto un 93% delle recensioni positive, ricevendo il pieno consenso della critica: “Guidato dall’incredibile lavoro di Brie Larson e Jacob Tremblay, Room offre un’esperienza indimenticabilmente straziante e innegabilmente gratificante”. Un utente ha anche sottolineato: “Il senso di speranza è presente anche nei momenti più tristi”, “Room mette in mostra il meglio e il peggio dell’umanità”. Un altro utente ha sottolineato anche qualche criticità: “Troppo vago. Il regista avrebbe potuto ottenere un risutltato migliore”.

Il film “Room” racconta una storia vera?

“Room” rappresenta il primo adattamento cinematografico del romanzo di Emma Donoghue, che a sua volta trae spunto da fatti realmente accaduti ad Amstetten noti come il caso Fritzl. Nello specifico il fatto di cronaca si riferisce al sequestro di Elisabeth Fritzl, una donna austriaca che ha vissuto imprigionata per 24 anni. Rapita appena diciottenne, la donna ha conosciuto solo le pareti di un bunker sotterraneo costruito dal padre, l’ingegnere Josef Fritzl, nella cantina di casa. Il caso scoppiato ad Amstetten ha sollevato l’opionione pubblica per il forte impatto avuto sulla donna. L’isolamento è durato dal 1984 al 2008, con annessi abusi sessuali da cui sono nati sette figli.

La location del film “Room”

Le riprese del film sono iniziate nel novembre 2014 a Toronto e sono terminate il 15 dicembre seguente.

Il trailer del film “Room”

La pellicola attualmente è disponibile su Netflix.

Fonti: Netflix, Deadline, Rotten Tomatoes