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La vedova nera esiste davvero: la scioccante storia vera dietro il film più visto su Netflix

05/06/2025 18:25 - Ultimo aggiornamento 05/06/2025 18:28
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María Jesús Moreno Cantó e Antonio Navarro Cerdán (Fonte: Wonder Channel)

Amanti segreti, menzogne manipolatrici e un omicidio premeditato nel silenzio di un garage: il caso che ha sconvolto la Spagna è approdato su Netflix con il film che attualmente guida la Top 10. La vedova nera è una storia vera. In un quartiere tranquillo di Valencia, in una calda mattina d’agosto, un uomo fu brutalmente assassinato nel parcheggio sotto casa.

Nessun testimone, nessuna telecamera, nessun furto. Solo sette coltellate, precise e letali, che trafiggono cuore e polmoni. È l’inizio del caso criminale noto come il Delitto di Patraix, oggi al centro de La vedova nera, il film spagnolo che sta conoscendo un successo enorme. Dunque, entriamo nei meandri della raccapricciante vicenda.

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La vedova nera è una storia vera: la doppia vita di Maje

Antonio Navarro Cerdán, ingegnere di 35 anni, viene trovato senza vita nel parcheggio del suo condominio il 16 agosto 2017. Accanto a lui, tutto è in ordine. Nessun segno di rapina, nessun oggetto mancante: il delitto, evidentemente, non è frutto del caso. Dietro l’omicidio si cela un piano diabolico, messo in atto dalla persona che meno si sospetterebbe: la moglie, María Jesús Moreno Cantó, conosciuta anche come Maje, un’infermiera dall’apparenza impeccabile, ma dalla vita segreta fatta di inganni, manipolazioni e relazioni multiple. Cresciuta in una famiglia devota e severa, Maje viene educata secondo rigidi principi religiosi.

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María Jesús Moreno Cantó durante il processo (Fonte: Corriere della sera)

Una giovinezza repressa che esploderà anni dopo in una doppia vita fatta di relazioni extraconiugali e bugie incrociate. Nel 2011 conosce Antonio, e nel 2016 lo sposa, nonostante avesse già una relazione con un altro uomo. Ma quella era solo la punta dell’iceberg. Al momento dell’omicidio, la donna manteneva almeno quattro relazioni in contemporanea, ognuna coperta da menzogne ben calibrate: ad alcuni diceva di essere vittima di un marito violento, ad altri di essere infelice e prigioniera.
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La trappola nel garage

Uno degli uomini nella rete di Maje è Salvador Rodrigo Lapiedra, 20 anni più grande, sposato e padre. Convinto dalle menzogne della donna – secondo cui solo la morte del marito avrebbe potuto salvarla – Salvador accetta di compiere l’irreparabile. Il 16 agosto, armato di coltello e con le chiavi del garage fornite da Maje stessa, si apposta nell’ombra e uccide Antonio. Il tutto in una manciata di minuti.

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María Jesús Moreno Cantó e il marito (Fonte: Corriere della sera)

Per settimane, il delitto resta un mistero. Ma le intercettazioni e una cena registrata in un bar – dove i due amanti si incontrano dopo l’omicidio – svelano l’inquietante verità.

Il movente

Come ricostruisce Vogue Italia, gli investigatori scoprono presto che Maje aveva avviato le pratiche per riscuotere le polizze vita, l’eredità e la pensione di reversibilità del marito, il tutto pochi giorni dopo il funerale. In caso di divorzio, non avrebbe avuto diritto a nulla. Il movente economico diventa evidente, ma il quadro si complica ulteriormente.

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Salvador collabora con la polizia e confessa. Sarà lui a condurli al pozzo di Ribarroja, dove aveva nascosto l’arma del delitto. A quel punto, tradito e abbandonato da Maje (che nel frattempo aveva altri amanti), la accusa apertamente: “Mi ha manipolato, mi ha usato per uccidere”.

Il processo a María Maje Jesús Moreno Cantó

Il processo si conclude nel 2020 con una sentenza esemplare: 22 anni di carcere per María Jesús Moreno Cantó per omicidio premeditato con le aggravanti di parentela e tradimento. A Salvador vengono inflitti 17 anni, con attenuante per la collaborazione. La Corte lo ha confermato: Maje ha architettato il piano, ha fornito la chiave del garage e ha lasciato che l’amante eseguisse l’omicidio. Lo ha fatto per soldi. E per liberarsi da un matrimonio scomodo.

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Il parcheggio dell’omicidio in una scena del film su Netflix (Foto: Netflix ©)

La svolta nel 2023

Nel 2023, una nuova svolta. Maje rimane incinta di un altro detenuto, anch’egli condannato per omicidio, conosciuto nel carcere di Picassent. Il bambino nasce a luglio, e lei viene trasferita nel reparto maternità del carcere di Fontcalent, dove potrà restare col figlio fino ai tre anni d’età, secondo la legge spagnola. La relazione con il padre del bambino si interrompe pochi mesi dopo, lasciando Maje da sola, ancora una volta, ma questa volta dietro le sbarre fino al 2042.

Il film su Netflix: il trailer de La vedova nera

Il caso è al centro del nuovo thriller disponibile su Netflix, La vedova nera, che ricostruisce – con documenti, testimonianze e ricostruzioni – la scioccante vicenda di María Jesús Moreno Cantó. Un ritratto inquietante di una mente manipolatrice capace di trasformare l’amore in un’arma letale.
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