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Niente più account Netflix condivisi, a meno che… Tutto quel che c’è da sapere

02/02/2023 12:32 - Ultimo aggiornamento 02/02/2023 12:33

La stretta annunciata da tempo è infine arrivata: stop alla condivisione delle password di Netflix, dal mese di marzo. Ce ne siamo occupati appena ieri, perché da ieri, primo febbraio, sulle pagine del sito di Netflix dedicate all’assistenza del cliente troviamo le nuove regole, a loro volta già descritte in una lettera agli azionisti datata 19 gennaio. Un linguaggio quasi burocratico che genera anche una certa confusione. Torniamo sull’argomento con informazioni più dettagliate, in grado di soddisfare qualsiasi dubbio sulle nuove condizioni imposte da Netflix e sulle nuove procedure da osservare. Le misure, con relative verifiche, dovrebbero entrare in vigore in Italia a partire da marzo 2023. (Continua a leggere dopo la foto)
>>> Da oggi è ufficiale: parte la stretta di Netflix sulle password condivise (100 milioni di utenti)

Stop condivisione password Netflix

Il “nucleo domestico”. Qual è e come riesce Netflix a individuarlo?

Anzitutto, poiché il colosso californiano dello streaming intende, ora, che a condividere il medesimo account e la medesima password siano esclusivamente i “veri” membri del nucleo domestico, rispondiamo alla domanda che, immediatamente, sorge spontanea: cosa intende Netflix per “nucleo domestico” e, soprattutto, come farà a espletare le dovute verifiche in merito? il nucleo domestico rappresenta “un gruppo di persone che vivono nella stessa posizione del titolare dell’account”, si legge nelle comunicazioni. Dunque i familiari, o comunque gli inquilini, che vivono nella medesima abitazione. Ora, la prassi di verifica: al nucleo domestico viene associata la cosiddetta posizione principale dell’account, che viene altresì individuata al momento della sua creazione (attraverso la rete wifi su cui si effettua per la prima volta l’accesso). Infatti, l’indirizzo Ip e le Id dei dispositivi, Netflix potrà ascrivere allo stesso “nucleo domestico” tutti i dispositivi che accedono all’account dalla stessa posizione principale, almeno una volta ogni 31 giorni.

Come funziona la verifica?

Ogni volta che Netflix dovesse verificare dell’accesso “sospetto”, la verifica scatta automaticamente. Ovvero, nel momento in cui si accede a un account da un dispositivo non associato all’oramai famoso “nucleo domestico” Netflix invierà un link all’indirizzo email o al numero di telefono associati al titolare dell’account principale, con il quale si otterrà un codice di verifica a quattro cifre, da inserire sul dispositivo entro 15 minuti. Quando, inoltre, “l’account viene utilizzato di continuo da una località esterna” alla posizione principale, verrà richiesta periodicamente la verifica stessa: ogni 7 giorni.

E chi non fa parte del “nucleo domestico?”

Sarà decisamente impossibile, da marzo in poi, fare i furbi con gli account e le password altrui. Questo perché “le persone al di fuori del tuo nucleo domestico dovranno usare un account proprio per guardare Netflix”, scrive ancora il team dell’assistenza di Netflix. Peraltro, questo stesso discorso vale anche per chi dovesse utilizzare un account lontano dalla posizione principale già registrata al momento dell’iscrizione. Vi sarà, tuttavia, la possibilità di una sorta di scorciatoia – legale – già introdotta in via sperimentale in Cile, Costa Rica e Perù. Si tratta dell’aggiunta di un utente “extra”: ovvero, col pagamento, appunto di un extra, si potrà aggiungere un utente alla posizione principale. Tale “extra” a tutt’oggi non è ancora stato quantificato. (Continua a leggere dopo la foto)

Netflix audio spaziale

Le nuove regole per chi si sposta dalla abitazione del “nucleo familiare”

Netflix ha pensato anche a questo: “Se ti trovi lontano dal nucleo domestico Netflix per un lungo periodo di tempo, di tanto in tanto potremmo chiederti di verificare il dispositivo in uso – si legge ancora nel sito web della piattaforma – La verifica è necessaria per avere la conferma che si tratti di un dispositivo autorizzato a usare l’account”. Ciò vuol dire che senza un codice di accesso temporaneo, a sua volta collegato all’account originario, è impedita la visione.

Potremo seguire Netflix su più dispositivi contemporaneamente?

La risposta è sì. Da questo punto di vista cambia poco, anzi nulla. Difatti, la possibilità (al netto delle altre condizioni di cui pocanzi) è prevista, e così continuerà ad essere, in ragione dei propri rispettivi abbinamenti, e dunque: L’account Base, consente l’accesso da un solo dispositivo; il piano classico o Standard, il più diffuso, garantisce l’accesso a due dispostivi contemporaneamente. Infine, il pacchetto Premium, permette l’accesso a quattro dispositivi in contemporanea.

Perché Netflix ha cambiato le politiche di utilizzo?

È stato soprattutto l’avvento delle altre piattaforme streaming concorrenti, con la contestuale perdita di ben 200mila abbonamenti, a convincere Netflix, ma anche, e soprattutto, il fatto che i ben 100 milioni di account condivisi comportano un notevole danno economico in raffronto ai costi di gestione del servizio stesso. Maggiore attenzione ai ricavi e, dunque, minore attenzione è riservata al numero di abbonati.

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FONTI

Netflix, la Repubblica, Wired