
Dopo il successo mondiale delle stagioni su Jeffrey Dahmer e i fratelli Menendez, Ryan Murphy è tornato con un nuovo capitolo della sua inquietante antologia crime targata Netflix: Monster 3 – La storia di Ed Gein, un racconto tanto disturbante quanto agghiacciante, che è anche mentre scriviamo, come già dall’indomani della sua uscita, la serie Tv più vista su Netflix.

Al centro di questa stagione c’è uno dei nomi più oscuri persino tra i serial killer: Ed Gein, noto come il “Macellaio di Plainfield”. Un uomo le cui atrocità hanno lasciato un segno indelebile nella cultura pop e nel genere horror: le sue azioni hanno ispirato numerosi capolavori cinematografici, come Psycho di Alfred Hitchcock, e il ruolo principale in Monster 3 è affidato al talentuoso Charlie Hunnam, volto iconico di Sons of Anarchy, The Gentlemen (il film) e Rebel Moon, che qui offre una performance di grande spessore. [TRAILER in fondo]
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Ed Gein: un uomo disturbato
Nonostante i due soli omicidi accertati, le autorità hanno sempre sospettato che il Macellaio di Plainfield potesse avere causato altre sette vittime. Ipotesi avvalorata dal numero allarmante di tombe profanate tra il 1947 e il 1957, e degli sconcertanti casi di necrofilia e cannibalismo. Al suo arresto, la polizia scoprì una casa degli orrori: cadaveri riesumati, arredi costruiti con resti umani, maschere fatte di pelle, e perfino un “abito” realizzato con pelle femminile che Gein intendeva indossare per “diventare” sua madre.

La nostra recensione di Monster – La storia di Ed Gein
Anche la terza stagione si inserisce perfettamente nello stile distintivo di Ryan Murphy: curata esteticamente, emotivamente intensa, a cavallo tra realtà e finzione, ma a volte a scapito della sostanza. Il creatore tenta ancora una volta di sondare le radici del male, ma questa volta oltrepassa il confine della delicatezza, offrendo una narrazione che rischia di diventare una romanticizzazione dell’orrore.
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Charlie Hunnam costruisce un personaggio affascinante e tra i migliori della sua carriera. Ci viene mostrata una figura complessa, segnata da traumi e disturbi mentali, tuttavia la serie tende a generare empatia verso Ed Gein, producendo un effetto inaspettato: invece di un’analisi psicologica approfondita, in questo true crime si percepisce quasi un’elegia per un criminale. Inquietante ed emozionante; divisiva ma impossibile da ignorare, la serie è diventata il dibattito del momento.
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Nell’universo di Murphy una grande recitazione può trasformare anche il materiale più macabro in uno specchio delle ossessioni più oscure della società. Ma, per chi non ama continui salti temporali, la narrazione potrebbe risultare confusa: da una parte seguiamo il dramma di Gein, dall’altra veniamo ripetutamente catapultati dietro le quinte della nascita della cinematografia horror classica, elemento che – pur essendo una cifra stilistica di Murphy – qui spezza la coesione emotiva della storia. Inoltre, l’attenzione eccessiva ai personaggi secondari, come la vita privata di Adeline Watkins, appare superflua. Raccontare i suoi traslochi era davvero necessario? La risposta è no (secondo noi, sia ben chiaro).

Il cast: il vero punto di forza della terza stagione
Di Charlie Hunnam e della sua ottima interpretazione abbiamo già scritto. Laurie Metcalf, poi, offre un’interpretazione terrificante nei panni di Augusta, la madre fanatica di Gein, una figura la cui voce e presenza pervadono quasi ogni inquadratura. La sua interpretazione è stata definita dalla critica “un capolavoro di dominio psicologico”. Tom Hollander interpreta Alfred Hitchcock, incarnando il fascino del regista per la paura e l’ambiguità morale, mentre Olivia Williams interpreta Alma Reville , moglie e socia creativa di Hitchcock. Insieme, rappresentano il ponte tra gli orrori del mondo reale di Gein e gli incubi cinematografici da lui ispirati.

Alcuni limiti nella narrazione
Le complesse tematiche della schizofrenia di Gein e del suo rapporto con la madre sono trattate in modo superficiale, come un mero pretesto per esperimenti visivi, piuttosto che una vera riflessione sulla genesi dei suoi atti, risvegliando nel pubblico una preoccupante compassione per il colpevole. Murphy sa creare ritratti intensi di cadute umane, evidentemente. La serie segue una tendenza contemporanea della cultura pop che romanticizza il male, dando ai mostri una dimensione umana dove invece dovrebbero regnare freddezza e terrore.
Monster – La storia di Ed Gein in streaming
La nuova stagione è disponibile su Netflix dal 3 ottobre 2025 ► Guarda su Netflix