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La macabra storia del leader di una setta cilena arriva su Netflix

22/04/2024 16:31 - Ultimo aggiornamento 22/04/2024 16:32

La macabra storia del leader di una setta cilena arriva su Netflix. Attraverso interviste, rievocazioni e analisi di esperti, il documentario “Antares de la Luz: una setta apocalittica” rivela al pubblico cosa si nasconde dietro alle credenze e ai meccanismi mentali che conducono all’attuazione di gesti estremi da parte del genere umano. La ricostruzione puntuale del caso di cronaca noto per l’omicidio rituale di un neonato nel 2013, sulle colline di Colliguay, vicino a Valparaíso, lascerà emergere una verità inquietante. Il sacrificio rituale del figlio di un membro della setta è stato atttuato per prevenire un’apocalisse predetta da Castillo. In questo articolo vi abbiamo fornito tutti i dettagli sul caso che ha scosso l’opinione pubblica mondiale. (Continua a leggere dopo la foto).

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La trama del documentario “Antares de la Luz: una setta apocalittica”

Il documentario si pone lo scopo di narrare, attraverso interviste e analisi degli esperti, i fatti avvenuti nel lontano 2013 quando il corpo di un neonato venne ritrovato carbonizzato sulle colline di Colliguay, vicino a Valparaíso. Dopo il ritrovamento, le indagini ricondussero all’esistenza di una setta, la Antares de la Luz, nota anche come Ordine della Stella, fondata da Ramón Gustavo Castillo Gaete. L’uomo, sostenendo di essere la reincarnazione di un dio Inca, prevedeva per gli adepti leggi e rituali di purificazione spirituale che passavano anche dal sacrificio di anime innocenti.

Da atti sessuali “sacri”, all’uso di droghe psichedeliche e cerimonie notturne, la setta procedeva indisturbata fino a quando l’omicidio del neonato non fece emergere altri dettagli. Il bambino, figlio di un membro della setta, fu sacrificato nel corso di un rituale per prevenire un’apocalisse predetta da Castillo. Dopo il ritrovamento, Castillo si diede alla fuga in Perù, per poi essere ritrovato morto apparentemento per suicidio. Poco dopo scattarono gli arresti di diversi membri della setta.

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Il cast del documentario “Antares de la Luz: una setta apocalittica”

Il documentario è rivolto in particolar modo a tutti gli appassionati di storia e di psicologia sociale. Il caso di cronaca nera che ha visto responsabile dei fatti La setta apocalittica di Antares de la Luz metterà in risalto la pericolosità delle credenze estremiste, lasciando emergere quanto l’attività manipolatrice dell’essere umano può condurre alla messa in campo di atti irreversibili contro la vita e contro la morale. Il documentario è stato diretto da Santiago Correa, scritto da Valerie Schenkman e vede la partecipazione di studiosi di settore:

Florencia Berner
Juan Resta
Jorge Herreros
Gustavo Gaete
Eduardo Muñoz
Isabel Soublette
Veronica Foxley
Ismael Gomberoff
Francesco Maffioletti
Pablo Undurraga
Alessandro Saravia
Juan Emilio Gatica
Miguel Ampuero
Jaime Undurraga
Otto Dorr

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“Antares de la Luz: una setta apocalittica” racconta una storia vera

Purtroppo il documentario racconta una storia vera, ripercorrendo tutti i momenti di indagine dal momento in cui è avvenuto il ritrovamento del corpo carbonizzato del neonato. Correva il 2012 quando la 25enne Natalia Guerra, membro della setta, rimase incinta di suo figlio. Il neonato fu arso al rogo il 23 novembre dello stesso anno. La setta credeva che il rituale potesse impedire la presunta fine del mondo prevista il 21 dicembre 2012. La scoperta del corpo avvenne nell’aprile 2013 e le autorità si misero sulle tracce di Ramón Gustavo Castillo Gaete.

La missione è stata condotta dalla polizia investigativa del Cile, ma coinnvolse anche la Bolivia e il Perù. Il corpo di Castillo è stato trovato a maggio dello stesso anno, appeso a un cappio in una casa abbandonata nella città peruviana di Cusco. I membri della setta, una volta arrestati, vennero dichiarati incapaci di intendere e di volere. Pablo Undurraga, il più importante seguace di Castillo, fu condannato a 1 anno di prigione per poi essere messo agli arresti domiciliari.

Natalia Guerra, la madre della vittima, è stata arrestata nel 2019 e condannata a cinque anni di carcere, poi rilasciata nel 2021. La setta, fondata nel 2005, vantava ben 12 membri, alcuni di questi anche muniti di titoli universitari. Gli agenti della polizia hanno riferito che nel corso dei rituali di gruppo, i membri facevano uso di ayahuasca, una pianta allucinogena che cresce nelle foreste amazzoniche.

Chi era il leader della setta, Ramón Gustavo Castillo Gaete

Fin da piccolo Ramón Castillo Gaete, cresciuto tra La Reina e Peñalolén, ha preso parte ai gruppi scout della sua comunità. Dopo gli studi, segue la passione per la musica, decidendo di iscriversi alla Metropolitan University of Education Sciences (UMCE), istituzione statale specializzata in pedagogia. Dopo aver lavorato come docente presso il Liceo Antonio Hermida Fabres, Ramón entra a far parte come musicista di un gruppo, specializzandosi in clarinetto, zampoña e quena. Dopo un viaggio in Cina, gli atteggiamenti di Ramón divennero strani e tesi all’isolamento.

Come si apprende in un articolo pubblicato nel maggio 2013 sul quotidiano La Segunda, l’interesse di Castillo era piuttosto vivo per il libro La Ruota del Tempo, dell’autore peruviano Carlos Castaneda. Il libro narra di rituali e di consumo di allucinogeni. La fondazione della setta risale al 2005 e riuniva in principio presunti guaritori che riconoscevano in Castillo “il messaggero di Dio sulla Terra”. I membri della setta si allontanarono dalle proprie famiglie e le donne costrette ad avere rapporti sessuali con Ramón Castillo. Per chi si opponeva, erano previste dure punizioni fisiche, ad esempio 45 colpi di bastone, come è emerso dal fascicolo del tribunale.

Quando esce su Netflix?

Il debutto del documentario su Netflix è previsto il 25 aprile 2024.

Il trailer di “Antares de la Luz: una setta apocalittica”

Fonti: Netflix, El Pais