
In modo quasi chirurgico, questo film documentario smonta la facciata tranquilla di un quartiere della Florida per rivelare un dramma che si insinua tra i campi da gioco, le telefonate al 911 e il sistema legale: un true crime che più true non si potrebbe. The Perfect Neighbor – La vicina perfetta, diretto da Geeta Gandbhir, racconta una controversia tra vicini di casa sfociata in un omicidio, utilizzando quasi esclusivamente riprese delle videocamere della polizia e chiamate al 911 (il numero delle emergenze negli USA), per costruire un racconto cinematografico denso e coinvolgente.

Premiato per la regia al Sundance 2025, il film si propone di stimolare una riflessione profonda su temi come il razzismo, la giustizia selettiva e le tensioni che possono insorgere nella convivenza quotidiana. [TRAILER in fondo].
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The Perfect Neighbor – La vicina perfetta, tutte le informazioni
- Titolo originale: The Perfect Neighbor
- Formato: documentario
- Durata: 94 minuti
- Genere: true crime, società, giustizia
- Paese di produzione: Stati Uniti
- Lingua originale: inglese
- Cast: il “cast” è composto dalle persone coinvolte: Ajike Owens (la vittima), Susan Lorincz (la donna che ha sparato) e gli agenti di polizia e investigatori che appaiono nelle riprese
- Regia: Geeta Gandbhir
La trama di The Perfect Neighbor – La vicina perfetta
Il docufilm racconta una vicenda realmente accaduta a Ocala, in Florida, nel giugno 2023. Ajike “AJ” Owens, una donna afroamericana e madre di quattro figli, viene uccisa da un colpo di pistola sparato attraverso una porta chiusa a chiave dalla sua vicina, Susan Lorincz. Quello che in apparenza sembrava un normale conflitto tra vicini, fatto di lamentele ripetute per rumori o comportamenti dei bambini, si trasforma in una tragedia fatale. La particolarità del film è il suo approccio narrativo: non c’è una voce fuori campo né interviste estese, ma solo le registrazioni delle chiamate al 911, le immagini delle bodycam della polizia e le conversazioni reali, che mettono lo spettatore al centro degli eventi in tempo reale.

Questo racconto senza filtri offre uno sguardo diretto sull’escalation che ha portato al dramma, facendo emergere le implicazioni delle leggi americane sull’autodifesa e il loro impatto in situazioni di conflitto, specialmente in relazione alle dinamiche razziali. Il documentario mostra come piccoli attriti personali possano scatenare conseguenze tragiche, creando un’atmosfera carica di tensione e riflessioni profonde.
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Il cast
Essendo un documentario basato su fatti reali, il “cast” è composto dalle persone coinvolte: Ajike Owens (la vittima), Susan Lorincz (la donna che ha sparato) e gli agenti di polizia e investigatori che appaiono nelle riprese. La regista Geeta Gandbhir ha scelto di utilizzare esclusivamente materiale originale, senza aggiungere commenti esterni, per offrire un punto di vista obiettivo.

Fondamentale anche il lavoro di montaggio di Viridiana Lieberman, che ha saputo assemblare le varie fonti in modo coerente e fluido. Infine, la produzione è supervisionata da Soledad O’Brien, nota giornalista e produttrice esecutiva.
Una storia vera, per quanto assurda
Il documentario è interamente basato su eventi realmente accaduti e documentati. Ricostruisce con grande attenzione la dinamica del conflitto che ha portato alla morte di Ajike Owens, sottolineando come gesti apparentemente piccoli e quotidiani possano diventare il preludio di una tragedia. La regista ha voluto lasciare spazio esclusivamente alle testimonianze video e audio, evitando interpretazioni personali e permettendo agli spettatori di trarre le proprie conclusioni. Per realizzare il film, sono state sincronizzate ore di video delle bodycam e registrazioni telefoniche, per offrire una cronologia precisa e dettagliata dei fatti.

La nostra recensione
Come detto, la regista Geeta Gandbhir utilizza esclusivamente footage delle body-cam della polizia e registrazioni reali. Il risultato è un film che, pur privo di ricostruzioni fantasiose o interviste luccicanti, riesce a far emergere con forza e chiarezza tematiche complesse: conflitto razziale, paura, leggi sulla legittima difesa (“stand your ground”), tensioni di comunità. Il valore sta nella sua capacità di documentare non solo un tragico evento, ma una serie di segnali ignorati che lo avevano preparato.

Il documentario ha raccolto un consenso unanime da parte della critica. Su Rotten Tomatoes ha raggiunto addirittura il 100% di recensioni positive (su 30 critici), a dimostrazione della sua qualità e impatto. Variety lo definisce un’opera “rivoluzionaria” per il modo in cui racconta la vicenda esclusivamente attraverso materiale originale, sfidando lo spettatore a seguire ogni dettaglio con attenzione.
Dove è stato girato The Perfect Neighbor – La vicina perfetta
La vicenda si svolge a Ocala, in Florida, luogo delle riprese e dei fatti reali. Il materiale include immagini della zona, registrazioni telefoniche locali e filmati investigativi che contribuiscono a ricreare l’atmosfera e il contesto in cui si è consumata la tragedia.

Quando guardarlo su Netflix
The Perfect Neighbor – La vicina perfetta è disponibile su Netflix a partire dal 17 ottobre 2025 ► GUARDA SU NETFLIX