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#CancelNetflix è l’hashtag del momento. La rabbia degli abbonati per la stretta sulle password

30/05/2023 12:50 - Ultimo aggiornamento 13/05/2024 22:33

Decisamente non è stata accolta di buon grado, da molti utenti, la nuova politica di Netflix in merito alla (non) condivisione di account e password all’in fuori del cosiddetto nucleo domestico, in vigore dallo scorso 23 maggio. In fondo era prevedibile, giacché secondo le stime sono addirittura cento milioni – e rappresentano il 43% degli utenti globali – gli utenti “scrocconi”. Come vi avevamo riportato, i ricavi del primo trimestre del 2023 della piattaforma streaming californiana sono stati deludenti, se deludenti possono essere considerati 8,16 miliardi di dollari in luogo degli 8,18 che si prevedevano. La strategia di rientro prevede, dunque, di recuperare risorse con il nuovo miniabbonamento extra per continuare a guardare film e serie Tv. Forse un azzardo, testimoniato dal fatto che #CancelNetflix è divenuto l’hashtag del momento. . Leggi anche: Netflix, a chi è rivolta la nuova funzionalità “Trasferimento di profilo”
(Continua a leggere dopo la foto)

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Ti sei perso i titoli nuovi in uscita su Netflix questa settimana? Come sempre, sai che puoi trovare su Netflixmania i riepiloghi delle nuove uscite della settimana quiPuoi trovare tutte le migliori serie tv e i migliori film italiani da vedere su Netflix o in streaming qui

Che succede in Rete?

Succede che negli ultimi giorni, dopo il primo annuncio di ottobre 2022 e la definitiva entrata in vigore della stretta sulle password, sono talmente tanti gli hashtag #CancelNetflix che Facebook, come si può vedere in foto, li ha “temporaneamente nascosti”: infatti, “Alcuni contenuti in questi post violano i nostri Standard della community”, si legge. Su Twitter, invece, l’hashtag continua a spopolare. In molti riprendono inesorabilmente un tweet della stessa Netflix oramai celebre, risalente al 2017 e conservato nel mare magno della Rete: “Love is sharing a password”. La cosa quantomeno curiosa è che, come abbiamo già accennato, sembra una decisione piuttosto controproducente, quella presa dai vertici della piattaforma, considerando che essi stessi ammettono, a riguardo della prima sperimentazione effettuata nei mesi scorsi in taluni Paesi:

“Dalla nostra esperienza in America Latina, ci attendiamo una reazione di annullamento in ciascun mercato quando implementeremo la condivisione a pagamento che influirà sulla crescita dei membri a breve termine”.
Da un comunicato di Netflix.

Tutto questo nel breve periodo, ma a Los Gatos evidentemente ragionano nel medio e lungo periodo e scommettono che gli utenti “esterni” si convinceranno, infine, a pagare l’extra per la visualizzazione al di fuori del nucleo domestico. (Continua a leggere dopo la foto)

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Le ragioni della protesta

Non si tratta, invero, dell’unico motivo per cui gli utenti disdicono e invitano al boicottaggio, ma in molti imputano a Netflix anche di non essere più in grado di proporre contenuti di qualità, dunque di non essere più competitiva con le nuove piattaforme che fanno una agguerrita concorrenza, e di cancellare troppe serie TV. Da qui il boicottaggio, disdicendo il proprio abbonamento ed invitando anche gli altri a fare lo stesso. (Continua a leggere dopo la foto)

Le motivazioni della scelta di Netflix

Per via della feroce concorrenza di altre piattaforme streaming, come Disney+ e Amazon Prime Video, Netflix ha perso circa duecentomila abbonamenti, sicché, per rilanciare il marchio, è stata elaborata un’altra strategia, oltre alla condivisione di account e password: puntare molto sull’abbonamento Base con pubblicità, recentemente aggiornato visto che dal novembre 2022, quando era stato introdotto, non aveva riscosso grande successo. Netflix, da entrambe le novità, si aspetta una crescita di ricavi e numero di abbonati nel medio e lungo periodo.

Riteniamo che questi miglioramenti renderanno la nostra offerta ancora più attraente per un gruppo più ampio di consumatori e rafforzeranno ulteriormente il coinvolgimento degli abbonati esistenti e nuovi al piano pubblicitario“.
Dalla lettera trimestrale agli azionisti dei co-Ceos di Netflix, Ted Sarandos e Greg Peters

L’ironia di Blockbuster

Semplice promemoria di quanto potevate prendere a noleggio i film da noi”, si legge in un tweet pubblicato nei giorni scorsi da Blockbuster: “A noi non interessava con chi li condividevate. Bastava solo li riportaste in tempo”. Infatti, nei giorni scorsi, in Rete vi era chi immaginava una prossima fine per Netflix, ricordando che “Blockbuster cominciò così”  (Continua a leggere dopo la foto)
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Un breve riepilogo: cosa cambia?

Le persone con cui i clienti di Netflix potranno condividere il proprio account attraverso l’acquisto di un utente extra dovranno obbligatoriamente essere maggiorenni, abitare nello stesso Paese di residenza del titolare e accedere alla piattaforma da un solo dispositivo alla volta. Chi intenda comunque utilizzare le proprie credenziali Netflix con chi non fa parte del nucleo domestico avrà a disposizione due possibili opzioni: trasferire il profilo su un nuovo abbonamento a pagamento, oppure acquistare un’utenza extra al costo supplementare di 4,99 euro al mese.

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FONTI

la Repubblica, Il Sole 24 Ore, Donna Moderna, Wired Italia