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Il grande Massimo Troisi, l’ultima maschera napoletana. Tutti i suoi film su Netflix

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31/03/2023 12:47 - Ultimo aggiornamento 31/03/2023 13:03

Lo scorso 19 febbraio avrebbe compiuto 70 anni, ma è dal 4 giugno 1994 che Massimo Troisi manca, alla famiglia, ai fan, agli amici, al cinema italiano. Aveva solo 41 anni quando, esattamente il giorno dopo aver terminato le riprese de “Il postino”, l’ultimo suo capolavoro (per il quale, quarto caso nella storia del premio Oscar, ricevette una candidatura postuma) un arresto cardiaco lo strappò alla vita. Purtroppo soffriva di cuore sin da bambino. Su Netflix il grande attore italiano è ricordato già da quattro suoi film. E altri ben cinque titoli sono disponibili dal primo aprile 2023. Approfondiamo la figura dell’ultima grande maschera tragicomica napoletana, erede di Eduardo e di Totò, attraverso i suoi film, di alcuni dei quali era anche il regista, in catalogo sulla piattaforma streaming. (Continua a leggere dopo la foto)
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Ti sei perso i titoli nuovi in uscita su Netflix questa settimana? Come sempre, sai che puoi trovare su Netflixmania i riepiloghi delle nuove uscite della settimana qui e la lista aggiornata delle migliori serie e i Top 10 film oggi qui. Dai anche un’occhiata al nostro elenco aggiornato delle nuove uscite di aprile.

Predicatore: Ricordati che devi morire!  Mario (Massimo Troisi): Come?  Predicatore: Ricordati… che devi morire!  Mario: Va bene…  Predicatore: Ricordati che devi morire!  Mario: Sì, sì… no… mo’ me lo segno.. (“Non ci resta che piangere”)

Massimo Troisi, gli esordi con “La smorfia”

Ad appena 15 anni, mentre frequentava l’istituto tecnico per geometri, esordì nel teatro della Chiesa di Sant’Anna a San Giorgio a Cremano, il paese nell’area metropolitana di Napoli in cui era nato, insieme con alcuni amici d’infanzia tra i quali Lello Arena. Proprio con lui e con Enzo Decaro fondò nella seconda metà degli anni Settanta il gruppo comico teatrale “La Smorfia”, divenuto celebre per gli sketch esilaranti che approdarono anhce in televisione nei primissimi anni Ottanta. Quello più famoso riguarda le suppliche a San Gennaro, che con lieve ironia riprendeva il tema della religiosità popolare combinata con una buona dose di scaramanzia, e lo sketch dell’Annunciazione: qui vestiva i panni dell’umile moglie di un pescatore scambiata da un Lello Arena/Arcangelo Gabriele per la Vergine Maria. Poi, nel 1981, l’esordio al cinema avvenne con “Ricomincio da tre“, di cui scrisse anche la sceneggiatura.

I film di Massimo Troisi in uscita il primo aprile 2023

No grazie, il caffè mi rende nervoso (1982)

Un killer che si firma Funiculì Funiculà semina il terrore durante il “Primo Festival Nuova Napoli”. Qui Massimo Troisi interpreta se stesso: l’attore Massimo Troisi, giunto da Roma per partecipare al Festival, che viene piantonato da due agenti del commissario Barra, che vorrebbe approfittare d’una mossa falsa del maniaco per incastrarlo. Con l’inseparabile Lello Arena, un film divertentissimo che fa il verso al genere poliziesco all’epoca molto in voga.

Scusate il ritardo (1983)

Regista e attore, in questo film che incassò 3 miliardi e mezzo di lire di allora al botteghino, interpreta Vincenzo: un uomo di trent’anni apatico e pigro che vive ancora con la madre, non ha lavoro e non ha voglia di migliorare. L’incontro con Anna, interpretata da Giuliana De Sio, rappresenterà la svolta. Una dolce commedia sui sentimenti.

Che ora è (1989)

Per la regia di Ettore Scola e con la partecipazione di Marcello Mastroianni, due mostri sacri del nostro cinema, in questo film Massimo Troisi interpreta un militare che riceve la visita del padre, lo stesso Mastrioanni, ed è l’occasione per rievocare il passato e parlare del futuro, in un precario equilibrio tra due personalità diametralmente opposte. Si tratta forse del film più “riflessivo”, assieme a “Il postino”, interpretato dal grande attore napoletano.

Le vie del Signore sono finite (1987)

Anche in questo caso, Troisi firma pure la regia. Ambientato negli anni Venti del Novecento, narra le esperienze di un barbiere che è su una sedia a rotelle a causa di una malattia, in realtà di origine psicosomatica, dopo aver perso la donna che ama. Il film ha conquistato un Nastro d’argento per la Miglior sceneggiatura.

Il viaggio di Capitan Fracassa (1990)

Ancora per la regia di Ettore Scola, il film è forse quello meno noto dei titoli cui Troisi ha partecipato, e vale la pena di riscoprirlo. Ispirato al romanzo di Théophile Gautier “Il Capitan Fracassa”, vede una sgangherata compagnia teatrale itinerante ripararsi dalla tempesta, chiedendo ospitalità bussando al portone del castello dei Sigognac: all’interno del maniero, quasi completamente spoglio, gli attori troveranno solamente un cane, un ragazzino viziato e timoroso, il Barone di Sigognac, e il suo vecchio servo Pietro.

Il postino (1994) e gli altri film su Netflix

“Il Postino” (1994), ispirato al romanzo “Il postino di Neruda” (titolo originale “Ardiente paciencia“) dello scrittore cileno Antonio Skármeta, per la regia di Michael Radford e la collaborazione dello stesso Troisi, come detto, è stato il suo testamento cinematografico. Oscar per la Migliore colonna sonora a Luis Bacalov e Sergio Endrigo. Troviamo, poi, “Pensavo fosse amore… invece era un calesse” (1991), lo spassosissimo “Non ci resta che piangere” (1984), con Roberto Benigni, per la regia proprio di Troisi. Infine, “Ricomincio da tre” (1981), che fu il primissimo film diretto e interpretato da Massimo Troisi, e che vinse il David di Donatello per il Miglior film e per il Miglior attore protagonista a Massimo Troisi, nonché il Nastro d’argento per il Miglior regista esordiente ancora a Massimo Troisi

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FONTI

Netflix, IMDb,Corriere della sera