Svaniti nella notte, le location del film – Forse neppure noi italiani, sovente divisi dal reciproco campanilismo, comprendiamo appieno la straordinarietà del nostro Paese, che è bellissimo in ogni sua regione. Ora, invero già da qualche anno, stiamo (ri)scoprendo la Puglia, una delle mete più ambite e non solo d’estate. Merito dei “vip” che vengono in vacanza, certo, ma soprattutto di un territorio affascinante, proteso nel mare e con bellissime aree interne, campagne puntellate da antiche masserie. Il recente G7 che vi si è tenuto, inoltre, l’ha imposta alle attenzioni globali. Abbiamo aperto in questo modo per introdurre le location e gli scenari de Svaniti nella notte, che peraltro vanta un protagonista pugliese doc come Riccardo Scamarcio. Continua a leggere dopo la foto)
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La bellezza (sottovalutata) di Bari
I protagonisti del film vivono tra Bari e la campagna circostante. Il capoluogo pugliese è spesso messo in ombra da Lecce con il suo fastoso barocco, e dalle località più turistiche, eppure è un gioiellino ricchissimo di storia, arte e gastronomia. Città europea più popolosa che si affaccia sul Mediterraneo, conserva nella sua Basilica le reliquie di San Nicola, veneratissimo a Bari così come per i fedeli ortodossi: è appena il caso di ricordare lo strettissimo legame con l’Oriente, data la sua posizione geografica, che ne fecero un centro importantissimo per l’impero Bizantino; ospita i vicoli medioevali della “Bari Vecchia”, caratteristici e ben tenuti, e quartieri novecenteschi improntati al razionalismo italiano, oppure il distretto ottocentesco noto come Borgo murattiano, fondato da Gioacchino Murat, Re di Napoli durante l’era napoleonica, che si congiunge con la città vecchia. Da visitare anche importanti edifici come i Palazzi Mincuzzi, Fizzarotti e de Gemmis, oltre al celebre Teatro Petruzzelli. Il lungomare Nazario Sauro merita una menzione a parte: tra i più lunghi (3 chilometri) e belli d’Italia, con le palazzine Liberty affacciate sul mare.
Essere pugliese è stato un problema per me quando mi sono trasferito a Roma. C’è stata la mia spersonalizzazione, ma qualcosa in me prendeva le distanze, non volevo distaccarmi completamente, capivo che una certa identità mi serviva. Penso anche un po’ a quello che diceva Pasolini sull’identità. […] Come dice Zalone, per un pugliese non esiste niente altro che la Puglia, non concepisce nulla di diverso dalla focaccia barese.
Riccardo Scamarcio
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Otranto e il Salento
Le meraviglie che si estendono tra il Salento e le zone garganiche fanno altresì parte degli scenari di questo film, soprattutto quando Riccardo Scamarcio dovrà spostarsi per mare per trasportare un carico di droga. Si intravede il profilo di Otranto, la “capitale” del Salento. La città, il punto più a Est del Belpaese, è storicamente importante per la battaglia del 1480 e per i martiri caduti combattendo contro i Turchi di Maometto II, che la cinsero d’assedio per 15 giorni. Otranto è un paradiso dalle acque cristalline, come il Salento tutto. L’area, caratterizzata da spiagge di sabbia bianca finissima, è nota anche come Penisola salentina e si estende dai colli di Martina Franca fino all’istmo salentino, tra mare e campagna. (Continua a leggere dopo la foto)
Le masserie
Nel film, i due bambini spariscono da una masserie nella campagna barese. Le masserie puntellano tutto il territorio pugliese, ma è soprattutto nel barese, appunto, nonché in Salento che sono situate le costruzioni più belle. Per masseria si intende un prodotto della colonizzazione baronale di vaste aree interne, abbandonate e incolte, negli anni tra il XVI secolo e il XVIII secolo, quando la Corona spagnola – per approvvigionarsi dei cereali – concedeva la licenza di ripopolamento ai nobili del Regno di Napoli. Oggi la gran parte è convertita in azienda agrituristica o in resort di lusso, ma ancora si trovano strutture incontaminate e intatte nelle loro caratteristiche più tipiche, dove la vita sembra scorrere più lenta. (Continua a leggere dopo la foto)
La Puglia, un set a cielo aperto
La Puglia si conferma come una delle regioni italiane più in voga del piccolo e grande schermo. Merito anche della Fondazione Apulia Film Commission, responsabile di successi come “Le indagini di Lolita Lobosco”, soltanto per menzionare il successo televisivo più eclatante. La Fondazione, dal 2007, ha iniziato a commissionare attraverso fondi dedicati al cinema innumerevoli produzioni. D’altronde la regione ha tutti gli elementi necessari per ospitare un set cinematografico: i paesaggi brulli, gli interminabili spazi collinari e le meraviglie che si estendono sull’Adriatico. Anche molti Festival sono nati ultimamente esaltando l’arte del cinema e aprendo perfino una Mediateca regionale pugliese, nonché il Centro Studi, Formazione e ricerca sul cinema e l’audiovisivo.