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Il Pentagono accusa e Kathryn Bigelow risponde: A House of Dynamite fa discutere (e vola in Top 10)

30/10/2025 12:51 - Ultimo aggiornamento 30/10/2025 16:09
A House of Dynamite: le critiche del Pentagono e la risposta piccata di Kathryn Bigelow. Intanto, è il film più visto in Italia.

Mentre Kathryn Bigelow ha una lunga storia di film realistici e basati su fatti concreti, il suo ultimo thriller, A House of Dynamite, in questo momento il più visto su Netflix, è già nel mirino di alcune critiche per la sua presunta mancanza di accuratezza. Ma, come vedremo nell’articolo, la risposta della regista non si è fatta attendere.

A House of Dynamite: le critiche del Pentagono e la risposta piccata di Kathryn Bigelow. Intanto, è il film più visto in Italia.
A House of Dynamite (Foto: Netflix ©)

Il film ruota attorno a diversi gangli vitali del governo degli Stati Uniti, impegnati a reagire alla notizia che un missile balistico intercontinentale è diretto verso il Paese e a decidere come fermarlo e quale dovrebbe essere la risposta globale.
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Guidato da Rebecca Ferguson, Jared Harris e  Idris Elba, A House of Dynamite ha debuttato a ottobre ricevendo recensioni ampiamente positive da parte della critica, con un’accoglienza simile da parte del pubblico: rispettivamente 78% e 77% di gradimento su Rotten Tomatoes. Il film è diventato rapidamente un successo in streaming per Netflix, mantenendo tuttora il primo posto nelle classifiche della piattaforma, come detto, e non solo in Italia.

A House of Dynamite: le critiche del Pentagono e la risposta piccata di Kathryn Bigelow. Intanto, è il film più visto in Italia.

Tuttavia, i numerosissimi fan di A House of Dynamite di certo non lavorano al Pentagono. Un memo interno ottenuto da Bloomberg, infatti, rivela infatti che l’agenzia governativa prova una certa “angoscia” per le presunte inesattezze del film. Il documento indica che il governo si stava preparando a “correggere supposizioni errate, fornire fatti corretti e una migliore comprensione” del sistema di difesa missilistico terrestre del Paese, come rappresentato nel thriller Netflix:

“[Il film] mostra che la deterrenza può fallire, il che rafforza la necessità di un sistema attivo di difesa missilistica nazionale. Gli intercettori fittizi del film mancano il bersaglio, e comprendiamo che ciò è parte del dramma pensato per intrattenere il pubblico, [ma i risultati dei test reali] raccontano una storia molto diversa.”

A House of Dynamite: le critiche del Pentagono e la risposta piccata di Kathryn Bigelow. Intanto, è il film più visto in Italia.

Un dettaglio che il memo non menziona, ma che nel film è ben presente, è il costo degli intercettori terrestri: il personaggio del Segretario alla Difesa Reid Baker, interpretato da Jared Harris, si lamenta di aver speso 50 miliardi di dollari per “un dannato lancio di moneta”. Il documento si limita invece ad affermare che il costo reale “è alto”, ma “non paragonabile al costo di permettere che un missile nucleare colpisca la nostra nazione”. Un altro punto contestato dal Pentagono riguarda l’affermazione, nel film, che i missili siano accurati solo per il 61% dei casi.
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A House of Dynamite: le critiche del Pentagono e la risposta piccata di Kathryn Bigelow. Intanto, è il film più visto in Italia.

Nel memo si legge che il film si ispira a “prototipi precedenti” e che i moderni GBI (Ground-Based Interceptors)hanno mostrato un tasso di precisione del 100% nei test” da oltre un decennio. Tuttavia, Laura Grego, della Union of Concerned Scientists, ha messo in dubbio i dati del Pentagono, pur sottolineando anche alcune semplificazioni narrative del film:

“Una difesa realmente robusta dovrebbe prevedere molteplici ICBM in arrivo, falsi bersagli credibili e attacchi diretti agli elementi del sistema di difesa missilistica, ma nulla di ciò fa parte della trama. La minaccia fittizia del film è probabilmente una delle più semplici possibili.”

In una dichiarazione diretta alla stampa, il Pentagono ha confermato di non essere stato consultato da Bigelow o da alcun membro del team creativo di A House of Dynamite per la rappresentazione del sistema, sottolineando che il film “non riflette le opinioni o le priorità di questa amministrazione”.

A House of Dynamite: le critiche del Pentagono e la risposta piccata di Kathryn Bigelow. Intanto, è il film più visto in Italia.

Curiosamente, questa versione è stata contestata dallo sceneggiatore del film, Noah Oppenheim, in un’intervista con MSNBC. Oppenheim ha dichiarato di “aver parlato con molti esperti di difesa missilistica, tutti citati con nome e cognome”, ricordando di aver posto loro “una miriade di domande” sui “processi” e le “procedure” del sistema e sui piani per reagire a una minaccia ICBM. Ha affermato che “quello che si vede sullo schermo è, si spera, un ritratto abbastanza accurato”.

“Purtroppo, il nostro sistema di difesa missilistica è molto imperfetto. Se il Pentagono vuole aprire una conversazione su come migliorarlo o su quali possano essere i prossimi passi per renderci tutti più sicuri, è una conversazione che vogliamo avere. Ma ciò che mostriamo nel film è accurato.”

Poiché Bigelow, vincitrice di due  Oscar, è nota per raccontare storie tratte da eventi reali o ambientate in contesti realistici, non è la prima volta che il suo lavoro viene criticato per la rappresentazione dei fatti. The Hurt Locker (Oscar 2010 alla regista) è stato apprezzato dai veterani come film d’azione solido, ma anche duramente criticato per le sue inesattezze nelle dinamiche di squadra e nelle condizioni di guerra. Zero Dark Thirty ha subito simili attacchi per la rappresentazione della tortura e per aver ridimensionato il ruolo dell’amministrazione Obama nella cattura di Osama bin Laden.

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In un’intervista a The Guardian, Bigelow ha aggiunto che il film non ha cercato approvazione né collaborazione dal Pentagono, per mantenere la propria indipendenza:

“Il nostro arsenale nucleare è una struttura fallibile. Al suo interno ci sono uomini e donne che lavorano instancabilmente dietro le quinte, la cui competenza ci permette di sederci qui a parlare. Ma la competenza non significa infallibilità.”

Attualmente gli Stati Uniti dispongono di 44 intercettori terrestri, dislocati in Alaska e California, e nel 2020 il Pentagono ha assegnato a Northrop Grumman un contratto da 13,3 miliardi di dollari per una nuova generazione di missili terrestri, la cui consegna è prevista per il 2029. Nel maggio scorso, Donald Trump ha proposto un sistema missilistico chiamato “Golden Dome”, con armi spaziali destinate a intercettare attacchi diretti contro gli Stati Uniti. Inoltre, parlando insieme allo sceneggiatore Noah Oppenheim al Hollywood Reporter, la regista premio Oscar ha difeso la propria opera, affermando: “Io mi limito a dire la verità. In questo film, tutto ruota attorno al realismo e all’autenticità.”

A House of Dynamite: le critiche del Pentagono e la risposta piccata di Kathryn Bigelow. Intanto, è il film più visto in Italia.

A House of Dynamite non è il primo titolo Netflix a essere criticato di recente dal governo statunitense: la serie Boots è stata accusata all’inizio del mese di varie inesattezze. Sempre dal Pentagono, la serie di formazione è stata definita “spazzatura woke” per la rappresentazione di Marines segretamente gay e della loro esclusione dalle forze armate — un fatto che era non solo vero nell’ambientazione anni ’90 dello show, ma anche nel memoir degli anni ’70 da cui è tratto.

A House of Dynamite: le critiche del Pentagono e la risposta piccata di Kathryn Bigelow. Intanto, è il film più visto in Italia.
Boots (Foto: Netflix ©)

Considerando che la risposta del Pentagono a quella serie ne aveva ulteriormente alimentato il successo in streaming, è probabile che anche A House of Dynamite continui a dominare la Top 10 di Netflix. Tuttavia, riguardo alla reale accuratezza del film nella rappresentazione del sistema di difesa missilistico statunitense, l’opera di Bigelow potrebbe stimolare un dibattito bipartisan sulla sua versione reale.