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New York Times, tra i film consigliati ce n’è uno italiano: un motivo in più per guardarlo (se non lo avete già fatto)

20/06/2024 12:47 - Ultimo aggiornamento 20/06/2024 13:06

Film d’azione, il New York Times “incorona” Adagio Notoriamente negli Stati Uniti sono maestri nei film d’azione, e dunque il loro parere e le loro recensioni sono da tenere in considerazione. Soprattutto se l’endorsement proviene da una testata prestigiosissima quale The New York Times, che si è soffermata sul nostro Adagio nel consigliare cinque action movies per il mese di giugno. Un appuntamento a cadenza mensile per il quotidiano della Grande Mela.
Ovviamente, fra questi cinque film, in questo nostro articolo daremo preminenza al film italiano Adagio, che anche in termini di visualizzazioni su Netflix sta riscuotendo grande apprezzamento, ma ci occuperemo anche degli altri titoli, anzitutto per capire quali siano già disponibili per lo streaming in Italia. (Continua a leggere dopo la foto)

film di azione new york times adagio

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L’articolo firmato da Robert Daniels dà conto, letteralmente, di “corpi feriti ed ego maschili feriti“, riferendosi ai protagonisti, come Pierfrancesco Favino, malato terminale con un lungo curriculum criminale, o Toni Servillo, anch’egli un ex delinquente, pur se – essendo affetto da demenza – è ora assolutamente estraneo al sottobosco criminale romano. O forse no? Favino e Servillo sono due tra gli attori più bravi e importanti degli ultimi vent’anni: conosciuti anche a livello internazionale, la loro doppia interpretazione ha convinto anche gli esigenti cronisti cinematografici del NYT. (Continua a leggere dopo la foto)

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Tra i film d’azione, il New York Times “incorona” Adagio, dunque. Il film segna la conclusione della trilogia sulla mala romana di Stefano SollimaRomanzo criminale, poi Suburra, compresa l’’appendice Suburraaeterna (tutti su Netflix) e ora il capitolo conclusivo, recentemente premiato ai David di Donatello, per la migliore colonna sonora, opera dei Subsonica. Sollima, figlio d’arte (il padre Sergio fu regista, tra gli altri, de Il figlio di Sandokan del 1977) ci ha abituato a prodotti iperrealistici che restituiscono il fascino del male, per così dire, ma che hanno spesso dei protagonisti “perdenti”, avviluppati in situazioni più grandi di loro. Lo stesso regista Stefano Sollima è noto anche negli Stati Uniti, dove ha diretto Soldado, il sequel di Sicario, e Senza rimorso, a sua volta adattamento di un romanzo di Tom Clancy. Tra tutte, in Adagio spicca la prestazione di un (quasi) irriconoscibile Pierfrancesco Favino. La storia racconta di un sedicenne che dovrà presto fare i conti con la malavita capitolina. All’insaputa del padre, un vecchio membro della Banda della Magliana, il ragazzo viene ricattato da un gruppo di carabinieri corrotti per una storia di festini dalle ramificazioni politiche ben più grandi di lui. Nel tentativo di divincolarsi dal ricatto, Manuel si rivolge a un ex-compare del padre, detto Polniuman, che promette di fare da intermediario con il carabiniere Vasco, il quale però non può permettersi di perdere i soldi che gli erano stati promessi. (Continua a leggere dopo la foto)
Leggi la scheda completa ► “Adagio” su Netflix: Tony Servillo e Pierfrancesco Favino nel cast del thriller italiano

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Gli altri film consigliati dal New York Times sono Darkness of Man, Golden Kamuy , The Last Kumite e The Mob, che non sono ancora disponibili in Italia, ad eccezione di Golden Kamui, che è su Netflix e di cui ci occuperemo a breve; Darkness of Man, invece, può essere acquistato o noleggiato su Apple Tv e su Amazon, in entrambi i casi rispettivamente a 4,99 euro e 10, 99 euro. (Continua a leggere dopo la foto)

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Adattamento del manga omonimo di Satoru Noda. Nella vasta terra di Hokkaido, nel nord del Giappone, nel tumultuoso primo decennio del ventesimo secolo Saichi Sugimoto è un eroe della guerra russo-giapponese che ha guadagnato l’appellativo di “Immortale” per le straordinarie abilità belliche dimostrate su molti campi di battaglia, incluso il più sanguinoso di tutti: la Collina dei 203 metri. Sperando di trovare una grossa somma di denaro per uno scopo particolare, inizia a cercare oro in Hokkaido. Lì, Sugimoto apprende di un grande tesoro d’oro rubato a una tribù Ainu. (Continua a leggere dopo la foto)

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