Su Netflix una delle opere più sorprendenti del cinema italiano recente, un film che torna a imporsi con forza grazie al suo mix di realismo urbano, immaginario supereroistico e un’energia narrativa ancora freschissima. il film di Gabriele Mainetti è una di quelle rarità che riescono a parlare a pubblici diversi senza perdere identità. Un racconto che unisce la periferia romana all’epica pop, la fragilità emotiva all’azione più ruvida.
A quasi dieci anni dall’uscita, Lo chiamavano Jeeg Robot continua a stupire per maturità, ambizione e libertà creativa. Ecco tutto ciò che c’è da sapere: dalla trama al cast, alle recensioni. [TRAILER]
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- Titolo originale: Lo chiamavano Jeeg Robot
- Formato: Film
- Durata: 112 minuti
- Genere: Azione, dramma, superhero urbano
- Paese: Italia
- Lingua originale: Italiano
- Regia: Gabriele Mainetti
- Cast principale: Claudio Santamaria, Ilenia Pastorelli, Luca Marinelli, Stefano Ambrogi
- Data di uscita su Netflix: Disponibile ora
La storia segue Enzo Ceccotti, un piccolo delinquente di Tor Bella Monaca che vive di espedienti, trascinato da una quotidianità fatta di isolamento e sopravvivenza. Tutto cambia quando un incidente inaspettato gli conferisce una forza sovrumana, trasformando la sua esistenza in un campo di battaglia fisico ed emotivo. La metamorfosi di Enzo non ha nulla di eroico: è sporca, dolorosa, istintiva. Nel mezzo della sua confusione interviene Alessia, una giovane donna fragile e incantata dai ricordi dell’anime “Jeeg Robot d’Acciaio“, convinta che Enzo sia il supereroe che ha sempre immaginato.
Il percorso dei due si intreccia con la violenza imprevedibile dello Zingaro, un criminale sopra le righe che minaccia di travolgere ogni equilibrio. La periferia romana diventa così il teatro di un racconto che mescola degrado, redenzione e un’epica pop profondamente italiana. L’universo visivo del film mescola riferimenti al fumetto, alla cultura pop e al cinema metropolitano europeo.
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Cast e personaggi
Claudio Santamaria offre una delle sue interpretazioni più intense. Il suo Enzo è trattenuto, ferito, potente e vulnerabile allo stesso tempo. La trasformazione fisica e psicologica del personaggio è resa con una profondità rara nel cinema nazionale.
Accanto a lui splende Ilenia Pastorelli, premiata ai David di Donatello, che porta sullo schermo una Alessia indimenticabile: fragile e luminosa, ingenua e lucidissima, una figura capace di lasciare il segno.
A rubare costantemente la scena è Luca Marinelli nei panni dello Zingaro, uno dei villain più iconici del cinema italiano contemporaneo. Con la sua fisicità magnetica e la follia controllata, trasforma ogni scena in un piccolo terremoto narrativo. Stefano Ambrogi completa un cast solido, capace di raccontare una periferia credibile senza stereotipi.
Recensione e critica
Fin dalla sua uscita, il film è stato accolto come un film capace di aprire una strada nuova. Molti critici lo hanno definito una scommessa vinta, un’opera che “non imita il cinema americano ma lo reinterpreta con identità italiana”. Il pubblico gli ha riservato un’accoglienza calorosa: il consenso trasversale, certificato dalle principali piattaforme di valutazione, testimonia un impatto duraturo.
La regia nervosa di Mainetti, le performance solide del cast, il ritmo serrato e la sensibilità emotiva ne fanno un film che continua a conquistare anche oggi, grazie alla sua nuova visibilità su Netflix. Come scrisse Massimo Bertarelli su Il Fatto Quotidiano: “Un piccolo capolavoro, un gioiellino di umorismo e di azione”. Un giudizio che resiste al tempo.
L’ispirazione per il film
Naturalmente, il film non è tratto da una storia vera. È un racconto originale scritto da Nicola Guaglianone e Menotti, con ispirazioni che attingono al mondo dei supereroi e all’immaginario dell’anime “Jeeg Robot d’Acciaio“.
Quando guardarlo su Netflix
Il film è già disponibile ora su Netflix ► GUARDA SU NETFLIX