
Quando l’Italia si è accorta che Milano era, ed è, un crocevia importante per più di una cosca delle varie mafie italiane, era troppo tardi. Cosa nostra, ma la ‘ndrangheta in particolare, vi hanno messo le radici già a cavallo tra gli anni Settanta e Ottanta. Anche se ne Lo spietato Riccardo Scamarcio si chiama Santo Russo, la storia si basa sulla vicenda reale di Saverio Morabito, cognome pesantissimo, che fu uno dei primi e pochissimi pentiti di ‘ndrangheta, certamente il più importante.

Tra gli scenari della “Milano da bere” degli anni Ottanta e flashback illuminanti, il film, disponibile su Netflix, è un film che non può non appassionare gli amanti del genere crime, ma anche chi osservi il fenomeno con un approccio sociologico. [TRAILER in fondo]
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- Titolo originale: Lo Spietato
- Genere: Crime, Drammatico
- Paese di produzione: Italia
- Lingua originale: italiano
- Anno di produzione: 2019
- Durata: 107 minuti
- Cast: Riccardo Scamarcio, Sara Serraiocco, Alessio Praticò, Alessandro Tedeschi, Marie-Ange Casta, Sara Cardinaletti, Angelo Libri
- Regia: Renato De Maria
Liberamente ispirato al libro di Pietro Colaprico e Luca Fazzo “Manager calibro 9”, con questo film si conclude la trilogia del regista Renato De Maria (che ha diretto Scamarcio anche nel recente successo Svaniti nella notte) sul mondo della mala, dopo La prima linea e il documentario Italian Gangsters. Riccardo Scamarcio, tra scelte inevitabili e traiettorie pericolose, è dunque il protagonista di un viaggio lungo un quarto di secolo nel mondo della malavita italiana, e più precisamente della ‘ndrangheta “esportata” in Lombardia. L’epopea di Santo Russo, gangster che si muove nella realtà caleidoscopica e vertiginosa della Milano da bere è ispirato a una storia vera: quella di Saverio Morabito, noto criminale calabrese degli anni Settanta e Ottanta.

Questi, partito con nulla dalla sua terra d’origine, si trasferì giovanissimo nel capoluogo lombardo, da dove partì la sua ascesa criminale. Diventa così una figura chiave della malavita milanese, coinvolto in rapine, sequestri e traffici di droga. Accanto a lui, due donne che rappresentano i poli opposti della sua vita: sua moglie, simbolo della stabilità e del tradizionalismo, e l’amante, femme fatale affascinante e pericolosa. Un dualismo che riflette la costante lotta interiore del protagonista, diviso tra ambizione e il desiderio di redenzione. (Continua a leggere dopo la foto)
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La nostra recensione: gangster movie e riflessioni profonde
A differenza di molte pellicole del genere, Lo Spietato inserisce un tocco ironico, rendendo la narrazione più leggera e godibile, pur senza rinunciare alla drammaticità della storia. La fotografia ricostruisce perfettamente la Milano degli anni Ottanta, tra luci al neon, club esclusivi e ambienti fumosi. Il risultato è un viaggio immersivo in un’epoca di eccessi, ambizione e criminalità. Se da un lato Lo Spietato offre una spettacolare escalation criminale, dall’altro si sofferma su un tema più profondo: il prezzo del potere. La storia di Santo Russo non è solo quella di un gangster, ma di un uomo che crede di poter controllare il proprio destino, per poi rendersi conto che il successo ha un costo insostenibile.
La regia di Renato De Maria punta su un tono volutamente sopra le righe: colori accesi, musica d’epoca, montaggio ritmato e una costruzione quasi episodica che segue l’evoluzione di Santo Russo: questo approccio rende il film più spettacolare che realistico, anche se la storia nasce da fatti veri. Scamarcio è nel suo elemento: elegante, sfacciato, violento, irresistibile. Regge da solo il film e gli dà un’identità forte.
Il cast
Marie-Ange Casta, la sorella della più nota Laetitia, è l’amante di Santo, seducente e imprevedibile. Sul grande schermo ha partecipato a film francesi e internazionali, tra cui Des vents contraires e Une histoire banale.

Riccardo Scamarcio è Santo Russo, il protagonista in una delle sue interpretazioni più intense. Il grande pubblico lo scopre nei primi anni 2000 con film come Tre metri sopra il cielo, che lo rendono un’icona per i giovani, ma presto si emancipa dall’etichetta di “bello maledetto”. Nel corso degli anni ha costruito una carriera personale forte, interpretando personaggi intensi e spesso tormentati in film come Romanzo criminale, Mine vaganti, La prima linea. Parallelamente ha ottenuto spazio anche all’estero, entrando in produzioni come John Wick – Capitolo 2.
Sara Serraiocco interpreta la moglie di Santo, figura devota e remissiva. Alessio Praticò veste i panni di un fidato compagno di crimine.
Il trailer
Il film è già disponibile per lo streaming ► GUARDA SU NETFLIX

