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“Volo MH370”: su Netflix la storia vera dell’aereo sparito nel nulla . Un mistero che dura da nove anni

10/03/2023 21:53 - Ultimo aggiornamento 11/04/2023 18:23

Rimane a tutt’oggi uno dei più grandi misteri insoluti dell’età contemporanea la scomparsa del volo MH370, alle 00:42 dell’8 marzo 2014. Non si è mai più saputo nulla né dell’aereo né dei 227 passeggeri,  e dei 12 membri dell’equipaggio. La storia è nota: il boing in volo da Kuala Lumpur a Pechino, improvvisamente, sparisce dai radar. Da allora non se ne saprà più nulla. Il documentario britannico  “Volo MH370: l’aereo sparito nel nulla”, che Netflix ha rilasciato precisamente lo scorso 8 marzo – a 9 anni dalla sparizione – tenta, nei limiti del possibile, di far luce sull’accaduto. Una storia, per quanto incredibile, vera, tanto che già una serie Tv vi si è palesemente ispirata. Parliamo di “Manifest, visibile proprio su Netflix, con la differenza che nella finzione (dopo 5 anni) i passeggeri tornano a casa. Credendo di essere in perfetto orario. La formula della docu-serie sta prendendo piede sulla piattaforma streaming, combinando finzione e realtà. Ne sono mirabili esempi “I milioni di Gunther” o “Vatican Girl”. (Continua a leggere dopo la foto)
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Il trailer di “Volo MH370: l’aereo sparito nel nulla

Volo MH370: l’aereo sparito nel nulla“, la trama della serie. Una storia vera

Non si è mai più saputo nulla né dell’aereo né, dunque, dei 227 passeggeri, in gran parte cinesi, e dei 12 membri dell’equipaggio. Dopo anni di vane ricerche si può soltanto speculare sulla fine del Boeing 777-200ER della Malaysian Airlines impegnato in un volo notturno, in una notte di tempo sereno, allorché aveva raggiunto l’altitudine di 10.500 metri sui cieli del Vietnam. Lo slogan che lancia la serie è: The Truth Doesn’t Just Vanish (“La verità non svanisce”). Già, ma qual è la verità? Con l’aiuto di esperti dell’aereonautica e giornalisti investigativi, nonché attraverso le testimonianze di alcuni parenti delle persone disperse, i tre episodi della miniserie documentaristica, ciascuno di un’ora e mezza, si muovono tra sette Paesi diversi per approfondire ed indagare. Saranno esplorate le principali ipotesi dietro questo mistero.

Il Cast di “Volo MH370: l’aereo sparito nel nulla

• Data di pubblicazione: 8 marzo 2023
• Genere: docuserie
• Durata: 90 minuti (episodio)
• Stagioni: 1
• Episodi: 3
• Produttore esecutivo: Harry Hewland
• Lingua: inglese
. Classificazione: sconsigliato ai minori di 13 anni
• Musiche: Nathan W Klein, Andrew Skeet
• Casa di produzione: RAW
• Paese: Regno Unito
CAST
Jeff Wise: giornalista investigtivo
Mike Exner: esperto di aeronautica
Florence De Changy: giornalista investigativa
Ghislain Wattrelos: marito e padre di passeggeri del volo
Mark Dickinson: agente della Inmarsat (organizzazione intergovernativa per le comunicazioni intrersatellitari)
Grace Nathan: figlia di un passeggero del volo

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Volo MH370, che fine ha fatto l’aereo scomparso? Le ipotesi

Il velivolo, comandato dall’esperto pilota 53enne Zaharie Ahmad Shah, coadiuvato dal più giovane Fariq Hamid, sparisce come detto a mezzanotte e 42 minuti, ma le operazioni di ricerca partono soltanto cinque ore più tardi. Tuttavia, con un notevole dispiegamento di forze: 34 aerei e 28 navi. Se, dapprima, si pensò a un dirottamento ad opera di terroristi, il Wall Street Journal ricostruirà in un articolo, e le autorità malesi lo confermeranno, che in seguito allo stop delle comunicazioni l’aereo abbia invertito la rotta, proseguendo per altre tre ore. Ciò rende l’emigma ancora più imperscrutabile. Sicché, in accordo con la tesi più accreditata, si sarebbe trattato di una manovra intenzionale del capitano. Restano da comprendere le eventuali motivazioni. Ma c’è qualcosa, su cui la docu-serie si sofferma, e che rende la vicenda ancora più strana. Dopo circa un anno e mezzo, sull’isola de La Réunion, vicino il Madagascar, verrà recuperato il primo detrito del mezzo. Ne seguiranno altri, soprattutto rinvenuti dall’avvocato di Seattle e sedicente “avventuriero” Blaine Gibson, durante alcune ricerche. Ebbene, egli consegnerà il tutto al console australiano in Mozambico, il quale sarà poi ucciso. Anche se la stampa locale parlerà di una vicenda di corruzione dietro questo assasinio, Gibson s’è sempre detto convinto che esso sia dipeso dal materiale scottante che gli aveva consegnato.

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FONTI

Netflix, IMDb, Today, Cinematographe, Corriere della sera