
Non che servissero conferme sul suo talento straordinario, ma Guillermo del Toro ha colpito ancora con Frankenstein, la sua personale rivisitazione del romanzo di Mary Shelley, disponibile su Netflix (QUI la nostra recensione). Il regista messicano ha scelto scenari reali tra Scozia, Inghilterra e Canada, costruendo un mondo sospeso tra scienza e mistero, in grado di incarnare il tormento e la solitudine di Victor Frankenstein.
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Le location di Frankenstein: tra realtà e visione gotica
Per il suo nuovo adattamento del classico di Mary Shelley, del Toro ha selezionato luoghi autentici tra Regno Unito e Canada, integrandoli con set costruiti artigianalmente e riducendo al minimo gli effetti digitali.
Il risultato è un universo visivo sospeso tra realtà e immaginazione, dove ogni ambiente riflette le inquietudini del protagonista.
Lago Nipissing (Ontario)
Il film si apre nel “Farthermost North” del 1857, con l’equipaggio della nave Horisont in lotta contro una natura implacabile. Le riprese si sono svolte sul lago Nipissing, in Ontario, per restituire l’atmosfera artica senza ricorrere alla CGI. Del Toro ha ricreato un set navale meccanico capace di oscillare come un’imbarcazione reale, per un realismo fisico e visivo straordinario.

La dimora di Victor Frankenstein
La casa del protagonista nasce dalla fusione di quattro residenze storiche britanniche.
- Le facciate e alcuni interni austeri provengono dalla Gosford House (East Lothian, Scozia), già utilizzata in Outlander.
- Le scene più raffinate si svolgono nella Double Cube Room di Wilton House (Wiltshire), impreziosita dai ritratti di Van Dyck e nota per serie come The Crown e Bridgerton.
- La Bow Room di Burghley House ospita la camera da letto di Victor, affrescata nel 1697 da Louis Laguerre.
- Alcune riprese aggiuntive sono state realizzate nella Heaven Room, famosa per i dipinti barocchi di Antonio Verrio.

La biblioteca di Frankenstein
Per la scena della biblioteca, Del Toro ha trasformato la sala da ballo di Dunecht House (Scozia) in un’imponente biblioteca vittoriana, con vetrate a volta e scaffali infiniti. È qui che Victor riflette sul confine labile tra vita e morte.
Edimburgo, il cuore visivo del film
Le architetture medievali e i vicoli gotici di Edimburgo rappresentano l’anima visiva del film.
Luoghi come Canongate Tolbooth, Bakehouse Close, Parliament Square, St Giles’ Cathedral e Lady Stair’s Close fanno da sfondo a scene chiave: processioni, funerali e momenti di introspezione. Il grande ballo si svolge nella Signet Library, mentre il Royal College of Medicine ha ispirato il teatro anatomico ricostruito in studio.

Hospitalfield House
Le sequenze ambientate nella casa del mecenate Heinrich Harlander (interpretato da Christoph Waltz) sono state girate nella Hospitalfield House di Arbroath, con le sue vetrate istoriate e i corridoi vittoriani che evocano decadenza e mistero. La Great Hall di Burghley House diventa invece la sontuosa sala da pranzo di Harlander, tra legni scuri e arazzi rinascimentali.

La torre di Frankenstein
Il laboratorio in cui nasce la Creatura è uno dei set più iconici. La base della torre è stata costruita a Markham, nei pressi di Toronto, mentre la sommità si ispira al National Wallace Monument in Scozia. Gli interni — laboratori, scale a chiocciola, sale d’esperimento — sono interamente ricreati in studio su otto set distinti, per un’atmosfera gotica tangibile e immersiva.

La spiaggia di Seacliff e le foreste canadesi
Una delle sequenze più poetiche mostra la Creatura (Jacob Elordi) sola sulla spiaggia di Seacliff, davanti alle rovine del Castello di Tantallon. Le scene nei boschi sono state girate nella Rockwood Conservation Area (Ontario), tra alberi secolari e ruscelli, a simboleggiare la ricerca di libertà e identità del mostro.

Scozia e Canada: un set anche gastronomico
E adesso vi regaliamo una “chicca”. Per Del Toro, il cibo è un linguaggio universale: un modo per creare legami e unire la troupe nei momenti di maggiore intensità creativa. Dunque, durante le riprese, la troupe ha esplorato due mondi culinari distinti. In Scozia, haggis, salmone affumicato e whisky locale; in Canada, comfort food come pancake con sciroppo d’acero, poutine e carni affumicate.

