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Il grande Robert Redford è morto: addio a una leggenda del cinema mondiale

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16/09/2025 15:12 - Ultimo aggiornamento 16/09/2025 15:12
È morto Robert Redford: la leggenda di Hollywood aveva 89 anni. Lutto nel cinema mondiale.

Il cinema oggi piange una delle sue figure più emblematiche. Robert Redford, attore, regista e icona dello schermo hollywoodiano, si è spento all’età di 89 anni nella sua casa nello Utah, come confermato da fonti vicine alla famiglia. Oggi il cinema — in Hollywood, nel mondo — perde un riferimento, ma quello che Redford ci lascia è un patrimonio resistente: film che diventano classici, regie che parlano al presente anche dopo decenni, un’idea del cinema come luogo di scoperta, di critica, di meraviglia.

È morto Robert Redford: la leggenda di Hollywood aveva 89 anni. Lutto nel cinema mondiale.

Charles Robert Redford Jr., nato l’18 agosto 1936, ha attraversato oltre sei decenni di storia del cinema con la silenziosa potenza del suo talento, con un’eleganza rarefatta che non aveva bisogno di clamori per imporsi. La sua carriera è un mosaico di interpretazioni memorabili: da Butch Cassidy and the Sundance Kid (1969) a Sting – Missione omicidi (1973), passando per Tutti gli uomini del Presidente (1976), fino a farsi regista vincente con Ordinary People (1980), che gli fruttò l’Oscar per la regia, oltre a quello ricevuto alla carriera nel 2002.

Si noterà che la gran parte dei suoi successi sono concentrati tra la metà degli anni Sessanta e i primi anni Ottanta, l’epoca della cosiddetta Nuova Hollywood: erano gli anni in cui il cinema stava vivendo un cambio generazionale e un terreno incredibilmente fertile per nuovi talenti: De Niro, Hoffmann, Scorsese, Coppola e Spielberg, oltre allo stesso Redford, furono alcuni dei nomi che trasformarono e rilanciarono la settima arte negli Stati Uniti.

È morto Robert Redford: la leggenda di Hollywood aveva 89 anni. Lutto nel cinema mondiale.

Ma Redford non era soltanto un volto: era un artigiano del racconto, uno che ha saputo scegliere progetti che dialogavano con la complessità umana, i dilemmi morali, la tensione tra idealismo e realismo. Anche negli ultimi anni, pur riducendo le sue apparizioni sullo schermo, non ha mai smesso di essere presente, dietro la macchina da presa, nei festival, nell’impegno per il cinema indipendente. Robert Redford, infatti, ha lasciato un segno che va oltre le categorie del successo o del film cult. Fondatore del Sundance Institute e promotore della Sundance Film Festival, ha contribuito a dare voce all’arte indipendente, a valorizzare autori spesso marginalizzati e storie mai raccontate.

È morto Robert Redford: la leggenda di Hollywood aveva 89 anni. Lutto nel cinema mondiale.

Cresciuto in una famiglia modesta, sognava fin da giovane una carriera artistica, ma gli inizi non furono facili: dopo un periodo di vagabondaggio e di abbandono degli studi, trovò la sua strada attraverso la recitazione e la pittura. Parallelamente alla carriera artistica, Robert Redford, fervente sostenitore del Partito Democratico, ha portato avanti con coerenza battaglie politiche e sociali, dal sostegno ai diritti civili all’attivismo contro il cambiamento climatico, incarnando una rara sintesi (e ai suoi tempi inedita) tra star system e responsabilità etica, capace di trasformare la propria celebrità in piattaforma per un cambiamento culturale e sociale

È morto Robert Redford: la leggenda di Hollywood aveva 89 anni. Lutto nel cinema mondiale.

Era anche un uomo attento alle sfide sociali: ambientalismo, diritti civili, solidarietà. Ha incarnato la possibilità che il divismo possa essere anche responsabilità, che il talento possa servire a costruire spazi culturali. È raro che una carriera così lunga non diventi solo orgoglio personale, ma diventi ancora ispirazione per altri. Sicché, quando un attore come Redford muore, non è solo la perdita di un volto familiare: è la scomparsa di una voce, di uno stile. Quel modo di essere attore che non si limita al ruolo, ma dialoga con il contesto, che sceglie con cura, che punta all’equilibrio tra popolare e raffinato. Quel modo che pochi riescono a mantenere per una vita intera.