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La storia vera che ha ispirato “Una parte di me”. Incredibile ma vero

La storia vera che ha ispirato "Una parte di me". Incredibile ma vero
10/07/2024 11:38 - Ultimo aggiornamento 11/07/2024 10:53

Vanta già un piccolo primato, la serie tv brasiliana Una parte di me, se la consideriamo come la primissima soap opera brasiliana – anche se, come vedremo, “soap opera” è una definizione alquanto generica – trasmessa da Netflix, e con ottimi riscontri. Anche in Italia: da noi, mentre scriviamo, è il quinto titolo tra le serie più viste. Che ci crediate o meno, la vicenda è ispirata a una storia vera o, per essere ancora più precisi, è ispirata a casi che realmente sono avvenuti, tra lo stupore di scienziati e studiosi È quanto sostiene il quotidiano brasiliano Veja Rio City, citando i dati per cui, anche se rarissima, la “superfecondazione eteropaternale” esiste nella vita reale. Ora, facciamo un passo indietro e spieghiamoci meglio, a beneficio di chi non abbia già guardato la serie e non abbia idea di cosa stiamo parlando. (Continua a leggere dopo la foto)

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A dare il la alla narrazione lungo ben 17 episodi della serie dal titolo originale Pedaço de Mim (distribuita col titolo internazionale Desperate Lies), è lo stupro che viene subito dalla protagonista: Liana (Juliana Paes) ha sempre sognato di avere un figlio con suo marito Tomás (Vladmir Brichta), ma tutto cambia la notte in cui scopre che lui le è stato infedele, sicché lo stesso giorno è anche vittima di abusi sessuali da parte del fratello di una sua amica, Oscar (Felipe Abib). Poco dopo, fa un test di gravidanza e riceve la notizia che sarà madre di due gemelli. Il problema è che ogni bambino ha un padre diverso. Ebbene, comprendiamo il vostro stupore, ma la superfecondazione eteropaternale è biologicamente possibile per quanto oltremodo rara: secondo un articolo di Haleh Cohn per il sito web della McGill University, nel 2020 sono stati segnalati in tutto il mondo solo 19 casi. (Continua a leggere dopo la foto)

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Dunque, fin dall’inizio, Liana si chiede se sia possibile abortire il feto frutto di uno stupro – un diritto delle donne che ha mobilitato l’opinione pubblica di fronte al disegno di legge draconiano, in discussione al Parlamento brasiliano, che equipara l’aborto all’omicidio –, alimentando il dibattito in patria. Ora, daremo un taglio più scientifico a questo articolo e spieghiamo come avviene la superfecondazione eteropaternale, biologicamente parlando. Due spermatozoi non possono fecondare lo stesso uovo, dunque una “superfecondazione” può accadere quando le ovaie di una donna, invece di rilasciare un ovulo da fecondare, rilasciano due ovuli. E dunque, poiché lo sperma può rimanere vivo e vegeto per un massimo di cinque giorni nel tratto riproduttivo, se una donna ha rapporti intimi, anche con due uomini diversi, entro quei cinque giorni, allora i due ovuli possono essere fecondati. Una più esatta disamina scientifica la trovate nel video sottostante e rilasciato dalla stessa testata brasiliana. (Continua a leggere dopo il VIDEO)

Come spiegato da Veja Rio City, l’idea è stata ispirata dal caso di una donna statunitense avvenuto 16 anni fa. In accordo con tali informazioni, la testata brasiliana deduce che il caso fosse stato quello di Mia Washington, una donna texana che ha dato alla luce due gemelli di padri diversi nel 2008, dopo aver avuto incontri intimi con due uomini in un arco di cinque giorni. Il padre ha richiesto un test di paternità quando ha iniziato a notare che i fratelli non si assomigliavano. Tuttavia, almeno così pareva all’epoca, la famiglia ha deciso di stare insieme e il padre, James Harrison, ha detto che amava i ragazzi allo stesso modo. (Continua a leggere dopo la foto)

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Una storia francamente sconvolgente, quella de Una parte di me. Altrettanto stupefacente è la vicenda, vera anch’essa, di The Man with 1000 Kids che racconta la truffa, perpetuata attraverso la fecondazione assistita, dell’olandese Jonathan Meijer, accusato di aver viaggiato in tutto il mondo ingannando future madri per convincerle a partorire i suoi figli su vasta scala: sarebbero in totale circa un migliaio. Davanti alle telecamere, dunque, scorrono le testimonianze esclusive di un gruppo di genitori vittime della truffa ideata e condotta dal noto YouTuber, che ha investito sul desiderio di genitorialità di molte coppie impossibilitate a dare alla luce una prole per difficoltà fisiologiche.