Le piattaforme streaming diventeranno sempre più costose? Ahimè si, cambierà probabilmente il nostro modo di seguire le nostre amate serie tv o un evento sportivo. In Europa, come negli Stati Uniti nell’ultimo periodo si è verificato un rincaro degli abbonamenti e delle tariffe. Netflix non è al primo posto solo nelle piattaforme streaming più famose utilizzate, ma anche al primo posto per cambiamenti e rincari che non sono piaciuti per nulla agli abbonati. Ad inizio 2022 il suo piano mensile standard è passato da 11,99 a 12,99 euro e quello premium da 15,99 a 17,99 euro. Amazon gli ha fatto subito seguito, e ha modificato le modalità a partire dal settembre 2022, il prezzo dell’abbonamento Prime mensile è passato da 3,99 euro a 4,99 euro al mese e il prezzo dell’abbonamento annuale è aumentato da 36,00 euro a 49,90 euro all’anno. AppleTv+ non ha perso tempo e ha deciso di cambiare il costo del suo servizio e di passare dai classici 4,99 a ben 6,99 euro mensili. Per i più piccini e non, Disney+ cambierà e si adeguerà al trend degli aumenti , il costo di 8,99 standard verrà sostituito con il Premium a 11,99 euro al mese. Il tutto porterà per Netflix, Amazon, Disney e altre piattaforme rincari pari al 33% sulle piattaforme, un aumento di spesa mensile non indifferente.
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Nuove modalità e blocco della condivisione account
Cosa dire invece del blocco condivisione degli account? Una decisione che ha lasciato già mesi fa l’amaro in bocca a moltissimi italiani e Netflix ha cavalcato l’onda senza paura. Amici, famiglia, era scontato condividere il proprio account aspirando agli abbonamenti migliori e dividendo le spese in modo equo, invece da maggio 2023 chi non vive sotto lo stesso tetto ha iniziato a pagare un aggiunta di 4,99 al mese per condividere un account. Da novembre le stesso modalità verranno adottate anche dalla piattaforma streaming Disney+, che seguirà le orme del colosso di Netflix.
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Aumenti di Dazn e Spotify : per gli amanti dello sport e della musica
Dazn era osannato da tutti inizialmente per aver lanciato sul mercato un prodotto che aveva costi molto vantaggiosi rispetto alla concorrenza, basti pensare solo agli abbonamenti Sky. Ora invece si ritrova a proporre al pubblico un prezzo di 40,99 ovvero un aumento di ben 11 euro rispetto allo scorso anno nel quale l’abbonamento costava 29,99. Per Dazn non sarà solo l’abbonamento standard a subire delle variazioni ma bensì cambierà anche il piano plus che dai suoi attuali 39,99 passerà a 55,99. Spotify non rimane sicuramente a guardare, la piattaforma digitale vedendo tutti questi cambiamenti ha ben pensato da luglio di proporre il suo abbonamento standard aggiungendo 1 euro.
I rincari in America? Le stime parlano chiaro
Nell’autunno del 2023 secondo le indagini di mercato, un costo medio per una famiglia americana sarà 87 per gli abbonamenti alle piattaforme a loro desiderate, passando così dai 73 dollari di un anno fa a circa 90 dollari in autunno. Mentre per la tv via cavo saranno 83 dollari al mese per il pacchetto desiderato.
A cosa sono dovuti questi aumenti ?
Con la pandemia del COVID-19, importanti piattaforme ormai presenti da anni come Netflix, YouTube e Dazn hanno subito importanti crescite. Questi risultati però col passare della pandemia sono crollati vertiginosamente in borsa. Il tutto dovuto a molte disdette si abbonamenti i quali erano stati solamente per un breve periodo della quarantena. Se pensiamo a Netflix ormai sappiamo essere molto altalenante in borsa, e una delle cause è quella di preferire la quantità alla qualità come sottolineato più volte. Non basta aggiungere contenuti per soddisfare gli abbonati.
In ogni caso per compensare le perdite, in accordo tra loro hanno deciso di aumentare i vari pacchetti e a discapito degli abbonati di sempre cercare di recuperare gli abbonamenti perduti.