
Il Gattopardo location serie Netflix – La nuova serie Netflix Il Gattopardo, finalmente in uscita su Netflix, e con grandissime velleità, suscita grande curiosità tra gli amanti del celebre romanzo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa e del film capolavoro di Luchino Visconti. Portare sullo schermo una storia tanto iconica è una sfida ambiziosa, e tra gli elementi più attesi ci sono sicuramente le location. Quali luoghi della Sicilia saranno protagonisti di questa nuova narrazione? In questo articolo vi porteremo alla scoperta delle prime informazioni sulle location scelte per riportare in vita l’atmosfera unica della Sicilia ottocentesca. (Continua a leggere dopo il video)
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Oltre alle location Palermo, ovvero i palazzi storici, la bellissima cattedrale normanna, la centralissima via Maqueda e la scenografica Piazza Pretoria, altre location siciliane faranno da sfondo alla nuova serie, una produzione originale Netflix. Tra queste, spiccano Siracusa, con i suoi antichi edifici e il fascino senza tempo, e Catania, città barocca dal carattere unico. Anche Licata sarà protagonista di alcune scene, offrendo un’ulteriore prospettiva della Sicilia raccontata nel romanzo. Per la miniserie sono state coinvolte ben 2.500 comparse, tutte siciliane, sottolineando il forte legame con il territorio. (TRAILER IN FONDO)

A Roma, invece, sono state girate alcune sequenze ambientate in interni, che contribuiranno a ricreare l’atmosfera dell’epoca con grande cura per i dettagli storici. Le riprese, distribuite su diverse città, confermano l’ambizioso intento di riportare in vita i luoghi simbolo di un’epoca indimenticabile. (Continua a leggere dopo la foto)

La celeberrima scena del valzer: nella serie e nel film

Ci sono immagini che consegnano un film (o una serie) alla leggenda, rendendo universalmente riconoscibile il prodotto. Non si può parlare de “Il Gattopardo” senza menzionare il valzer – una partitura inedita di un Valzer brillante per pianoforte di Giuseppe Verdi, adattata per l’orchestra dal grande Nino Rota – che ballano il principe don Fabrizio (Burt Lancatser) e Angelica (Claudia Cardinale) nella meraviglia barocca del Palazzo Valguarnera-Gangi, la cui sontuosa galleria degli specchi ospita le danze, ma anche le riflessioni del principe di Salina sul decadimento di un’epoca. Una residenza sfarzosa, con le sue boiserie, il soffitto con 15 cupole e i tre grandi lampadari di vetro di Murano, uno dei quali, con i suoi 102 bracci, è terzo al mondo per grandezza. (Continua a leggere dopo la foto)

Nella serie, il valzer si terrà in un altro palazzo nobiliare palermitano: Palazzo Comitini, nella centralissima via Maqueda, oggi sede della Città metropolitana di Palermo. La cosiddetta Sala Martorana, dal nome del pittore Gioacchino Martorana a cui si deve la Gloria del Principe dipinta sulla volta, sembra la più adatta per replicare la ben nota scena: il pavimento è un fastoso maiolicato settecentesco napoletano e può far ricordare quello del palazzo del film di Luchino Visconti. Assai suggestivi anche i salottini alla cinese, dove c’erano decine di piatti di porcellana incassati nelle pareti lignee, poi sostituiti da piatti della ceramica Florio, altra grande dinastia siciliana. (Continua a leggere dopo il VIDEO)
Palermo, un set a cielo aperto
La serie “permette di mostrare la città e le sue bellezze a un pubblico internazionale, amplificando ulteriormente il messaggio di attrattività e accoglienza turistica che Palermo già trasmette al mondo”, ha dichiarato il sindaco, Roberto Lagalla. Villa Boscogrande, usata per le scene del film del 1963 nella residenza dei Salina, si trova sulla Piana dei Colli di Palermo, alle pendici del Monte Pellegrino, insieme ad altre splendide ville settecentesche, circondate da ampi e rigogliosi giardini. Dovrebbe (al momento dobbiamo usare il condizionale) ritornare protagonista anche nella serie. All’epoca, il regista Luchino Visconti fece restaurare la villa in soli 24 giorni prima di girare la pellicola. Così come strade e piazze già viste nel film: piazza San Giovanni Decollato con la sua chiesa, la grande piazza Sant’Euno, la piazza della Vittoria allo Spasimo con la celebre chiesa incompiuta, piazza della Marina e il rione Kalsa, l’antico quartiere arabo di Palermo. (Continua a leggere dopo la foto)

Donnafugata (non quella vera)
Le scene di Donnafugata sono state girate nel borgo siciliano di Ciminna, in provincia di Palermo. La Chiesa Madre, con i suoi splendidi pavimenti di maioliche, e alcuni luoghi del paese, sia per gli esterni sia per gli interni, sono serviti da location per il film: come il ringraziamento in chiesa dopo l’arrivo a Donnafugata, le scene di caccia e la partenza del principe Chevalley. Qui, nel castello di famiglia, Burt Lancaster decide di ritirarsi mentre la Storia fa il suo corso, durante lo sbarco dei Mille di Garibaldi, e un’epoca passata dà il passo a una nuova era. (Continua a leggere dopo la foto)

Le altre location
L’isola di Ortigia, incantevole propaggine della città di Siracusa; Palazzo Manganelli a Catania, uno dei più prestigiosi della Sicilia, che già ospitò alcune scene del film del 1963; la cittadina di Licata: sono altri set della serie Netflix, mentre non è ancora chiaro se le scene girate a Roma saranno ancora ospitate nel Palazzo Chigi di Ariccia, alle porte della capitale, come fu nel 1963. (Continua a leggere dopo la foto)

Film e serie a confronto
Come abbiamo scritto in apertura, non sarà facile reggere il confronto con l’illustre precedente: sul sito aggregatore Rotten Tomatoes, il film di Luchino Visconti registra il 98% delle recensioni professionali positive, con un consenso che recita, “sontuoso e malinconico, Il gattopardo presenta battaglie epiche, ricchi costumi e un valzer da ballo che si candida per la più bella sequenza trasposta in cinema”. I protagonisti della produzione Netflix sono Kim Rossi Stuart (Don Fabrizio Corbera, Principe di Salina, nel ruolo che fu di Burt Lancatser), Benedetta Porcaroli (Concetta, figlia del principe di Salina), Deva Cassel (Angelica, in passato interpretata da Claudia Cardinale) e Saul Nanni (Tancredi, ovvero Alain Delon).
Il trailer della miniserie Netflix
FONTI