
La nuova versione di “Frankenstein”, diretta da Guillermo del Toro, ha rilanciato il mito attraverso un’estetica cupa, sensuale e profondamente umana. Ombre scolpite come ambienti emotivi, creature che diventano metafore, cast d’autore e un immaginario che unisce romanticismo nero e tragedia: elementi che hanno subito colpito chi ama le storie dove il “mostro” non è un essere da temere, ma un personaggio da comprendere.

Chi si è immerso in questo universo fatto di dolore, desiderio, identità e metamorfosi, spesso cerca titoli capaci di evocare lo stesso connubio di horror gotico, inquietudine esistenziale e poesia visiva. Netflix offre diverse opere che condividono queste atmosfere. Ecco la nostra selezione dei 10 titoli perfetti per chi ha amato “Frankenstein” – le migliori serie e film gotici su Netflix.
Abigail (2024)
Un mix esplosivo di adrenalina, atmosfere gotiche e un immaginario horror-macabro

Il film horror, diretto dal duo Radio Silence — già celebrato per Scream e Ready or Not, ma qui ancora più consapevole della propria firma visiva — sfrutta tutto il potenziale del genere, orchestrando tensione, gore e humour macabro con una precisione quasi chirurgica e spingendo ogni elemento all’estremo, fino a costruire un horror tanto visivo quanto imprevedibile, capace di colpire lo spettatore con sequenze macabre e creativamente violente.
Senza mai scivolare nello splatter gratuito, il film ci immerge in ambienti chiusi che, con l’illuminazione gotica, accentuano un senso costante di prigionia, guidato da un villain atipico — una bambina che alterna innocenza e ferocia con disarmante naturalezza.
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I delitti di West Point (The Pale Blue Eye) (2022)
Un’indagine nell’ombra, dove la verità affiora come nei racconti più oscuri di Edgar Allan Poe

Ambientato nel 1830, in un’accademia militare avvolta dalla neve e da un costante senso di minaccia, “The Pale Blue Eye” segue un detective tormentato che indaga su una serie di omicidi rituali. Al suo fianco, un giovane Edgar Allan Poe, ancora studente, già ossessionato dalla morte e dalla natura del male. La storia intreccia indagine, mistero e tragedia personale, costruendo una tensione lenta, quasi ipnotica, in un’America ancora in formazione.
È una delle opere più vicine allo spirito del romanzo di Mary Shelley: autopsie morali, corpi violati, la ricerca di un senso nell’orrore. Come fa del Toro con il suo Frankenstein, il film unisce atmosfere gotiche, riflessione filosofica e una scrittura che parla di umanità prima che di mostri.
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The Haunting of Bly Manor (2020)
Una casa isolata, ricordi che non vogliono tacere e un amore che sfida i fantasmi

Ambientata in una villa inglese isolata, “The Haunting of Bly Manor” parte come un racconto di fantasmi, per poi diventare una storia d’amore tragica e profondamente umana. Una governante arriva a Bly per occuparsi di due bambini rimasti orfani, ma presto la casa rivela presenze del passato, segreti rimossi e ferite che si rifiutano di guarire. L’orrore non risiede tanto nelle apparizioni quanto nei ricordi che tornano a galla.
Condivide con Frankenstein la capacità di usare il soprannaturale come metafora: la “creatura” qui è il rimorso che non smette di cercare chi lo ha generato. È un horror intimo, poetico, che gioca su memoria, identità e perdita, lasciando una scia di dolcezza e inquietudine più che di puro spavento.
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La caduta della casa degli Usher (2023)
Un horror gotico e raffinato, un vero incubo moderno

Come gli appassionati di letteratura ben sanno, “La caduta della casa degli Usher” (The Fall of the House of Usher) è un’opera di Edgar Allan Poe, un racconto del terrore datato 1839. Ma è anche il titolo di una miniserie su Netflix che rompe gli schemi tradizionali delle storie familiari, trasformando un’eredità intricata in uno spettacolo gotico: una sorta di horror psicologico che mescola satira nera, tragedia e visioni allucinate.
La produzione del 2023 traspone la novella di Poe nella contemporaneità, non senza riferimenti all’attualità, dal potere delle grandi corporazioni alle famiglie che prosperano sulle disgrazie altrui. Come Frankenstein, mette al centro il rapporto tra creatore e creatura, peccato originario e conseguenze inevitabili. È gotica nell’anima, moderna nella messa in scena, spietata nella sua riflessione sulla natura umana.
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Castlevania (2017–2021)
Il dark fantasy gotico che ridefinisce la leggenda di Dracula
“Castlevania” è una serie animata sorprendentemente adulta, che reinventa il mito di Dracula tra invasioni demoniache, alchimisti, maledizioni e lotte interiori. Violenta, elegante, scritta con grande intelligenza, mostra un mondo in cui umani e vampiri si affrontano mentre la linea tra giustizia e vendetta si fa sempre più sottile.
Condivide l’immaginario gotico e il rapporto complesso tra uomo e mostro. Le creature non sono solo antagonisti: sono manifestazioni del dolore umano, proprio come nella creatura di Frankenstein. Se ami storie cupe ma sofisticate, dove l’azione convive con temi religiosi, filosofici e morali, è una visione da recuperare.
La stanza delle meraviglie di Guillermo del Toro (2022)
Otto incubi d’autore tra estetica gotica, orrore viscerale e meraviglia oscura
In questa antologia horror, Guillermo del Toro seleziona e introduce otto storie firmate da registi diversi, ognuna con un immaginario preciso, morboso e visionario. È un laboratorio di incubi: case infestate da presenze antiche, creature deformi, ossessioni che divorano chi le coltiva, manufatti maledetti e verità che sarebbe stato meglio non scoprire. L’estetica è ricchissima, curata nei minimi dettagli, con una sensibilità gotica che richiama le atmosfere di Frankenstein.
La serie esplora le paure più profonde dell’essere umano—la trasformazione del corpo, il senso di colpa, la solitudine, la ricerca di un ordine nel caos. Ogni episodio è un mondo a sé, ma tutti condividono il gusto di del Toro per il macabro elegante, dove il mostruoso è spesso un riflesso di chi lo osserva. Ideale per chi cerca un horror sofisticato, visivamente potente e sorprendente a ogni svolta. Disponibile su Netflix.
Mercoledì (2022– )
Un’eroina oscura, sarcasmo affilato e un’accademia piena di segreti e mostri

Ambientata nella Nevermore Academy, Mercoledì Addams indaga su una serie di omicidi misteriosi mentre cerca di gestire i suoi poteri psichici e di sopravvivere alla vita scolastica. La serie unisce estetica gotica, humor nero e atmosfere da fiaba macabra, con un mondo popolato da creature, visioni e segreti che affiorano come in un romanzo vittoriano reinterpretato in chiave pop.
Mercoledì è perfetta per chi ha amato Frankenstein: entrambe le storie raccontano personaggi considerati “mostri” dalla società, ma che rivelano sensibilità profonde, fragilità e un bisogno feroce di capire il proprio posto nel mondo. Una serie che diverte, inquieta e conquista con il suo stile impeccabile.
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Ratched (2020)
Niente è più inquietante di ciò che tenta di essere umano.

Ambientata nel 1947, Ratched segue l’arrivo di Mildred Ratched in un ospedale psichiatrico dove vengono sperimentate pratiche controverse e spesso crudeli. Dietro il suo aplomb impeccabile e l’eleganza glaciale si nasconde un abisso di segreti, traumi e desideri inconfessabili. La serie costruisce un mondo visivo ricchissimo: colori saturi, architetture rétro, atmosfere da fiaba macabra e una tensione che cresce capitolo dopo capitolo.
Come in Frankenstein, il film Ratched mette al centro figure “mostruose” che in realtà sono plasmate dal dolore e dal rifiuto sociale. Come nelle storie gotiche più riuscite, la linea tra vittima e carnefice è fragile, e ciò che appare luminoso nasconde sempre un’ombra. Una serie intensa, disturbante e visivamente magistrale.
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Altre serie e film gotici in streaming
Crimson Peak (2015)
Amore, fantasmi e segreti sepolti in una casa che non smette mai di respirare
Una casa che sembra respirare, corridoi che scricchiolano come ferite aperte, un amore proibito che cela verità indicibili. In “Crimson Peak” Guillermo del Toro mette in scena un melodramma gotico dove il soprannaturale è l’eco dei traumi, e il passato torna a bussare senza pietà. La protagonista si ritrova intrappolata in una dimora decadente, sospesa tra fascinazione e terrore, circondata da segreti familiari e apparizioni inquietanti.
Ritrovi la stessa estetica barocca e la malinconia dei personaggi che rende unico il suo Frankenstein. Il “mostro” non è solo ciò che emerge dalle ombre, ma ciò che i personaggi nascondono: colpe, bugie, desideri repressi. Un titolo ideale per chi ama horror eleganti, visivamente ricchissimi e profondamente emotivi. Disponibile su Prime Video.
Mary Shelley (2017)
“Mary Shelley” racconta la vita della giovane autrice che ha dato origine al mito di Frankenstein, dalla relazione tumultuosa con Percy Shelley alle tragedie che plasmarono la nascita del suo romanzo immortale. Il film mette in luce il contesto culturale e personale in cui è nato uno dei testi fondativi dell’horror moderno.
È l’opera che permette di comprendere il cuore del mito: la sua origine è reale, umana, fatta di perdita, amore e desiderio di creare qualcosa che sopravviva al dolore. Se il film di Guillermo del Toro ti ha incuriosito sul “dietro le quinte” del personaggio, questa è la tappa obbligata. Disponibile su Prime Video.

