
In un reame dove il destino non viene scritto dai re ma dalle cicatrici di chi sopravvive nell’oscurità, c’è una storia che emerge come una ballata proibita. The Witcher: La banda dei Ratti è un viaggio nel lato più sporco, fragile e viscerale del Continente: sei giovani fuorilegge uniti dalla fame, dalla rabbia e da una speranza che rischia di spegnersi a ogni colpo di lama, si uniscono per un colpo che potrebbe costar loro la vita, assieme a un Witcher ormai in declino, logorato dalle sue stesse ombre, chiamato a combattere una guerra che non vuole più combattere. Una storia fantasy fiabesca e brutale, dove la magia è una scintilla che illumina solo chi ha la forza per vederla [TRAILER in fondo].
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The Witcher: La banda dei Ratti – INFO
- Titolo originale: The Rats: A Witcher Tale
- Titolo italiano: The Witcher: La banda dei Ratti
- Formato: Film / Speciale spin-off dell’universo The Witcher
- Durata: circa 80 minuti
- Genere: Fantasy, azione, avventura
- Paese di produzione: Stati Uniti / Polonia
- Lingua originale: Inglese
- Anno di uscita: 2025
- Disponibile su Netflix dal: 30 ottobre 2025
- Produzione: Netflix / Spin-off ufficiale di “The Witcher”
The Witcher: La banda dei Ratti – Trama
Prima che i grandi maghi parlassero di profezie, prima che i re tracciassero confini fragili come pergamena umida, il Continente era un teatro di ombre. Sei giovani ladri – i “Ratti” – vivono ai margini delle città, rubando ciò che altri non osano neanche guardare. Sono insofferenti, impulsivi, feroci e legati solo dalla disperazione, quando scoprono che la più pericolosa organizzazione criminale del regno sta accumulando ricchezze e potere oltre ogni immaginazione.
Decidono di tentare l’impensabile: una rapina destinata a cambiare la loro vita. O a porvi fine. Per riuscirci servirà una guida, o un’ombra: un Witcher in declino, logorato dalle battaglie e da un passato che brucia ancora, accetta di accompagnarli. Non per gloria. Ma per un’ultima possibilità di salvezza.
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The Witcher: La banda dei Ratti – Genere e atmosfera
The Witcher: La banda dei Ratti è una fiaba oscura che abbandona castelli e profezie per immergersi in un Continente ruvido e vivo, fatto di strade fangose illuminate da torce tremolanti, rovine inghiottite dalla nebbia e locande dove la vita si baratta come merce stanca. I Ratti indossano pellami strappati, mantelli logori e armature consumate che raccontano fughe mancate e battaglie troppo vissute, mentre ogni lama sembra portare addosso il ricordo di scontri precedenti.
La musica, cupa e tribale, accompagna questo mondo come una ballata medievale deformata: tamburi bassi, archi tesi, voci che echeggiano come presagi. In mezzo a tutto questo si muove un Witcher diverso da ogni altro, non invincibile ma spezzato, reso pericoloso proprio dalla sua fragilità e dall’oscura verità che conosce. E attorno a lui, ragazzi senza destino profetizzato: giovani che imparano a fidarsi l’uno dell’altro mentre corrono tra mercenari, magie improvvise e mostri che emergono dal buio, in un Continente che sembra crollare a ogni nuova alba.
The Witcher: La banda dei Ratti – Cast e personaggi
La banda protagonista riunisce alcuni giovani volti già noti nel panorama internazionale: Christelle Elwin (Mistle), Ben Radcliffe (Giselher), Fabian McCallum (Kayleigh), Aggy K. Adams (Iskra), Connor Crawford (Asse) e Juliette Alexandra (Reef). Sono i “Ratti”: ladri, disadattati e sopravvissuti che il Continente ha reso più feroci che liberi. A guidarli – o forse a frenarli – c’è Dolph Lundgren, che interpreta Brehen, lo strigo della Scuola del Gatto: un Witcher più spigolosamente umano che eroico, segnato da un passato di violenza e compromessi.
Completano il quadro Sharlto Copley nel ruolo del brutale antagonista Leo Bonhart, figura temutissima nei romanzi, e Ben Robson come Bert Bridgen, un boss criminale legato al bottino che i Ratti mirano a sottrarre. Diretto da Mairzee Almas e scritto da Haily Hall con Lauren Schmidt Hissrich, il film dona finalmente volto e sangue a una delle bande più oscure dell’universo Witcher ► GUARDA SU NETFLIX


