
In un’estate silenziosa e carica di presagi, una donna enigmatica si stabilisce in una pensione isolata nel cuore della foresta. Il suo arrivo scatena una catena di eventi inquietanti che sconvolgono la vita del proprietario e di chi lo circonda. Se un albero cade nella foresta… (The Frog) è un thriller psicologico sudcoreano del 2024 che si insinua lentamente sotto la pelle, tra tensioni represse, colpe rimosse e segreti inconfessabili.
Disponibile su Netflix, la miniserie è firmata da Mo Wan-il e Son Ho-young, maestri del racconto atmosferico e disturbante. Otto episodi intensi e carichi di suspense, con un cast d’eccezione: Kim Yun-seok, Yoon Kye-sang, Go Min-si e Lee Jung-eun. Un noir boschivo e claustrofobico che ti cattura e non ti lascia andare.
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INFO – Se un albero cade nella foresta
- Titolo originale: 아무도 없는 숲속에서 (Amudo eobsneun Sopsokeseo)
- Titolo internazionale: The Frog
- Formato: Miniserie (8 episodi, 49–68 min ciascuno)
- Genere: Thriller psicologico, Mistero, Crime thriller
- Paese di produzione: Corea del Sud
- Anno di uscita: 2024
- Lingua originale: Coreano
- Regia: Mo Wan-il
- Sceneggiatura: Son Ho-young
- Cast principale: Kim Yun-seok, Yoon Kye-sang, Go Min-si, Lee Jung-eun
- Età consigliata: 14+
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“Se un albero cade nella foresta” su Netflix – Trama
Jeon Yeong-ha, un uomo che gestisce una casa per le vacanze dopo la morte della moglie, vede la sua routine sconvolta dall’arrivo di una donna misteriosa, Yoo Seong-a, e di suo figlio. Dopo la sua improvvisa partenza, lasciando solo tracce di sangue e odore di candeggina, la vita di Yeong-ha si trasforma in un incubo. Mentre indaga sulla scomparsa, emergono segreti oscuri e il silenzio della foresta diventa sempre più minaccioso. La serie affronta temi come colpa, trauma e il confronto con il passato, in un ambiente isolato che aumenta tensione e suspense.

“Se un albero cade nella foresta” su Netflix – Cast principale
Kim Yun-seok interpreta Jung-won, il proprietario solitario di una pensione immersa nella foresta. Volto di riferimento del cinema coreano, l’attore torna sul piccolo schermo dopo anni dedicati quasi esclusivamente al cinema d’autore, confermando la sua capacità di incarnare personaggi ambigui e tormentati.
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Al suo fianco troviamo Yoon Kye-sang, nel ruolo di un misterioso ospite dal passato oscuro. Ex membro della boyband g.o.d., Yoon si è ormai affermato come uno degli attori più versatili della sua generazione, noto anche per le sue performance in Crime Puzzle e The Outlaws.

Go Min-si, già apprezzata in Sweet Home e Youth of May, interpreta la giovane e inquieta figlia di Jung-won, divisa tra rabbia e vulnerabilità. La sua presenza aggiunge una tensione emotiva costante alla narrazione.
Lee Jung-eun, amata per il suo ruolo in Parasite, torna a esplorare territori oscuri con un personaggio ambiguo e disturbante. La sua interpretazione si muove tra inquietudine e fragilità, regalando momenti di grande intensità.
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Recensione

Se un albero cade in una foresta (The Frog) è una miniserie che non urla, ma sussurra. Un thriller psicologico che lavora in sottrazione, costruendo tensione non attraverso l’azione, ma attraverso l’attesa. Ogni silenzio, ogni sguardo, ogni inquadratura nella penombra contribuisce a creare un senso costante di disagio, come se qualcosa di terribile stesse per accadere… e forse è già accaduto.
La regia di Mo Wan-il è asciutta ma evocativa, capace di trasformare la quiete della foresta in una trappola mentale. Le dinamiche tra i personaggi si caricano di sospetti e ambiguità, mentre il confine tra realtà e paranoia si fa sempre più sottile. Non ci sono colpi di scena spettacolari: la suspense si costruisce lentamente, episodio dopo episodio, con un crescendo che esplode nelle ultime tre puntate.
In particolare, spicca l’interpretazione di Go Min-si, considerata da molti tra le sue prove più riuscite: intensa, disturbante, magnetica. I fan hanno paragonato la serie a una trasposizione in live action di un romanzo di Stephen King, per la capacità di far crescere un’ansia silenziosa e persistente. Non mancano poi riflessioni sul trauma, la colpa e le conseguenze emotive della violenza.
È una storia vera?
No, Se un albero cade nella foresta (The Frog) non è basata su una storia vera. Tuttavia, la serie affonda le sue radici in dinamiche psicologiche e familiari che risultano estremamente realistiche. Il senso di colpa, la solitudine, il trauma e l’incapacità di affrontare il passato sono temi universali, trattati con una delicatezza quasi documentaristica.
Gli autori si sono ispirati a scenari plausibili e a casi reali solo in senso lato, evocando atmosfere da true crime senza fare riferimento a un singolo evento accaduto. Il risultato è una narrazione che sembra vera perché tocca corde profonde, più che perché ricostruisca fatti realmente avvenuti.
Location
Ambientata tra i boschi e le strade silenziose di un villaggio isolato, Se un albero cade in una foresta (The Frog) sfrutta la natura come elemento narrativo centrale. La pensione al centro della storia — immersa tra alberi altissimi e sentieri avvolti dalla nebbia — diventa essa stessa un personaggio: silenzioso, inquietante, sempre in agguato.
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Le riprese si sono svolte nella provincia di Chungcheong del Sud, in Corea del Sud, con particolare focus sulla città di Nonsan. A fare da sfondo, la suggestiva Onbit Natural Recreation Forest, una riserva naturale che ospita fitti boschi di metasequoia, specchi d’acqua e sentieri isolati. È qui che è stato costruito il set della pensione fittizia vista nella serie.
Curiosità
- Il titolo originale in coreano, 아무도 없는 숲속에서 (Amudo eobsneun Sopsokeseo), si traduce letteralmente in “Nella foresta dove non c’è nessuno”. Un richiamo diretto all’isolamento e al vuoto emotivo che pervade la serie.
- La pensione al centro della trama è stata costruita appositamente per le riprese e poi smantellata dopo la fine delle riprese. Oggi resta visibile solo la foresta naturale in cui era immersa.
- Il regista Mo Wan-il ha dichiarato di essersi ispirato ad atmosfere alla Shining, ma con un approccio più intimo e silenzioso, affidando alla natura il compito di generare inquietudine.
- Alcuni fan coreani hanno notato riferimenti visivi e simbolici a vecchi casi di cronaca nera irrisolti, anche se la serie non è direttamente ispirata a fatti reali.
- Il sound design gioca un ruolo fondamentale: rumori di rami spezzati, acqua che gocciola, vento tra le foglie… piccoli suoni che contribuiscono a costruire una tensione continua e quasi invisibile.
Se un albero cade in una foresta (The Frog) su Netflix – TRAILER
Per farsi un’idea dell’atmosfera e della tensione della serie, vi invitiamo a guardare il trailer.
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