Successo internazionale C’è ancora domani – Il trionfo di C’è ancora domani non sembra conoscere battute d’arresto, né confini. Dopo aver registrato incassi straordinari nei cinema italiani e aver conquistato numerosi David di Donatello, il film diretto e interpretato da Paola Cortellesi approda finalmente anche nelle sale degli Stati Uniti e della Cina. Fin dai primi giorni, ha ricevuto un’accoglienza entusiasta da parte della critica.
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Le prime recensioni a stelle e strisce
Secondo le prime recensioni, la stampa americana ha espresso giudizi estremamente positivi dopo il debutto ufficiale del 7 marzo. The Hollywood Reporter lo ha descritto come “tragico, romantico e incredibilmente divertente”, mentre il Financial Times lo ha definito “profondamente coinvolgente”. Anche il New York Times ha elogiato l’opera, affermando che è “commovente ma al tempo stesso ispiratrice”, e testate come Unseen Films lo hanno definito “un film potente, capace di toccare nel profondo”.
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Il successo negli USA
L’entusiasmo è evidente anche sui principali aggregatori di recensioni: su Rotten Tomatoes, ad esempio, C’è ancora domani vanta attualmente un punteggio quasi perfetto del 94% basato su 32 recensioni. Tra i critici che hanno elogiato il film, Anzhe Zhang di Slant Magazine ha sottolineato come affronti il tema della violenza domestica attraverso un omaggio al neorealismo italiano, senza rinunciare a momenti di leggerezza con sequenze musicali coreografate e un tocco di realismo magico. L’Alliance of Women Film Journalists ha lodato la performance di Paola Cortellesi, definendola “straordinaria e poliedrica nel suo triplo ruolo“, mentre altre recensioni parlano di un film “innovativo, originale e visionario“.
Il successo in Cina
L’accoglienza entusiasta non si limita agli Stati Uniti. Anche in Cina, dove il film sarà distribuito con il titolo internazionale There Is Still Tomorrow, le prime impressioni sono eccellenti. Il sito Douban, uno dei più autorevoli nel paese, ha assegnato una valutazione massima prima ancora dell’uscita ufficiale, preceduta dalle anteprime all’Italian Film Festival di Shanghai e Pechino. Paola Cortellesi era presente alle proiezioni in Cina, dove la distribuzione è stata affidata a Man Mok, in occasione della Festa Internazionale della Donna dell’8 marzo, un evento di grande rilevanza per il mercato cinematografico cinese.
Il messaggio del film
Il film d’esordio di Paola Cortellesi come regista è già diventato un classico del nostro cinema, apprezzato – e non accade sovente – tanto dal pubblico quanto dalla critica: lo testimoniano anche i numerosi riconoscimenti ottenuti dal film, girato in un nostalgico bianco e nero che strizza l’occhio al Neorealismo. L’occhio della Cortellesi ha saputo calarsi perfettamente in un’epoca storica ben precisa, quella postuma alle devastazioni della Seconda Guerra Mondiale.
Ci troviamo nella Roma del 1946 e Delia è madre di Marcella, una giovane donna prossima alle nozze, vicina dunque a crearsi una propria famiglia, ma anche una figlia che soffre nel vedere la madre vittima delle violenze fisiche di un marito del tutto incapace di donare amore e tolleranza. Un film esemplare, giacché erge la narrazione a emblema di tutte le donne che continuano a lottare anche oggi per l’autodeterminazione e la libertà di espressione e di pensiero, laddove assistiamo a un rigurgito di cultura patriarcale piuttosto anacronistica.