
Nel Nord Europa, forse, non sono “freddi” come pensiamo. Diario dei miei due di picche è la nuova serie romantica svedese che Netflix ha messo in catalogo da pochi giorni e che già è ben posizionata in Top 10: mentre scriviamo, è la quinta serie Tv più vista in Italia, e già si distingue per la sua onestà emotiva. Racconta la storia della 31enne Amanda, che affronta una stagione di incontri goffi, app di dating, bar affollati e tentativi sinceri di trovare qualcuno con cui costruire qualcosa.

Con Carla Sehn protagonista e una scrittura che non edulcora le delusioni, la serie esplora il confine sottile tra speranza e autoinganno, con humour nero e momenti di intensa tenerezza. Se amate le storie che non fanno sconti ma restano umane, questa è per voi. [TRAILER in fondo]
Leggi anche ► La Top 10 (aggiornata) delle SERIE TV più viste su Netflix Italia
Diario dei miei due di picche – Tutte le informazioni
- Titolo originale: Diario dei miei due di picche
- Genere: Commedia romantica
- Paese di produzione: Svezia
- Lingua originale: Svedese
- Anno di produzione: 2025
- Durata: 7 episodi
- Regia / Creatore: Moa Herngren e Tove Eriksen Hillblom
- Cast principale: Carla Sehn, Moha Madsen, Malou Marnfeldt, Zahraa Aldoujaili
- Produzione: Netflix & partner locali svedesi
La trama
Amanda, trentun’anni, vive a Malmö e ha attraversato relazioni che hanno lasciato cicatrici — così, decidere di “rimettersi in gioco” significa per lei molto più che uscire con qualcuno: è affrontare paure, insicurezze, la ferita di non sentirsi mai abbastanza. L’estate diventa il palcoscenico di questa commedia romantica, tra tentativi di flirt via app, appuntamenti al buio o quasi, incontri che svaniscono dopo un messaggio, amicizie con promesse rimaste in sospeso.
Leggi anche ► Abbiamo la data: su Netflix il sequel del kolossal nordico che ha stracciato i record

Intorno a lei, le amiche e la sorella condividono gioie e frustrazioni amorose, offrendo specchi nei quali Amanda spesso si riconosce dolorosamente. È un racconto corale sull’illusione dell’amore perfetto, sul bisogno di affermare se stessa in contesti che sembra non concedere margine: tra speranza, disperazione, momenti di autoironia, Amanda deve decidere quanto del suo passato la definisca — e quanto sia possibile riscrivere il presente.
Il cast e la psicologia dei personaggi
- Amanda (Carla Sehn): è la protagonista, una donna che tenta ogni strada per amare ed essere amata, e lo fa con sincerità che diventa forza. Sehn riesce a far trasparire ogni sfumatura, dal dolore all’imbarazzo al desiderio, dando corpo a un personaggio credibile e non monolitico.
- Adina (Moha Madsen): sorella di Amanda, rappresenta la “sorella maggiore emotiva”: più stabile, meno tentennante, ma non immune ai dubbi. Il confronto tra le due sorelle è una delle spine più potenti della serie.
- Altri personaggi: “Il Barista”, “Il Consulente”, “Il vicino” — incontri che non diventano sempre relazioni, ma che sono fondamentali per costruire la psicologia della protagonista. I nomignoli che Amanda e le sue amiche danno ai vari tipi di partner sono piccoli strumenti narrativi che svelano stereotipi maschili e desideri disattesi.
Cosa aspettarsi da Diario dei miei due di picche
La serie svedese non cerca scorciatoie romantiche: piuttosto, immerge lo spettatore negli equivoci, nelle aspettative mancate, nei silenzi — quelli che restano quando l’altro non risponde al messaggio. Amanda, trentunenne a Malmö, è la protagonista che tutti riconosciamo: vulnerabile, speranzosa, fallibile. Le sue peripezie sentimentali — app di incontri, uscite che non vanno da nessuna parte, il barista intrigante incontrato per caso — diventano il veicolo di una riflessione più vasta sull’intimità, sull’insicurezza, su quanto sia arduo, nel presente, “essere se stessi” davanti all’altro. Eppure Diario dei miei due di picche non è solo un ritratto di delusioni: è un’opera che sa essere onesta anche nei momenti in cui sfiora la tragicommedia.

C’è anche una buona dose di humour scandinavo, unito a uno spiccato realismo emotivo: la miniserie bilancia momenti di ironia cruda con scene più introspettive, che non puntano al romanticismo facile ma al sentimento come esperienza complessa. Un’altra particolarità è data dai soprannomi come specchio: i personaggi secondari non solo sono incontri “usa e getta” narrativi, ma incarnano tipologie relazionali simboliche — il vicino, il barista, il consulente — che Amanda etichetta con nomignoli che svelano stereotipi e illusioni.
Diario dei miei due di picche è tratto da una storia vera?
Sì, Diario dei miei due di picche è ispirata ai diari reali dell’autrice Amanda Romare: la serie trae ispirazione eventi reali, dunque, e l’autrice ha condiviso esperienze di dating moderno dal punto di vista femminile, con la sincerità delle sue sconfitte e delle sue speranze.

Quando guardare la miniserie su Netflix
La prima stagione (7 episodi) è disponibile su Netflix dall’11 settembre 2025.
►Guarda Diario dei miei due di picche su Netflix